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Il tempo
dipinge le lancette
sempre più grigie
io seduto sopra un varco
che mai oltrepasserò
ti osservo
ho paura sai
che la mia vista
possa coglierti ombra
ho paura
come molti ne hanno
di credere che ci sia una fine
un prato è scalzo
senza il proprio cielo che lo bagna
il silenzio
dei miei momenti
chiamati
chiusure
mi veste da capo ai piedi
uno straccio
malinconico
e passionale
io ti penso sempre
sai
e non mi bastano gli archivi
dei dolci ricordi
tremula la brezza che mi investe
non mi bastano i pensieri
in quanto vivo come essere tangibile
gestisco un faro
che illumina un mare di solitudine
tanta è quanto una giostra
il giorno dopo la festa
e poi piove
vorrei essere per un attimo
dentro di te
per farti osservare
attraverso uno specchio
come i tuoi occhi
ti vedono
ti perdono
tra strade
nutrite di crocevia
senza uscita
voglio essere
quella lacrima
che mai scenderà
e se piove ancora
alzerò la vita al cielo
tremula la febbre che mi investe
e nel silenzio
straripa
irrequieta
il tempo dipinge il suo acquerello
ed io
nell'oscurità
osservo
ed io
nell'oscurità
come sempre
mi perdo.
M.J
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