Ogni poesia che pubblico
Vive di anima propria.
Mi cerca
Mi chiama
Mi chiede di essere letta
Di restare lì per un po’
Per essere anche colta .
Ecco.. lei Ha Insistito tanto .. ma proprio tanto ..
Ho dovuto ..
Scritta ora ? Scritta in passato ?
Non importa il tempo ..
Importa
Il senso ..
M.J
Crocefissi nel vento
Prologo
Di uno
di molti
da sempre
per sempre
e quasi mai
Parte I
Individuo
Mi ricordo
la fragilità con cui nascevo
crescevo
concepivo
e tra l'oscurità
di un volto
celato
ambivo
ad essere un bambino come tanti
ma poi
non è proprio andata così
Mi ricordo
di aver pensato troppo
e di essermi perso
nel cimitero delle problematiche
tra mille carcasse
tra mille ricordi
tra mille pensieri
ai quali mai
ho dato sfogo
con voce
ma solo con un volto
riflesso su occhi chiusi
mi ricordo quella notte
in cui decisi
di non parlare più
perché le parole
queste parole
portavano incomprensione
e forse solo leggero egoismo
ed una insana consapevolezza
comprendere
per quanto possiamo parlare
chi ci ascolta a fondo
è solo in nostro cuore
Mi ricordo
di come sempre
sono stato straniero
nella mia terra
per poi comprendere
che ero lì per caso
chiamatela incomprensione
se vi fa più comodo
oppure
modo di vivere
al massimo della sensibilità
e poi succede
così
in quel modo
così struggente
si distrugge
il nostro io
interiormente
tutto ci sovrasta
e l'unica soluzione
chiudersi
per paura che un giorno
aprirsi ancora
possa fare male
chi sono io
tante volte è solo un punto di vista
tante volte
troppe volte
sbagliando
e non me ne pento
ho cercato il dialogo altrove
ma badate bene
non temete
altrove
sono tante cose
ed allora
chiudendo gli occhi
che distraevano
e
tappando le orecchie
che disturbavano
oppure
cieco e sordo
ma tattile
parlavo
con chi ci stava accanto
che sia natura
la sua denominazione
oppure strato di spirito
è la stessa cosa
so
quanto è strano
preferire
il dialogo
trascendente
per
la normale capacità
vocale
ed il confronto
so
come so
nella piena facoltà della scrittura
so
di quanto sia difficile
entrare qui
proseguire
andare avanti
forse capire
ma sapete
come si dice
la difficoltà ci rende padroni
delle proprie debolezze
la difficoltà
ci rende schiavi
di certe scelte
la difficoltà
giunge
dove la semplicità si ferma
per ammirare un cuore
che batte
ma mai un abbraccio che poi ci soffoca
Mi ricordo
di come ero
ovviamente non sono cambiato
ne mai lo farò
perché è scritto
ed è sangue indelebile
neanche troppo simpatico
non appare con la luce
ma gestisce la tenebra
di me
ho finito
e se non avete compreso
ci riuscirete
quando colmerete il vostro vuoto
con la quiete
Parte II
Premessa
Una complessa scrittura
fa della scrittura stessa
un lontano insegnamento
perché
nonostante voi non lo sappiate adesso
queste parole
fanno parte di voi
Di molti
ho visto l'entusiasmo
i sorrisi
le paure
molti lieti fine
ed ancora qualcosa in sospeso
si attende
così tanto
per pochi istanti di gioia
che poi
ci dimentichiamo
l'intensità
di quegli istanti
perduti nel ricordo
di quanto abbiamo atteso
di te
scrivo
la cui forza non se n'è andata
ma risiede lontana
sopra una piccola montagna spaesata
di te che
lasci la tua scia ogni mattina
al mio risveglio
e credi
fortemente in un amore
che mai hai ottenuto
e ti distruggi
terribilmente
distruggi
il tuo vivere
di te
le cui difficoltà ti hanno fatta grande
troppo in fretta
ma spesse volte non basta mai
capita anche di essere vecchi appena nati
e di morire giovani
capita di cominciare a vivere troppo tardi
quando l'ultimo treno è già partito
e noi siamo solo un binario morto
di te
il cui silenzio
è fonte di amore
il tuo volto adesso
riflette
veritiero quanto
sei in grado di dare
ed è tanto
infinitamente tanto credimi
di te
il cui tormento porta oltre il baratro
della follia
ma in fondo
sai
già cosa c'è in al di là
e da sola l'hai imparato
di te
il cui amore
lo detiene un'altra razza
più pura di noi
di te parlo
che ti osservo da sempre
e tante le cose vorrei dirti
tante
e di te
il cui cuore spezzato
come cocci sparsi
su un pavimento che ha la punta e le basi di un triangolo
comprendo quanto sia difficile
comprendo
di te
vicina di guerra
sento le crepe nell'animo tuo
per quello che hai perso
le sento
ed ammiro la forza con cui riesci
e risorgere
ogni volta e sempre di più
di te
cara dolce creatura di un tempo che fu
non tormentarti
non angustiarti
si può volare in tanti modi
si può amare in tanti modi
e mai l'amore
andrà via
perché sempre risiede
dentro di noi
di te
che aiuti
con il cuore
ma non aiuti il tuo cuore
a comprendere quanto valore hai
osserva la grandezza
di cui sei in possesso
di te
le cui scelte sono frutto di indecisione
per cambiare
qualcosa
che non si può' ripristinare
non cambiare te stessa
ma il tuo modo di osservare
e poi
di te
si
proprio di te che credi al più grande amore
che deve giungere
ti arrampichi
senza appigli
sulla montagna più elevata e scoscesa
so quanta grande è la paura di sbagliare
so quanto grande il timore di perdersi per sempre
lo so
ma ce la farai..
ce la farai...
di te
il cui male
è anche il mio male
e la tua diversità
la nostra somiglianza
ed il tuo abisso
la mia profondità
tu
non lasciarti andare
mai
e se ci proverai
io sarò su quella soglia.
pronto ad afferrarti.
Di te
con cui
ho condiviso
respiri
e sofferenza
rabbia e delirio
scelte
ed indecisioni
non potrò mai
odiarti
mai
ricordatelo.
Ed infine di te parlo
che per ultima sei destinata
la stella dell'amore
un amore talmente lontano
che anche la distanza
si è stancata del trascinarsi
la propria coda
so
che non leggerai
queste parole
perché è impossibile tu lo faccia
ma sappi
ci sono molte praterie
ed io
ora
ho veramente imparato a cavalcare
dirti altro
non voglio
non posso
così
non posso
Epilogo
ho parlato di me
ho parlato di voi
ho parlato di te
ma forse di nessuno
la vita si sa è così
una preghiera
senza tante risposte
da sempre
per sempre
quasi mai
ogni notte di natale
di molti anni fa
un bambino
malato nei giorni di festa
pregava
per la sua amata
fanciulla
perduta
come sempre
in quel letto
la storia
si è ripetuta
e per sempre
si ripeterà.
Crocefissi nel vento
Micael Jackobs
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