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E la favola se ne va 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Non frequenterò L’ultimo anno d’esistenza Va bene Si soffre Giusto così Fotografiamo cicatrici Che non saranno cauterizzate E non sono polaroid sbiadite Ed Il dolore dentro E’ vero dolore dentro Nessun fardello di lamentele all’esigenza Amore Dammi un attimo Uno solo Per rialzarmi Per tenderti la mano Dolce anima splendida Perdonami Non uso spesso la vita La affiggo come manifesto del dolore Vorrei tenerti stretta Vorrei tante cose di noi Vorrei agire per tua bocca Labbra le tue Mai incognite di semplicità Perché nel complesso adoro Perché adoro nel complesso Ho detto si A ciò che hai proposto di noi Ufficio dei reclami non compreso Chiediti se sono dentro il tuo battito Quel pulsare smarrito Spesso sembro crociera senza tragitto Ed io che ho fatto l’università del dolore Ho lauree ovunque 110 e lode con tormento sacrificale Ma Non posso aiutarti se non mi sanguini la mano Vorrei dirti dell’importanza del mondo intorno a te E non sai quanto accarezzo Ciò che è rimasto escluso Una lacrima è una volta Di un pianto dentro ad una cattedrale Non sono deluso Ho solo poca accortezza nel rasserenarmi Ma chi vive tra la pece ed il calderone sa di non avere un castello Sa d’essere solo pasto di carestie più grandi Battaglie estreme che riportano A ciò che non dovrebbe essere Come il vento legato dentro una fiaba Non svolta le pagine Allora nessuno lo fa E la favola se ne va Non frequenterò l’ultimo anno D’esistenza Ripeterò questo anno con te Dietro lavagne di punizioni A colorar fantasia Color fondamento Ciò che temo è la luce Mi fa chiudere gli occhi Ed io voglio vederti Voglio ammirarti Voglio amarti Ogni briciola sempre di più Corteccia inclusa Ma nel buio ti sfioro Nella notte mi incammino Tra i gradi del tuo esistere Ambientino tipico Il tuo So di essere un poeta che annaspa in una pozza Credendola voragine Ma vedo il riflesso di te E Quando agisco per tua bocca Ne incorono il contatto Sinceramente ti dico Non uso molto la vita Lei usa me Va bene Si soffre Ingiusto così quel vento Si chiama volontà E’ legato alla favola La nostra E Pagine scorrono Di noi . M.J (4:11)

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