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I bambini attraversano la strada 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Avrei voluto scrivere dopo la vita una pergamena intrisa con la mia anima e poi avrei voluto gettarla in mare non quel mare delle iniquità un mare denso di ragionevolezza profonda è vero si la ragione aiuta la passione annienta ed il vuoto sostituisce al solito vivere la capacità di non osare troppo avrei voluto morire per un ultima volta per definire che esiste un inizio da cui ripartire ma siamo come una giostra che gira e che va per un'unica strada ed io così piccolo così fragile sopra un cavalluccio marino osservo quel mondo che tanto sconquassato mi gira distante vorrei tendere la mano a mia madre a mio padre a qualcuno ma sono troppo egoista per renderli partecipi di quanto stia male e benevola è l'esistenza che mi permette di sparire di distruggermi quanto un iride di un cielo spento avrei voluto innamorarmi di qualcosa che non fosse destinata a vivere solo nei sogni perché ogni confine tende la sua luce ed io piango nel buio un tormento costruito su fondamenta inalienabili è profusione di morte morte morte morte e poi ancora morte un bambino attraversa una strada macchine scorrono veloci e non si fermano non capisce come mai non si fermano ed allora desiste tenta tenta ancora poi desiste trema si trema tantissimo trema perché nessuno si ferma? Avrei voluto condizionale del verbo sperare crescere in senso edonistico malvagio incoerente e scorretto in modo tale che qualunque attacco si sovrapponesse ai miei interessi fosse subito respinto ma sono fragile come quel vetro che fuso al riflesso non vede altro che una parete adornata di semplici congetture un chiodo un po di muffa rumori sordi di la un po più lontano quasi ovattato e poi niente Può il senso della vita ritrarsi nel suo involucro d' accettazione? C'era una volta un mondo che non c'era e se ci fosse stato sarebbe sconfinato nel piacere d'esistere veramente sarebbe come un lago dentro il quale specchiarsi senza niente e poi fondersi sarebbe un vuoto riempito d' accademica sostanza parlare per se per il resto per noi quanto mi manca l'amore quanto mi manca la vita eppure diniego ogni mancanza per correttezza d' ego un bambino attraversa la strada nessuno si ferma neanche lui senza tendere la mano osserva la sua fine il suo inizio perché il mondo è piccolo tra le pupille di chi è fragile ed adesso piango. M.J

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