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Il culmine di una fiaba 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Che gioia averti tra i miei sensi Dita Peccano nella profondità del gusto E la mente Pensa Cosa c’è di te Che non possa cogliere Quando Barlumi d’intelletto Ti ghermiscono la pancia Verso il ventre Zona orbitale celata Al mondo che non l’ha ascoltata Chimici i tuoi occhi Fermentano magia Pupille irradiano luci Sincere Come quella volta che hai deciso di amarmi Per sempre Regalandomi il cuore In un pacco chiuso Quanto un dolce per due innamorati Persi Per le vie della loro frequenza Due battiti Che Animano il tempo Scandiscono l’infinito Parlano tra loro Della totalità che li accomuna Che bello averti in tutti i sensi La nostra profondità E ‘ il culmine La mente la nostra fiaba Perché noi lo sappiamo Veramente Ciò che è scritto E ‘ relegato all’unica capacità di leggerci Ed anche se io Certe volte sono triste Sconfinato nei miei deliri Qualcosa in me Da il colpo di grazia alle vicissitudini Si può vincere anche per un attimo Se si è sempre perso Ed e ‘ si grande quella vittoria Credimi Adesso ti osservo Tra la balaustra del mio intelletto Mi sporgo oltre senza cadere E di te Prendo ogni cosa Tu possa donarmi Cosa c’è Che non possa cogliere Non so Comprendo invece l’amore che mi porto dentro Ciò che è scritto in fondo È relegato all’unica capacità di leggerci Adesso Nella profondità del gusto La mente Pecca . M.J

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