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La fine del mare 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Prologo Dovevo morire ma ho vissuto dovevo sanguinare ma ho scritto ed ora niente e nessuno mi potrà più fermare I Ti osservo in ogni luogo in ogni tempo per strada mi pare di vederti in quel volto oppure in quell'altro poi scompari per apparire di nuovo ti cerco nel mio interno fattosi spirito carne intelletto e guarda strano ti trovo pure ti prendo per mano per cuore per animo ti prendo per la gola e per i sensi cibo ed amore non pensare male ti ascolto sibilo trascendente ti ascolto come abitare in un castello di onde il mare a ponente ti amo più di ogni altra sensazione che voglia maturare nel conflitto tra la parola ed il suo significato ti amo le mie mani bruciano dita fiammeggianti scrivono esistono pareti dove sottolineare quanto si ama esistono luoghi dove lasciare traccia e ricordo di noi perché quando saremo vecchi saremo giovani e quando moriremo vivremo di noi ancora di più nel tempo lascio lo specchio quello che intendo ed osservo gli occhi dove sono riflesso i tuoi mi guardo curioso non credevo di vedermi cosi che qualcuno potesse vedermi cosi una nave varcare i propri oceani ed ora che ti vedo così un fiume in mezzo ad un mare una roccia in mezzo alla densità di un cuore curato io osservo e tutto mi è chiaro tutto riflette la vera visione delle cose vedo i fondali più profondi i tesori sommersi caverne sconosciute case di popoli dispersi vedo la fine del mare una voragine che ci trascina ma non abbiamo paura ci porta dove noi siamo e noi siamo insieme perciò qualunque posto va bene vedo le montagne e le loro interiora cuori pulsanti di roccia fiumi scanalature vedo stalattiti che indicano la via che indicano la vita che indicano la crescita la nascita e poi e forse me l'aspettavo vedo due bambini ti dirò che siamo noi e non sto mentendo mano nella mano dentro un tramonto che conduce all'alba ti dissi ti amo mi dicesti ti amo non ci scordiamo che ci siamo e che per sempre ci saremo luci che si flettono si stirano come in un letto stanche si ammirano tu mi dicesti sanguini amore mio? no... sto solo scrivendo di noi di te di me di quello che ci diremo vedo due anziani seduti su una panchina di gioia guardare un cielo tutto loro lei dice a lui ti dissi ti amo mi dicesti ti amo non ci siamo scordati che siamo sempre stati e per sempre saremo sanguino amore mio e scrivo per te quello che saremo Due mari dentro quell'unica voragine chiamata arcobaleno. M.J

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