top of page

La porta secondaria 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Premessa Questa poesia non c'è mai stata Voi non la leggerete perché mai è esistita Non riesco a vedermi a raggiungermi non ci riesco proprio come un valzer ballato sui tetti vedo strapiombi salite se sono discese temo troppa ricorsa e mai fermarmi non ho un luogo dove vivere se non la mente li sono il principe di grandi illusioni il giocoliere del più abbietto spettacolo ma non ho un ombra non ho giornate lune che si rispecchiano nei mari ho solo la stanchezza di chi non è appartenuto mi chiedo perché tanto dolore tanta incapacità ad essere uno dei tanti per svolgere quella vita semplice tra il respiro e l'addio eppure in me sento il gorgoglio dei sensi è tangibile irrequieto così passionale da divorare rose rosse al loro cogliersi sono entrato in questo mondo spinto dalla porta secondaria non so come uscirne sinceramente non ne voglio uscire ci sono tante cose belle ne sono fortemente attaccato in deroga alla mia solitudine lo sono ci tengo eppure ogni giorno è un martirio tanto che devo nascondere il supplizio dentro la distanza del silenzio sono nato per non far male allora come se fossi già morto direi peggio quasi mai vissuto possiamo non ferire abbandonare scegliere non far soffrire punto interrogativo esponenziale Vorrei essere il ricordo di chi è mancato un esempio un monito per dimostrare che ci sono tegole dove ci piove sempre ci sono angoli che si sporcano sempre e vi sono giorni che si ripetono sempre poi penso a te ed a te vorrei dire che i poeti non si specchiano perché si odierebbero al guardarsi così rassegnati così infuriati cosi indaffarati a cercare un equilibrio nel cuore e nella mente così irascibili ed al tempo stesso allegri e se penso a te quel dramma che ho che mi veste sigillo in parte traspare distanza che sia allegoria è chiedere troppo ma se ti ho accanto anche per poco ecco li capisco cosa vuol dire essere amato strana sensazione direi interessante ma l'amore che vedo è preoccupazione è sostegno è condivisione è sentirmi ogni attimo più possibile che ci sia concesso e non concesso L'insostenibile sostanza dell'accaduto diviene reale e per quanto tu mostri, tutto quanto nel modo più vero talvolta pare complesso non siamo abituati al sapore del pane se mai ne abbiamo dato bei morsi io vedo te e tante volte mi pare di dimostrarti poco perché l altrove bussa irriguardoso ricorda chi sono cosa devo fare per cosa lo devo fare io non credo esistano poesie più o meno belle intense che colpiscono per sempre credo che sia la nostra capacità di intendere ciò che veramente qui è mostrato disperazione ed enorme bisogno d'amore uno come me destinato ad esprimere come le tempeste come può sussurrare solo lieve pioggia senza starci male forse non ci è dovuto saperlo capirlo intenderlo se penso a te adesso vorrei dirti che la mia dannazione è qui dentro dentro queste parole scorgo i sogni ma sono obbligato ai risvegli e se sono accanto a te forse la giornata ha più dipinti se vivo intorno a te prendo parte di ciò che avrei voluto essere e forse ringrazio chi mi ha spinto dalla porta secondaria forse sapeva d'aver spinto anche te come fumare insieme in un viottolo di periferia retro bottega o ristorante e ridere sorridere ammiccare alla gioia di noi e rendersi conto che non tutte le poesie ne escono piene di infatuazione anzi sono quelle così che non nascondono niente ecco perché come dicevo all'inizio Questa poesia non c'è mai stata Voi non la leggerete perché mai è esistita solo tu riuscirai a comprenderla solo tu esisti in me pertanto in deroga alla mia solitudine tristezza martirio sacrificio guardati accanto sono già li stai attenta alla tegola Balliamo? M.J. (‪4:11‬)

5 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Saggio 

Comments


  • facebook
  • twitter
  • linkedin
  • facebook

©2019 by micaeljackobs. Proudly created with Wix.com

bottom of page