Premessa
Questa poesia non c'è mai stata
Voi non la leggerete
perché mai è esistita
Non riesco a vedermi
a raggiungermi
non ci riesco proprio
come un valzer ballato sui tetti
vedo strapiombi
salite
se sono discese temo troppa ricorsa
e mai fermarmi
non ho un luogo dove vivere
se non la mente
li sono il principe di grandi illusioni
il giocoliere del più abbietto spettacolo
ma non ho un ombra
non ho giornate
lune che si rispecchiano nei mari
ho solo la stanchezza di chi non è appartenuto
mi chiedo
perché tanto dolore
tanta incapacità ad essere uno dei tanti
per svolgere quella vita semplice
tra il respiro e l'addio
eppure
in me sento il gorgoglio dei sensi
è tangibile
irrequieto
così passionale da divorare rose rosse al loro cogliersi
sono entrato in questo mondo
spinto dalla porta secondaria
non so come uscirne
sinceramente non ne voglio uscire
ci sono tante cose belle
ne sono fortemente attaccato
in deroga alla mia solitudine
lo sono
ci tengo
eppure ogni giorno è un martirio
tanto che devo nascondere il supplizio
dentro la distanza del silenzio
sono nato per non far male
allora come se fossi già morto
direi peggio
quasi mai vissuto
possiamo non ferire
abbandonare
scegliere
non far soffrire
punto interrogativo esponenziale
Vorrei essere il ricordo
di chi è mancato
un esempio
un monito
per dimostrare che
ci sono tegole dove ci piove sempre
ci sono angoli che si sporcano sempre
e vi sono giorni che si ripetono sempre
poi penso a te
ed a te vorrei dire
che i poeti non si specchiano
perché si odierebbero al guardarsi
così rassegnati
così infuriati
cosi indaffarati a cercare un equilibrio nel cuore
e nella mente
così irascibili ed al tempo stesso allegri
e se penso a te
quel dramma che ho
che mi veste sigillo
in parte traspare distanza
che sia allegoria
è chiedere troppo
ma
se ti ho accanto
anche per poco
ecco
li capisco cosa vuol dire
essere amato
strana sensazione
direi interessante
ma l'amore che vedo
è preoccupazione
è sostegno
è condivisione
è sentirmi ogni attimo
più possibile che ci sia
concesso e non concesso
L'insostenibile sostanza dell'accaduto
diviene reale
e per quanto tu
mostri,
tutto quanto nel modo più vero
talvolta pare complesso
non siamo abituati al sapore del pane
se mai ne abbiamo dato bei morsi
io vedo te
e tante volte mi pare di dimostrarti poco
perché l altrove bussa irriguardoso
ricorda
chi sono
cosa devo fare
per cosa lo devo fare
io non credo esistano poesie più o meno belle
intense
che colpiscono per sempre
credo che sia la nostra capacità di intendere
ciò che veramente qui è mostrato
disperazione ed enorme bisogno d'amore
uno come me
destinato ad esprimere
come le tempeste
come può sussurrare solo lieve pioggia
senza starci male
forse non ci è dovuto saperlo
capirlo
intenderlo
se penso a te
adesso
vorrei dirti che la mia dannazione è qui dentro
dentro queste parole
scorgo i sogni ma sono obbligato ai risvegli
e se
sono accanto a te
forse la giornata ha più dipinti
se vivo intorno a te
prendo parte di ciò che avrei voluto essere
e forse ringrazio
chi mi ha spinto dalla porta secondaria
forse sapeva
d'aver spinto anche te
come fumare insieme in un viottolo di periferia
retro bottega
o ristorante
e ridere
sorridere
ammiccare alla gioia di noi
e rendersi conto che
non tutte le poesie ne escono piene di infatuazione
anzi
sono quelle così
che non nascondono niente
ecco perché
come dicevo all'inizio
Questa poesia non c'è mai stata
Voi non la leggerete
perché mai è esistita
solo tu riuscirai a comprenderla
solo tu esisti in me
pertanto
in deroga alla mia solitudine
tristezza
martirio
sacrificio
guardati accanto
sono già li
stai attenta alla tegola
Balliamo?
M.J. (4:11)
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