La profondità di me

La persona che io possiedo ha la fragilità come i sogni si frantuma all'alba ma cresce dentro il suo cuore un ricordo che prende vita quel battito è il suo respiro il suo nutrimento la sua più grande ambizione adesso lui stesso parlerà siate cauti nel comprendere perché se non riuscirete a percepire ascolterete solo un mondo lontano fatto di specchi lacerati un baratro di follie stupide e dissacranti un urlo del silenzio stranito dall'inutile convinzione che l'amore possa vivere sempre accanto al suo più grande tormento I amore mio ti ho vista lontana una macchina ingegnosa in un deserto di ingranaggi Cosa mi trattiene è la facoltà stessa ad interagire con i miei limiti tendo una mano verso la fonte che sei una luce per ogni tempo si è potuta riflettere nella mia inutile rimembranza io non ricordo io non ricordo ma non dimentico io non dimentico Ho attorno il tuo volto adesso più vicino le mie mani lo colgono le mie dita lo sfiorano un abisso di gioia la cui fine il cui fondo una caduta nei sensi uno scivolo verso quell'armonia destinata a chi è complementare l'uno con l'altro Ti prego non ascoltare la dolcezza di questa parole osserva il mio gesto crescere come un ragno tesse la tela fili di sentimento ti avvolgono un brivido cala il suo ruolo più scaltro amarsi per l'infinito desiderarsi per l'attimo che la luce perderà nel buio la sua statura di fiamma volersi per sempre ed in ovunque luogo in quello spazio il cui confine è lacerato dal senso della distanza chiamarsi tra le lacrime di un silenzio che ci intaglia questa vita amore mio io so quanto potere ha l'essere lontani io so quale realtà rispecchia le mie scelte giudicare esprimere definire non lo siamo mai stati capaci pensaci bene è tutto una bolla di sapone e la vertigine della nostra consapevolezza la condurrà lontana Guardami la stanchezza in me mi tiene partecipe ogni falso giorno ma non m'importa non mi interessa se ho passi per uno chiamo le mie ombre in decoroso contegno attraverso questo tempo che fugge via io vivo mi credevo immune pensavo che l'esistenza della propria persona come libro aperto e scarnificato potesse rallentare la sofferenza Pensavo che conoscere al di la del limite potesse fermare quel battito che trema troppo anche per chi ci sta attorno Sai non ho mai indossato un lenzuolo d'egoismo ho solo riflesso parole dentro specchi stanchi dentro stagni indegni dentro quelle voci che non hanno voluto ascoltare non è mai un inutile lamento non lo è mai e se ti amo così se amo la follia di un essere che vive oltre i miei sogni nella dimensione della speranza dove mai potrò raggiungerti ma dove mai potrò perderti per questo ti amo ti amo per questo.. e se sono stato pagliaccio per lungo tempo era solo un trucco per una benevolenza d'impatto Se sono stato viaggiatore per tutti quegli attimi che non ho potuto afferrare la tua mano il tuo seno la tua bocca nella mia per tutte le volte che non ho potuto sfiorare il tuo respiro con una mia lacrima e poi con la mia passione Se Sono stato fantasma del delirio nell'opera che si recita davanti ad un sipario solo quando si spegne la fine se sono stato così è solo per accogliere un nuovo inizio questa è la mia capacità di amarti niente mi trattiene dal credere che l'amore non possa esistere l'amore esiste l'amore esiste sotto qualsiasi forma a noi concessa e questo amore ci rivolgerà la mano solo quando noi riusciremo a tenderla ecco lo vedi le mie mani sono avanti ti sfiorano i capelli luce dai sensi lontani portami via con te portami via con lei che non possa mai scordare che l'insegnamento migliore è la capacità d'apprendimento e l'infinito vuoto del silenzio è il più grande maestro che la vita ci possa concedere adesso ti lascio andare ma non dimentico non dimentico chi sei non dimentico chi sono soprattutto non dimentichiamoci mai chi siamo Epilogo Colui che io possiedo ha parlato adesso sta meglio è libero per un altro giorno ancora io sinceramente tante volte non lo capisco ma lo accetto perché l'amore è soprattutto comprensione e l'oscurità che ci possiede la nostra più grande speranza. M.J