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Mi fermo un attimo
Davanti al balcone dell’esistenza
Suona l’argento
Dentro la luna
Ma senza costellazioni
Il vento
Sfoggia ilarità e compassione
Un mondo senza tempo per accudirti
Dolce
E baciarti
Come due piccoli attimi
Che uniscono il momento
Mistero del dolore
Verità indegna menzogna
Di echi perduti
La vocazione di ciò che ci appartiene
Inghiotte l’immensa distanza
Definisco
Sangue oltre il suo interessarsi
a scorrere
Confluire
Concedimi la vita
Dentro l’alba di una sera
O fammi tramontare sostanza di un divenire così differente
Nel Risorgere del dimenticare
Perduto è il quoziente intellettivo
Della mia anima
E quando carne
Si fonde con carne
Come se fondali
Bevessero Mari
Brilla l’argento dentro la luna
E se è definito ciò che amo
Mistero del dolore
Un eco scorre
Mi Muovo un attimo
Davanti al balcone dell’inesistenza
Per cadere
Per andare
Ancora più giù
La vocazione del vento
Dentro .
M.J
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