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Mano nella mano 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Il nostro sogno è la mente nel cuore. Come due foglie attratte da un deserto troppo grande per loro mai cosi vicine mai così lontane sono cresciute hanno affrontato intemperie ghiaccio neve tempeste e bufere elevando i loro steli rami gambi per poi piegarsi l'una verso l'altra e legarsi assieme stringersi in un'unica vita ed attendere con consapevolezza che prima o poi l'ultima e più forte tempesta le porterà via le sradicherà dal loro stato ma, accadrà insieme. Come due specchi posti in un normale negozio di abbigliamento quando è stato inaugurato l'uno di fronte all'altro vicino a dei camerini riflessi l'uno con l'altro vedono ogni giorno passare gente muoversi immagini osservare volti distraendoli sempre dal loro unico riflettere per poi la notte morire ogni volta quando si spengono le luci saper di non poter più riflettere anche se mai così distanti ed il giorno dopo e così ancora vivere di nuovo di quei piccoli attimi nei quali nessuno si interseca nel loro riflesso e vivono l'uno per l'altro l'uno nell'altro. Come due cuori di due bambini malati della vita messi accanto in un solito ospedale delle proprie illusioni inermi ascoltano in coma l'una il cuore dell'altro e non potendo parlare esprimere dire niente o muoversi creano sogni nell'inconoscibile del luogo che è che fu che necessariamente deve essere per il loro stato ed in quello spazio udito da nessuno quel piccolo angolo di loro tra quei due letti lasciati li senza divenire loro pulsano vivono suonano mano nella mano cuore nel cuore i battiti di una coscienza che non ne vuole sapere di risvegliarsi e quando uno di loro inneggia alla vita e piccoli occhi si aprono l'altro quasi eco di battito lo segue ed entrambi si svegliano mano nella mano. Come io e te adesso di fronte ad una vita che poco ci vuole che poco desidera ciò che avremmo potuto rappresentare di fronte ad un portone sempre chiuso punte d'acciaio sanguinanti ovunque impossibile superare improbabile scavalcare guardiamo di fronte l'ennesima possibilità d'essere migliori insieme ma dobbiamo voltarci lasciar perdere quel portone fatto di ricordi dolori scelte troppo sanguinante per i nostri gusti di persone di ragazzi anche un po bambini che si amano cosi nei sogni col cuore della mente o viceversa chissà e mano nella mano torniamo indietro nel nostro paese che mai c'era tra una festa di coriandoli d'aria ci immergiamo la nostra scelta adesso è il tutto ogni cosa alla portata di mano perché stiamo insieme perché viviamo insieme nel gradino più difficile dell'esistenza dove lo spazio piega le scelte dove le lacrime scarseggiano mari dove quell'unica voce che ci appartiene ci descrive entrambi ci fa quota unica di una parte intera e proseguiamo nel mercatino delle cibarie che non c'è cogliamo tutto ci è concesso di prendere solo per nostra volontà o delizia Le nostre scelte il pasto non sarà più croce di mancanze ci nutriremo fino a sazietà ed un attimo dopo avremo ancora fame di noi io di te quanto i tuoi occhi riflettersi di me che rido finalmente sono attimi che determinano eternità la circoscrivono la rendono loro ed io ti dipingo mentre mangiamo nel luogo che mai prima c'era ti dipingo fata dal cuore vicino ti coloro con parole così grandi che la loro estensione mai verrà dimenticata perché i confini sono dettagli di un marciapiede non esistono più baratri gli abissi hanno profondità di uno stelo di zucchero e tu mi dipingi sei armoniosa e colta paziente e creativa ottieni la vita con un sorriso ne fai un quadro e lo appendi al lato del nostro credere io credo in te ci ho sempre creduto anche quando eravamo bambini mano nella mano innocenti e puri e non dovevamo dimostrare niente a nessuno proprio come ora come tutti dovrebbero fare ora ma è un mondo marcio un mondo cattivo e non c'era posto per noi fanciulli ci hanno divisi le nostre mani si sono staccate piangevi piangevo non capivamo era la vita lei stessa maledetta vita d'arbitrio posseduta ci allontanava dal destino di conoscerci ci faceva dimenticare cosa saremmo potuti essere ci rendeva complici dell'inesistenza io di te e te di me e quando si muore quando si muore davvero e non parlo di morte fisica parlo della morte dell'amore quando si muore così non sai più a chi tendere la mano accarezzi l'aria un po piangi ma ti basta guardi un film e quasi accarezzi lo schermo e sei sensibile anche se sai che è tutto finto in fondo sai che non lo è ed allora conduci la mano verso il tuo cuore io come te lontani da noi compiamo questo gesto adesso lo sento battere adesso lo senti battere se esistessero guerre dell'amore noi le vinceremmo tutte chiudo gli occhi e ti vedo vedo noi due mano nella mano è il più grande gesto di amore si possa dimostrare perché se la passione è qualcosa per appagare tenersi per mano dimostra chi si ama veramente davanti a tutti perché ciò che ormai manca a tutti è la dolcezza di quanto si credeva esistesse. Io ti sarà vicino tu mi sarai vicina guardami sto tendendo la mano prendila ancora e portami con te. Micael Jackobs (‪4:11‬)

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