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Mi sono innamorato di una venusiana 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


(Opera subliminale per induzione ) PREMESSA: NON BADATE AGLI ERRORI.... SONO ALTAMENTE VOLUTI.... (E' PER VIA DEL SUBLIMINALE INDOTTO) Era caldo ma non c'era il sole pioveva ma non c'era l'acqua c'era vento ma non soffiava insomma non si capiva una sega su come fosse il tempo solo le persiane stantie di una casa obsoleta di noia sbattevano tiepidi e stanchi raggi di sole tra i pertugi di quelle persiane cercavano di entrare senza riuscirci in quanto avevo doppie finestre e serranda ero sveglio un tardo mattino di un giorno qualunque in una quartiere qualunque in una città qualunque di una regione tra le tante di uno stato tra diversificati stati in un mondo come se ne vedono tanti solo colorati nei cartoni animati ero sveglio cercavo qualcosa ma non la trovavo mangiavo qualcosa ma digiunavo bevevo ma avevo ancora più' sete poi mi accorsi che era l'urina del cane salata che nel mio bicchiere era piombata stanco si tanto stanco di questi piccoli grandi disordini della mia vita mi misi qualcosa addosso qualcosa qualcuno niente e nessuno qualcosa lo misi però avevo ancora il senso del pudore ma gli altri di sensi un po se n'erano andati sapete com'è vero? Quando siamo depressi molti se ne vanno migrano per tutto l'anno ed io così pieno di me solo di me decisi di uscire per prendere una boccata di un aria disposta solo ad avvelenarmi chiusi i battenti di una vita passata in un letto di chiodi di garofano a dormire e mi incamminai senza selva oscura verso una diritta via si sa quando meno te lo aspetti di solito non arriva niente ma nel mio caso forse fortuito o forse no ripensandoci forse si ti vidi si ti vidi eri li scesa chissà da dove giunta davanti a me dallo sconfinato cielo che mi si poneva davanti atterrata in questo luogo poco ameno proprio di fronte alle mie membra trascinate stanche come un pezzo di carne di bovino già maciullata pronta per essere per i clienti tagliata ti vidi compresi poi che eri semplicemente scesa dall'autobus ed eri bellissima alta 167 senza tacchi circa leggera come una piuma camminavi credo che le leggi della gravità a te ti facessero una s... un viso bellissimo due occhi color brace appena dopo cotta la bistecca un seno prosperoso un addome sensuale un colon dolcissimo e due gambe come due stambecchi messi insieme ti vidi sorridermi mi voltai pensavo che sorridevi a qualcuno dietro di me in effetti c'erano una quindicina di persone a quel semaforo ma non ci feci caso eri cosi cosi bella che la bellezza stessa al tuo confronto decise di farsi una lampada per sentirsi migliore allora mi avvicinai ti guardai mi sorridesti ancora ti dissi “ciao!” mi dicesti: “niente” nel senso che sei stata zitta ti dissi “come va?” e tu: “ancora niente” sempre nel senso precedente allora mi feci più gagliardo poggiai una mano sulla tua spalla e pronuncia le fatidiche parole “amore finalmente dopo un lungo cercare ti ho trovata; e non sai quanto la mia ricerca era stanca di viaggiare; e non sai quanto i miei sensi erano intorpiditi da un mio volere desiderare abbracciare una anima una ragazza insomma una come te” al che parlasti dicendomi “Cazzo vuoi!” “Ma possibile che non si possa scendere dall'autobus che qualcuno rompe sempre i coglioni?” “ah scusi” le dissi “forse ho fatto uno scambio di generazione” “mi perdoni!” “Ma vai a fare in culo vai” mi dicesti purtroppo tornai tiepido perché mi ero accaldato ma l'ennesima delusione mi aveva ghiacciato tornai verso i miei passi quando mi si pose davanti una giovincella carina non bella almeno credo non sono sicuro sapete l'apparenza inganna anche quello più duro un ragazza dai modi gentili affabili una ragazza che guardandomi negli occhi mi disse “Scusa la forma umana; mi sono persa in questo vostro mondo, ma sono venusiana” O Dio pensai ecco la pazza della giornata ci mancava anche questa poi però quel suo sguardo languido quel suo sorriso dolce ed incantevole quella risata affabile sia ai denti che al palato mi convinse ad aiutarla “vieni con me le dissi” e lei rispose “si” cazzo! Rispose “si” Non me lo aspettavo! Girovagammo per le strada della città io le feci da cicerone le mi fece impazzire all'inizio non comprendevo bene la sua lingua sembrava un po serba un po croata con accenni al trascendente poi scoprii qualche minuto più tardi che era italiano più corrente troppo corrente per me che mi ero chiuso in un vocabolario di stesse parole mangiare dormire piangere defecare e poi piangere e poi e poi e poi solo e sempre noia ma lei era colta la ragazza più culturale avessi mai incontrato forse perché era la prima che avevo mai incontrato mi disse “Lo sai che mi piaci? Sei carino” io avevo 3 Peace-maker uno saltò subito dopo quell'affermazione poi disse: “Non so come mai vorrei fare l'amore con te” al che le dissi “mia cara, il sole sta alle stelle come il mio pene al mio orgasmo” “Cazzo vor di?” Rispose -Sono vergine della vergine con trascendente vergine” lei annuii non compresi bene perché ma andammo nella mia dimora nella mia magione nella mia fortezza nella mia stamberga annoiante insomma a casa mia le dissi “mettiti comoda” lei era già nel letto ed io “veloci ste venusiane” pensai alle costellazioni mentre mi spogliavo il sole la luna le stelle omega lattico poi i buchi neri si appunto anche uno solo poi dissi “Sicura che non hai sbagliato persona?” -E lei rispose nel modo nel quale mai mi sarei aspettato rispondesse “No...sei tu quello che voglio perché sei diverso” ed allora mi abbassai verso di lei e le mie lacrime la colsero il mio respiro l'accarezzò le mie parole di un amore mai vissuto la presero dolcemente la cullarono è cosi bello amare pensai amare qualcuno che ti rispetta che non giudica che non bada alle apparenze ed è così difficile che succeda che compresi di quanto mi fossi in pochi attimi innamorato di una venusiana una ragazza qualunque di venere forse zona ovest una ragazza che aveva nel cuore il rispetto e la forza una ragazza che aveva capito di quanta energia avessi bisogno per togliermi di dosso questo mondo come fardello pesante ed inutile una ragazza la mia ragazza le dissi tu sei la mia ragazza e ti amo tanto sai non mi importa da dove vieni l'ho visto nei tuoi occhi che vieni da dentro di me non mi importa cosa pensi due pensieri sono meglio di uno due pensieri formano un concetto di amore non mi importa della forma sei bellissima comunque ci si stanca delle forme tant'è che certe volte si vorrebbe un quadrato diventasse un rettangolo quello che conta è il valore che diamo a noi stessi mio caro amore che adesso giaci nel letto della stanza dopo 16 notti di amore insieme a me ti osservo ti miro ed il mio cuore palpita e la mente si riposa si sono scissi finalmente un attimo basta seghe mentali fammele... emm.. niente insomma dicevo basta basta preoccuparsi stiamo insieme condividiamo il condivisibile amiamo l'amabile scopriamo lo scopribile ma soprattutto rispettiamo il rispettabile ed ogni cosa va rispettata ogni cosa “prego signora formichina; passi prima lei dal marciapiede” e non schiacciare no non fare cosi non bisogna agire così siamo predestinati alla morte ma prima alla vita una stella che sia chiama sole adesso sta all'universo come il mio pene al tuo buco nero perché ognuno di noi l'ha un po un anima nera chiamato dolore preoccupazione disagio ce l'ha non è un male ammetterlo perciò due anime nere in un mondo bianco di luce fatta di noi si amano e per sempre si ameranno nel bene e nel male nel peggio e nel peggio ancora nella tragedia e nella commedia nello spazio e nei posti più chiusi tra i venti e le piogge tra i soli e le spiagge tra quelle onde e... “basta amore di dire cazzate” mi dicesti “ho fame” Ed io... “tesoro perché non andiamo a mangiare in un ristorantino tipico del tuo pianeta?” “Oppure verso l'infinito” e tu ribadisti “Guarda in questa città di merda c'è un negozietto proprio bellino per fare la spesa perché amò te voglio fa le code alla vaccinara fino allo stremo” ed io “come cazzo parli? Code alla che?” “Va be..sei venusiana; un altro pianeta un'altra storia altri amori” “-” Ti dissi ancora “ok..amoruccio andiamo; in fondo la vita è anche questo un modo per ridere di qualcosa di molto grande che ci ha colpito che ci ha ricordato di quanto è importante amare ti dissi: “Prendo la macchina cara? E tu: “No.. andiamo a piedi e parliamo di noi” fine M.J (opera giovanile )

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