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(Opera subliminale per induzione )
PREMESSA: NON BADATE AGLI ERRORI.... SONO ALTAMENTE VOLUTI.... (E' PER VIA DEL SUBLIMINALE INDOTTO)
Era caldo
ma non c'era il sole
pioveva
ma non c'era l'acqua
c'era vento
ma non soffiava
insomma
non si capiva una sega
su come fosse il tempo
solo le persiane
stantie
di una casa obsoleta di noia
sbattevano
tiepidi
e stanchi
raggi di sole
tra i pertugi
di quelle persiane
cercavano di entrare
senza riuscirci
in quanto avevo
doppie finestre
e serranda
ero sveglio
un tardo mattino
di un giorno qualunque
in una quartiere qualunque
in una città
qualunque
di una regione tra le tante
di uno stato
tra diversificati stati
in un mondo
come se ne vedono tanti
solo colorati
nei cartoni animati
ero sveglio
cercavo qualcosa
ma non la trovavo
mangiavo qualcosa
ma digiunavo
bevevo
ma avevo ancora più' sete
poi mi accorsi
che era l'urina del cane
salata
che nel mio bicchiere
era piombata
stanco
si
tanto stanco
di questi piccoli
grandi disordini
della mia vita
mi misi qualcosa
addosso
qualcosa
qualcuno
niente
e nessuno
qualcosa lo misi
però
avevo ancora
il senso del pudore
ma gli altri
di sensi
un po se n'erano andati
sapete com'è vero?
Quando siamo depressi
molti se ne vanno
migrano
per tutto l'anno
ed io
così pieno
di me
solo di me
decisi di uscire
per prendere una boccata
di un aria
disposta solo ad avvelenarmi
chiusi i battenti
di una vita
passata in un letto di chiodi
di garofano
a dormire
e mi incamminai
senza selva oscura
verso una diritta via
si sa
quando meno te lo aspetti
di solito
non arriva niente
ma nel mio caso
forse fortuito
o forse no
ripensandoci
forse si
ti vidi
si
ti vidi
eri li
scesa chissà da dove
giunta davanti a me
dallo sconfinato cielo
che mi si poneva davanti
atterrata in questo luogo
poco ameno
proprio
di fronte alle mie membra
trascinate stanche
come un pezzo di carne di bovino
già maciullata
pronta per essere per i clienti
tagliata
ti vidi
compresi poi
che eri semplicemente scesa dall'autobus
ed eri bellissima
alta
167
senza tacchi
circa
leggera come una piuma
camminavi
credo che le leggi
della gravità
a te ti facessero una s...
un viso bellissimo
due occhi color brace
appena dopo cotta la bistecca
un seno
prosperoso
un addome sensuale
un colon
dolcissimo
e due gambe
come due stambecchi messi insieme
ti vidi
sorridermi
mi voltai
pensavo che
sorridevi a qualcuno dietro di me
in effetti
c'erano una quindicina di persone a quel semaforo
ma non ci feci caso
eri
cosi
cosi
bella
che la bellezza
stessa
al tuo confronto
decise di farsi una lampada
per sentirsi migliore
allora mi avvicinai
ti guardai
mi sorridesti ancora
ti dissi
“ciao!”
mi dicesti:
“niente”
nel senso che sei stata zitta
ti dissi
“come va?”
e tu:
“ancora niente”
sempre nel senso precedente
allora mi feci più gagliardo
poggiai una mano sulla tua spalla
e pronuncia le fatidiche parole
“amore finalmente dopo un lungo cercare ti ho trovata;
e non sai quanto
la mia ricerca era stanca di viaggiare;
e non sai quanto
i miei sensi
erano intorpiditi
da un mio volere
desiderare
abbracciare
una anima
una ragazza
insomma
una come te”
al che
parlasti
dicendomi
“Cazzo vuoi!”
“Ma possibile che non si possa scendere dall'autobus che qualcuno rompe sempre i coglioni?”
“ah scusi”
le dissi
“forse ho fatto uno scambio di generazione”
“mi perdoni!”
“Ma vai a fare in culo vai”
mi dicesti
purtroppo
tornai tiepido
perché mi ero accaldato
ma l'ennesima delusione
mi aveva ghiacciato
tornai verso i miei passi
quando
mi si pose davanti
una giovincella
carina
non bella
almeno credo
non sono sicuro
sapete
l'apparenza inganna
anche
quello più duro
un ragazza
dai modi gentili
affabili
una ragazza
che guardandomi negli occhi mi disse
“Scusa la forma umana;
mi sono persa in questo vostro mondo,
ma sono venusiana”
O Dio pensai
ecco la pazza
della giornata
ci mancava anche questa
poi però
quel suo sguardo languido
quel suo sorriso
dolce ed incantevole
quella risata
affabile
sia ai denti
che al palato
mi convinse
ad aiutarla
“vieni con me le dissi”
e lei rispose
“si”
cazzo! Rispose
“si”
Non me lo aspettavo!
Girovagammo
per le strada
della città
io
le feci da cicerone
le
mi fece impazzire
all'inizio
non comprendevo bene
la sua lingua
sembrava
un po serba
un po croata
con accenni al trascendente
poi
scoprii
qualche minuto più tardi
che era italiano
più corrente
troppo corrente per me
che mi ero chiuso
in un vocabolario
di stesse parole
mangiare
dormire
piangere
defecare
e poi
piangere
e poi
e poi
e poi
solo e sempre noia
ma lei era colta
la ragazza più culturale
avessi mai incontrato
forse perché era la prima
che avevo mai incontrato
mi disse
“Lo sai che mi piaci? Sei carino”
io
avevo 3 Peace-maker
uno saltò subito
dopo quell'affermazione
poi disse:
“Non so come mai vorrei fare l'amore con te”
al che le dissi
“mia cara,
il sole sta alle stelle
come il mio pene al mio orgasmo”
“Cazzo vor di?”
Rispose
-Sono vergine della vergine con trascendente vergine”
lei annuii
non compresi bene perché
ma andammo nella mia dimora
nella mia magione
nella mia fortezza
nella mia stamberga annoiante
insomma a casa mia
le dissi
“mettiti comoda”
lei era già nel letto
ed io
“veloci ste venusiane”
pensai alle costellazioni
mentre mi spogliavo
il sole
la luna
le stelle
omega lattico
poi
i buchi neri
si
appunto
anche uno solo
poi dissi
“Sicura che non hai sbagliato persona?”
-E lei rispose nel modo nel quale mai mi sarei aspettato rispondesse
“No...sei tu quello che voglio perché sei diverso”
ed allora mi abbassai verso di lei
e le mie lacrime la colsero
il mio respiro
l'accarezzò
le mie parole
di un amore
mai vissuto
la presero dolcemente
la cullarono
è cosi bello amare
pensai
amare qualcuno
che
ti rispetta
che non giudica
che non bada alle apparenze
ed è così difficile che succeda
che compresi
di quanto
mi fossi in pochi attimi
innamorato di una venusiana
una ragazza qualunque di venere
forse zona ovest
una ragazza che aveva nel cuore
il rispetto
e la forza
una ragazza
che aveva capito
di quanta energia avessi bisogno
per togliermi di dosso
questo mondo
come fardello
pesante
ed inutile
una ragazza
la mia ragazza
le dissi
tu sei la mia ragazza
e ti amo tanto sai
non mi importa da dove vieni
l'ho visto nei tuoi occhi
che vieni da dentro di me
non mi importa cosa pensi
due pensieri
sono meglio di uno
due pensieri
formano
un concetto di amore
non mi importa
della forma
sei bellissima comunque
ci si stanca delle forme
tant'è che certe volte
si vorrebbe
un quadrato diventasse un rettangolo
quello che conta
è il valore che diamo a noi stessi
mio caro amore
che adesso giaci nel letto della stanza
dopo
16 notti
di amore
insieme a me
ti osservo
ti miro
ed il mio cuore palpita
e la mente si riposa
si sono scissi
finalmente un attimo
basta seghe mentali
fammele...
emm..
niente
insomma dicevo
basta
basta
preoccuparsi
stiamo insieme
condividiamo
il condivisibile
amiamo l'amabile
scopriamo lo scopribile
ma soprattutto
rispettiamo
il rispettabile
ed ogni cosa va rispettata
ogni cosa
“prego signora formichina; passi prima lei dal marciapiede”
e non schiacciare
no
non fare cosi
non bisogna
agire così
siamo predestinati
alla morte
ma prima alla vita
una stella che sia chiama sole
adesso
sta all'universo
come il mio pene
al tuo buco nero
perché ognuno di noi
l'ha
un po un anima nera
chiamato dolore
preoccupazione
disagio
ce l'ha
non è un male ammetterlo
perciò due anime nere
in un mondo bianco di luce
fatta di noi
si amano
e per sempre si ameranno
nel bene e nel male
nel peggio
e nel peggio ancora
nella tragedia
e nella commedia
nello spazio
e nei posti più chiusi
tra i venti
e le piogge
tra i soli
e le spiagge
tra quelle onde
e...
“basta amore di dire cazzate”
mi dicesti
“ho fame”
Ed io...
“tesoro perché non andiamo a mangiare in un ristorantino tipico del tuo pianeta?”
“Oppure verso l'infinito”
e tu ribadisti
“Guarda in questa città di merda c'è un negozietto proprio bellino
per fare la spesa
perché amò
te voglio fa le code alla vaccinara
fino allo stremo”
ed io
“come cazzo parli? Code alla che?”
“Va be..sei venusiana; un altro pianeta
un'altra storia
altri amori”
“-”
Ti dissi ancora
“ok..amoruccio andiamo; in fondo
la vita è anche questo
un modo per ridere
di qualcosa di molto grande
che ci ha colpito
che ci ha ricordato
di quanto è importante amare
ti dissi:
“Prendo la macchina cara?
E tu:
“No..
andiamo a piedi
e parliamo di noi”
fine
M.J (opera giovanile )
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