![](https://static.wixstatic.com/media/222af1_818cd38a15934eeab3e6fd18e8278b26~mv2.jpg/v1/fill/w_407,h_526,al_c,q_80,enc_auto/222af1_818cd38a15934eeab3e6fd18e8278b26~mv2.jpg)
Sono malato d’amore
Mi hanno prescritto una cura
Morire
Morire
Morire di sentimenti e di passione
Curarmi con l’idillio dei sensi
Ho la pressione sopra la ionosfera
Il cuore batte a mille al secondo
Sembra un metronomo ubriaco
Mi faccio impacchi di pensieri dolci
Certe volte sconci
Ma così è la vita
La natura dell’essere
Il suo procrastinarsi al suggello
Ho febbre altissima
Scotta pure l’aria attorno
Scintille irradiano i contorni
Del mio delirio
Ci sono visioni e visioni
Ma ho occhi appannati del sesto senso
Mi prescrivono che ho il settimo
Compro ricette allucinogene per sublimarmi all’ottavo
Sono malato d’amore
A rischio altissimo di vita
Disteso inerme su un letto di sogni
Nessun termometro misura il livello
Ne amplia solo il mercurio interno
Mi guardano medici e studiosi
Dicono che mi sono concesso la follia per star male
Rispondo
È un male estremo
Uno Stupendo dolore
Agognante supplizio delle mie ragioni
Tracanno medicine su medicine
Ne faccio un finto metodo per guarire
Tanto lo so che non accadrà
Tanto lo so che mi prenderai tra le tue braccia
E morirò di te
Insieme a te
Abbracciati alla guarigione che non c’è
All’irriverenza che ci siamo baciati
Perché siamo stolti e divertiti
Siamo due organizzatori di malaria e pesti bubboniche del riso
Sono flagelli dei sensi
Ci fanno stare male ed allo stesso tempo
Amarci all’infinito
Che sarà mai un amore se il cuore batte lento ?
Che sarà mai una vita ordinaria se a casa torno Spento
Dunque allora soffro per te
Mi inarco alla melodia del singhiozzo
Sono malato
Tanto malato
Estremamente malato d’averti
Cura ed amore sbagliati
di una vita fin ora
Troppo semplice
Troppo inutile
Troppo sana per potersela godere
Passami il carbonio
L’acido solforico
Attaccami il morbillo del non so che
Fai di me l’unico buco nero dell’universo
Neanche una stella acida
Forse esagero mi sa
Mi sono lasciato trasportare
Credo sia la febbre
Ma
Non voglio guarire
Non voglio svegliarmi tra i tanti
Non voglio essere pasto della normalità
Voglio essere cibo per il succulento intento
Pensiero di solo follia
Altalenante al baratro quale luogo d’azzardo
Allora azzardiamo
Facciamolo sempre
Osiamo
Perpetriamo l’immensa facoltà concessa
D’essere un balzo prima del passo
Esistono catene che legheranno acquedotti
Noi siamo liberi di piangere
Forse viviamo di martirio ma viviamo
Siamo cellule sindacalmente disposte
Allo sciopero nazionale della sobrietà
Un colpo di tosse questo
Oltre un raffreddore c’è di più
C’è molto di più
Credimi
Ed in fondo
malattia assurda vige nel mio cuore
Solo per te
Mia incommensurabile
Cura .
M.J (4:11)
Comments