Premessa
Mi trovo
qui
nell'infinito stato
di essere pensante
ad amarti
ed in condizioni normali
il cuore non avrebbe da ridire
ma noi
mai ci siamo
visti
in fondo
parlati
oppure conosciuti
in più
sei di un altro tempo
perché il mio
si è infranto
con le ali del vento.
Parte I
Un giorno
ero un mare calmo
piatto ai venti
sibilanti
le cui onde
chiamate scelte
si muovevano lievi
che fosse
in corso
tempesta
oppure
uragano
io come mare
gestivo
il contenuto
ma non
l'espansione
perché
un onda può' pretendere
il distacco
ma il ritorno
e precluso.
Parte II
Dal cielo
che si aprì
improvviso
così fu stabilito
ed io mare
ero lì
imbronciato
per niente
infuocato
ma placido
ghiacciaio
pressoché infinito
spuntò una stella
e con grande velocità
prima però
non mi accorsi
quanto era bella
divento' cometa
luce
nel cielo
folgore
e stelo
Parte III
l'Urto
dal cielo al mare
l'impatto
l'incontro
inesauribile
scosse
le mie fondamenta
prima
entrò
come lieve carezza
poi mi espanse
e la terra tremò
si pensi alla carne
per dovuti paragoni
un vuoto
amplificò
il potere concesso
al mare
che personificato
prima persona singolare
in pratica io
e te
stella cometa
forgiante
dirompente
colpisti
il mio cuore
di mare
ed un onda
chiamiamola
lacrima
ti accarezzò a lungo nell'urto
e nel riaffiorare
perché
non sia mai
giacere nell'abisso
io non lo volevo
come te
eri contraria
Parte finale
Un giorno
una stella
ed un mare
si conobbero
non fu facile
per chi era attorno
capire
comprendere
accettare
vivere
quello che poi
sarebbe dovuto accadere
epilogo
Quando le stelle infransero
le onde del mare;
quando tu
colpisti
il mio cuore
per la prima volta
ed ultima
perché l'amore concesso
sarà miele
per i tuoi occhi
solo per te
nutrimento
un'enorme voragine
si aprì
chiamiamola vita
io e te
ci siamo dentro
ed oltre andremo
le mie onde
e la tua scia
stellata d'argento
sono con noi
e viceversa
questo
è
oserei dire
il mio amore
per te
Tutto il resto
sulla riva
si lascerà' trasportare.
M.J
Comentarios