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Scorrere 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Mi sono dimenticato di dirti una cosa Quanto la mattina accarezza balaustra del tempo passato lo scorrere come il vento allietare d'anima fugace le foglie incontrastate nel loro colore giacciono inermi e speranzose di belle stagioni e di gioia nella foce del verbo tremare scandiscono ogni eterna fine che mai sia possa debba essere tale e per quanto irriguardosa la tempesta inneggi al dolce mostrare colori di natura irriverenti e fantasiosi al fulcro della propria sapienza dove il terreno prende la radice nutre e la profondità non duole ma imbevuta di pianto trasalisce di un peccato maggiore quello d'aver connubio e soluzione di una crescita pressoché perduta arida quella vita che prende il sole indigesta e ne fa tenebra accolita ma noi ombre pensieri di piccole crune sanguinanti postille a calce del sempre scriviamo apoteosi di tenerezze ci osserviamo mentre viviamo dentro della stessa frequenza di un ruscello e la cascata che lo annienta quanto questa notte accarezzerà l'unione di due distanze due mari reconditi nei propri abissi due lune destinazioni di ogni costellazione perduta due esistenze in una ed un futuro dipinto certezza suono del proprio credo rintocca magnificenza si io ci credo come il vento d'allietar fugace lo scorrere quale voce del verbo tremare, Io t'amo. Micael Jackobs (‪4:11‬)

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