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Scuola Alimentare 3H

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Ci hanno abituati a soffrire a relegarci in attimi di intensità maggiore solo perché erano quelli che avevamo ci hanno indotti ad accontentarci delle piccole cose quando già sapevamo erano fagotto binario poi partenza Viaggio di non ritorno Ci hanno costretti a sorridere con i verbi ad accettare il malcontento quale benevolenza di uno stato fisionomia migliore era troppo chiedere Ci hanno rinchiusi dentro ideali per il fondo comune dove l'utilità non ha il pregio per il singolo ci hanno detto che avremmo vissuto i nostri sogni interessi meccanismi per la felicità ci hanno sempre svegliati di soprassalto niente ricordi niente di impresso e poi ci hanno dipinti incolore perché troppo spreco troppa sostanza troppo di noi sarebbe venuto fuori ed a chi interessa del singolo fuori che a se stesso è nominalmente folle ci hanno costruiti castelli di aria ben condensata anidride carbonica di primo livello con monossido di azoto compresso e qualche zolletta di alluminio sempre utile manca il respiro manca socievolmente il respiro manca tantissimo il respiro Ci hanno creati di latta per schiacciarci con un solo gesto incaponirsi sulla maceria renderla ancora peggiore delineare ferita per cicatrice ci hanno fusi con il vetro per frantumarci ed irriderci in mille pezzi per farci rispecchiare falliti Ci hanno creati fiumi mari laghi per poi riempirci di quintessenza di morte quanta roba gettata addosso senza senso senza limite così' per fare per dire per il semplice gusto di scaricare scarsa appartenenza altrove quando non serviva più chissà dove Ci hanno costruiti fragili troppo fragili da spezzare troppo sensibili da poter accettare ogni maledetto giorno di dolore e perciò ci hanno dominati con la noia l'apatia l'arrendevolezza alla giornata che viene che va che bussa maligna e se ne va Ci hanno creati prigionia campi di concentramento per sottoposti alla vita ci hanno resi immortali senza vita eroi senza combattimenti poi non contenti ci hanno indorato pillole che tutto andrà bene alla fine che ogni cosa si risolve che prima o poi il vento cambia che la fortuna gira che la fiducia arriva e noi ci abbiamo creduto abbiamo creduto perché abbiamo avuto paura che forse oltre a tutto questo poteva essere peggio perché ci hanno esiliati lasciati soli resi cosi indifesi che una scheggia di tempo non è un attimo perduto ma che sapremo di perdere perché ci hanno resi sapienza per il futuro del disagio maestri di false speranze conduttori di illusioni e sempre perché avevamo paura paura che al peggio si unisse il peggio Sai che Unione poi ci hanno detto quasi come solventi dell'anima credi al bene comune ama la vita agisci con gioia verrai ricompensato prima o poi accadrà prima o poi si accadrà poi tradotto in mai infine non contenti non entusiasti del gran creato ci hanno fatto credere all'amore e li già e li hanno dato il meglio ci hanno illusi che sarà per sempre che ameremo sempre che saremo l'uno nell'altra l'altra nel tutt'uno o giù di li sono andati nel quantistico ci siamo persi totalmente immersi dal capire se meglio la ragione o il sentimento se meglio soffrire per amore o non amare mai e soffrirne la mancanza hanno fatto di noi dei capolavori meravigliose splendide creature quanta scuola quanti corsi quanto tempo ci hanno messo per farci imparare tutto questo quanto ingegno bramosia quanta genialità ci chiamano umanità corso per sopravvivenza accelerato io stranamente espulso il primo giorno. Micael Jackobs

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