Sette sospiri

Sette sospiri Di mortale verità mai ho amato ciò che apparteneva all'esperienza solitaria m'insegnò la vita fatta di rami adunchi e sconquassati non credo sia stato motivo d'esistere all'ombra del destino ne spensieratezza tale da adornarmi l'anima come colli innevati ed io bambino che scivolo ribelle dentro quelle sensazioni che ci sia mai mai stato mai avuto iniziato ho visto il baratro dal fondo ed il cielo si cupo ed ampio era una vasca di trucioli di mare io così contento del divino apparire ho nascosto pene e dolori dentro un fardello colore rimpianto non posso nascondere altro neanche vicissitudini neanche l'amor mio che lontano appare claustrofobica alba di un lento divenire e se amo l'unico pensiero possa accorciare il tempo solitario dalla mia nascita alla storpia crescita tra singhiozzi e lacrime il mio baratro ha bevuto solo lacrime di senso pensando a te triste veleggia la dimora pur di separarsi dal tetto natio ognuno piange per il destino a cui appartiene non dovrei conoscere il mondo solo una parte di esso quella fulgida e splendente che accarezza i rami e le scogliere quali certezze soffro tutte le volte che voglio vivere o morire non dobbiamo separarci quello che ancora verrà dice la mia speranza sarà lievito per il cuore e se perdutamente un giorno non dovessi più apparire non oso pensare ciò che sono e saranno le persone senza il ricordo trema quale arcobaleno strapazzato dai venti va dove e quanto lontano possa fuggire il vero amore non è mai passato finito ricordo ma vive dentro la certezza che ognuno di noi coglie nel profondo senza scavare senza pale ed arpioni senza muri e bastioni siamo quello che siamo dentro lo specchio che non appare non posso dissuadere le mie parole ma renderle partecipi di questa visione per ciò che amerai quando non sarò più lo stesso per la verità non indago sulla fine tale paura ne sento addosso schiavo e vassallo del tempo perdonami mia cara perdonami adesso. M.J