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Sicuramente domani 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Dovunque andrò Ti osserverò Tra il sorriso della gente Che non pasteggia ipocrisia Tra il viottolo scosceso Che mi farà perdere equilibrio Nella gioia della corsa Tra il secchio d’acqua piovana Forse a me non destinato Ma in fondo la vita assorbe ilarità Nei ricordi preziosi ed imprevisti Dovunque andrò Vedrò parte di te Tra gli sbuffi di una nave stanca Che al mio porto arriva Tra il predominio di un inizio verso la fine Sopra quella panchina chiamata solitaria All’anagrafe il giorno prima E vorrò vedere ciò che ti apparterrà Vedrò parole tra i venti Abbracci tra le sentenze Sussurri tra il mondo che mi appartiene e quello che mi gratifica la vita Ti vedrò ovunque tu mi voglia appartenere Come forma di assoluta vicinanza Sarai quel ramo spezzato che raccoglierò per casa Quella bambola di pezza Che tornerà a giocare Tra le mura della propria infanzia Sarai quel riverbero Tra Le insenature del tempo cercato Trovato Legato a noi Che sottolineerà solo parole complesse A chi non ci vorrà capire Sostenere Sarai una stella per ogni notte Sarai vagabonda nei cieli Conquistatrice di risorse nel vuoto Sarai l’unica tempesta che mi Bagnerà davvero Ho creato il cimitero degli ombrelli Sarai anche nebbia dove potermi avvolgere Per incuriosirmi ed ammaliarmi Per impaurirmi ed abbracciarmi Sarai fragile Sarò fragile Sarai un portone asceso ad ogni apertura Un camino tra gli alari vissuti della propria cenere Ma chi brucia la vita d’intensità Non la condanna Crea scintille E se sarai dolore Io sarò dolore insieme a te Esistono vite Non giostre per illusi Questo lo sappiamo Sarò fragile Sarai fragile E non temere se un giorno Sarai anziana Vecchia Obsoleta agli occhi dell’incomprensione Lo sarò anche io Ogni processo è parte d’amore del proprio sviluppo Saremo le migliori imperfezioni viventi Ed albergheremo sui dirupi E Qualunque cosa saremo Lo saremo davvero E quando cadremo Ci schianteremo sopra le nuvole Perché saremo soffici Saremo quei cieli che si nascondono dentro le soffitte Saremo coralli dei propri fondali Ed Io ti vedrò ovunque Seppur cieco d’amore per te Ti prenderò come fosse la prima volta Timido ed irrequieto E come l’ultima Balaustra d’eternità sulla quale scivolare Bambini Che meraviglia Adesso Tra un viottolo scosceso rischio di cadere Ti poni di fronte e mi accogli Ammicchi follia Te ne rendo merito al bacio Sento l’odore dei mari In sottofondo Dietro noi la vastità di un credo E vascelli imperiali scorrono lineari Guidami Perché io saprò farlo sempre con te Ed amami al massimo livello concesso Di più Ancora di più Sicuramente domani . M.J (4:11)

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