Soffio l'Inganno

Per quanto una bocca mutevole di passione stagione fiore lascivo pesco tradito inganno e ragione e quale candore avvolgerà i miei sensi e quanto profondo nella dolcezza il frutto e quanto un peccato che mai ha avuto stato e quanto di te scorre tra le vene mie che non sia bile di desta mancanza per dove sei per come sei palcoscenico stanza succo veleno fragranza martirio inchiostro ripieno io ricordo frammenti immagini sogni speziati ricamati d’organza dorata tendo la mano verso la pelle soffice spazio in riva al sole placido torrente tra il corpo ribelle cammino tra spazi in erba colorati di dolce sterpaglia di fronde vibrati occhi orbite cancelli socchiusi e poi ancora per come ti muovi disegni l’aria d’orgasmo mi trovi facile danno preda preziosa mai fu cacciata traccia ambiziosa io di lasciva turbolenta passione finalmente cresco nel mio colore morbido nel panno di fronte a finestre d’ebano affresco la mia speranza d’averti accanto personalità per osservarti da alla ragione il motivo di pensare se vige lo scambio non sussiste il timore e nell’adulterio dell’inganno chiamato sincerità ti tengo forte a me e tu non dici niente solo gemiti ti appartengono ed io non dirò niente se è solo amore se voler bene oppure rispettare forse non ci è concesso mai cambiare quello che la volontà dice di fare pensare adesso amare adesso credere adesso che mai nessuno potrà osservare il vuoto senza riempirlo dell’altro e poi di se stesso io e te siamo un’unica cosa peraltro diversa ed intensamente simile luna sfiziosa gioca seriosa manda messaggi niente ancoraggi io respiro su di te tu respiri su di me e poi ricordo frammenti immagini sogni speziati ricami macchiati di frutti bagnati passione fremente e labbra nel ventre 　M.J