prologo
Ognuno di noi ha un parco giochi nel sangue
e le proprie giostre
sono il flusso che velocemente
le fa scorrere
I
(Riflessi)
Certe volte
guardo uno specchio
annuisco
imparo
spolvero
la tenda che lo copre
quando non voglio guardarmi dentro
altre volte
cerco di romperlo
forse lascio
lui
incrinarsi
per diletta volontà
si sa
quando qualcosa si infrange
cosa lo tiene integro ai nostri occhi
è solo la capacità
di cambiare
visione
(Al di là)
Ci sono cose
ci sono fatti
che hanno interesse
solo in chi
guarda oltre la propria ombra
Ci sono situazioni
che hanno valore
solo se
diamo al valore stesso
un concetto
assoluto
Ci sono persone che si vedono
ed altre
che appaiono
Ci sono anime che si sentono
ed altre
tiepide nel loro tepore
non vogliono essere colte
ne raggirate
ci sono angoli
strade
vicoli
che
per taluni
portano ad altre vie
dimensioni
esperienze
per altri
solo
ad un muro
oppure un vicolo cieco
il retro
di un ristorante
di un bar
dove la spazzatura
è tutta lì
pronta anche per essere colta
(luce ed ombra)
Si potesse vivere nelle tenebre
e
con un cofanetto in mano
con dentro luce
aprire
quando più ci aggrada
e dimenticare
tutto quello che ci fa stare male
non è vivere in un sogno
solo aprire un po di più
la propria coscienza
al nostro dominio
quante volte
si vuole
si chiede
si cerca
ma cosa si cerca?
Cosa si chiede?
Cosa si vuole?
Una saracinesca abbassata
ha bisogno di tanta energia
di tanta forza
per essere tirata su
e così deve essere
quando arriva il mattino
la luce
deve filtrare
anche tra quelle convinzioni
che ci portano di continuo
solo
a
distendersi sul letto
e dormire
a lungo
vegetare
come fossimo
una coperta
che si scalda da sola
(Sembianze)
La nostra storia
non è mai iniziata
in quanto
mai è finita
per il momento
questo tempo
segreghiamolo
tra le lancette di un orologio
spento
cadaverico
ai vetri
rotti
e di ingranaggio
ruggine
lasciamo stare gli attimi
i secondi
le ore
le stagioni
gli anni
lasciamo stare la vita
pure la morte
compresi
tutti quegli addii
che l'hanno contraddistinta
quale
vi lascio indovinare
Una storia d'amore
come un falco
che sbrana un vetro
come un libro
per cucinare pesci
sotto un acquario
come le mie mani
che ti afferrano
e te
mi diventi
latte
poi cioccolata
ed io
al tuo gesto
parte di me
sentita
gusto fragola
pensiamo ad un abbraccio
i cui corpi si fondono
in due gusti
diversi
flussi
con flussi
e poi
tornano
alla forma originaria
pensiamo pure
carne
muta pietra
oppure purtroppo
quando l'amore
finisce
le sue logiche in un rapporto
carne muta
“in”
pietra
come tanto può
un articolo indeterminativo
cambiare la vita
a
di
da
in
con
su
per
tra fra
fra
l'immobilità
per paura
e la paura
esiste il silenzio
prima che ci ghermisca
la giostra
che tutti noi
mai
vorremmo
indossare
come abito
è la perdita della speranza
Scrivendo così
non cambio
i mezzi
ne i modi
ma la loro destinazione
(Una storia d'amore)
Che posso dirti
adesso
che non ti ho scritto
ancora
che non ti ho detto
ancora
che non ti ho fatto
amarti
tanto
amata ancora
amato ancora
ancora
nel mare
poggia le basi
di una nave
scende pesante
e lieve
tocca il fondo
è un grosso sostegno
per tempeste
non ci lascia sfuggire
ma perché ce ne dovremmo andare?
Nessuno si lega
nessuno si scioglie
tutto si fonde
e se due anime
si cercano
solo perché
si sono ricordate
di essersi trovate
questo
è
l'amore
i corpi
giacciono nei letti
tra cuscini
di stelle di struzzo
e lenzuola
di canapa
i corpi flettono
le anime
migrano verso
l'intenso
le anime
condensano
la ragione
in venti
di luce
e tutto quanto
nella sua totalità del niente
sono i nostri respiri
niente
per niente
niente
solo
una definizione
di quello che non si può comprendere
e noi
insieme
abbiamo già capito
che la strada è lunga
solo per chi decide di non camminare
ti lascio nuotare
nel mare
delle mie fantasie
un letto di corallo
sorride
ai pesci che se ne vanno
ecco
il mio abbraccio
per te
che vivi
eterna
nei miei pensieri
scaldi
i miei sogni
e raffreddi
i dolori
che il tempo scandisce
l'avevo disconosciuto
ma è così
possente
con quel ticchettare
che ogni tanto mi devo arrendere
solo ogni tanto
amore
non riuscirò a fermarlo
non vorrei mai fermarti
ma lasciarti giungere a me
finché vorrai
non mi fermare mai
nessun vetro
nessuno specchio
nessuna pietra
scolpirà
la dimenticanza
nessun sogno
comanderà
un acerbo risveglio
se accanto a me
in un letto di corallo
sentirò
fremere la stanza
per ogni parte di noi
ogni parte di me
ogni parte di te
e stanchi
ma felici
ci uniformeremo
all'unica parola
non complessa
di questa storia
chiamata
amore.
M.J
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