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Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

The Crying Mirror


15 Puntata


Scuola Privata D'infanzia

Via Brunelleschi


(Sam)


Allora Riccardo, ma che bel disegno che hai fatto.


(Riccardo)


Grazie.


(Sam)


Stai migliorando, lo sai?


(Riccardo)


Lo so?


(Sam)


No , te lo dico io. Sei migliorato. Fatti abbracciare.


(Riccardo)


Vergogno.


(Sam)


Ma dai. I tuoi non lo fanno mai? Sei timido. Vieni qua.


(Riccardo)


Aia!


(Sam)


Ti ho fatto male? Ho stretto troppo? Non mi pareva. Che hai fatto al braccio? Quel livido?


(Riccardo)


Niente. Ecco Babbo, io vado.


(Sam)


No aspetta, facciamogli vedere il disegno; sarà orgoglioso di te. Mi scusi, salve sono Samantha e seguo suo figlio.


-Buongiorno.


(Sam)


Guardi, le volevamo far vedere il disegno di oggi. Bravo no?


-Si, carino, però può migliorare.


(Sam)


Senza dubbio.


-Vero Riccardo che puoi fare di meglio? In tutto intendo.


(Riccardo)


Si.


(Sam)


Ma migliorerà. Ne sono certa.


-Anche perché con tutti i soldi che diamo a questo istituto deve migliorare radicalmente.


(Sam)


Lo sto seguendo ogni giorno, guardi faccio il possibile.


-Lo spero.


(Sam)


Quali dubbi ha? Me lo spieghi. Sono qui per confrontarmi.


-Ritengo che queste scuole private per persone diverse siano inutili.


(Sam)


Perché?


-Forse era meglio che andava a scuola come tutti i bambini normali.


(Sam)


Lei lo giudica anormale?


-Se è stato mandato qua.


(Sam)


Presumo per vostra scelta.


-Io ero contrario. Non sopporto il fatto che mio figlio, il figlio di uno come me vada in una scuola per disabili.


(Sam)


Scusi non afferro il concetto.


-Mio figlio doveva andare con quelli normali .


(Sam)


La scelta l'ha fatta sua moglie?


-Si


(Sam)


Forse Riccardo era preso in giro.


-Doveva ribellarsi e combattere. Come sempre ho fatto io. E non dimostrarsi un pappamolla.


(Sam)


Scusi ma suo figlio, forse non se ne è accorto, ha dei problemi.


-Lo so. Ma con il tempo diverrà come gli altri. Non permetterò che resti così.


(Sam)


Suo figlio ha un ritardo nell'apprendimento e problemi nella crescita. E' un ragazzo Down.


-Migliorerà. Se poi voi fate il vostro, migliorerà prima.


(Sam)


Ma migliorare cosa? Si rende conto che ingiustamente lo vede come gli altri. Lui è unico, non sarà come gli altri. E' nato così.


-Non posso vederlo così.


(Sam)


Ma che discorsi sono? Che cosa vuole per lui?


-Voglio che non sia diverso. Che sia come tutti.


(Sam)


Ma non può, non lo capisce? Deve accettarlo così. Nella sua diversità ed amarlo così.


-Lui si deve impegnare e riuscirà.


(Sam)


Sto ascoltando eresie. Perché mi dice questo? Non si può cambiare la natura umana. Si può leggermente migliorare qualcosa.

Suo figlio è Down, lei lo deve accettare così e volergli bene così.


-Lui può fare di più.


(Sam)


Ma voi cosa fate?


-Il Massimo. Siamo severi. Se non impara va in punizione.


(Sam)


Mi sto innervosendo mi scusi.


-Ma poi lei che centra? Cosa la riguarda la nostra vita?


(Sam)


Io sto osservando dei genitori che hanno avuto un figlio. Ok un po diverso, ma non è l'unico. Ed invece di aiutarlo ad integrarsi, vogliono farlo sembrare uguale agli altri. Ma a quale scopo?


-Lasciamo perdere, voi insegnanti non volete il bene di questi ragazzi, ma solo lo stipendio.


(Sam)


A parte il fatto che sono quasi volontaria, certo che voglio il bene di suo figlio. Lei invece mi pare di no. Lo vuole gettare nella mischia. Vuole farlo combattere , quando non capisce che ha tante difficoltà ad interagire . Sarebbe uno contro molti e soccomberebbe. Verrebbe deriso ed umiliato.

Conosce la gente?


-Cosa mi vuol dire che sta bene tra i disabili?


(Sam)


Cosa ha contro i disabili?


-Stanno bene tra di loro. Mio figlio no.


(Sam)


Ho compreso. Lei è uno di quei genitori che non accetta il fatto che suo figlio non sia come tutti. Anzi migliore di tutti; e gli vuole bene in relazione all'impegno che verrà da lui profuso per non deluderla.


-Esatto.


(Sam)


Non si vergogna? La sindrome di Down non è una malattia e non può essere curata neanche aveste tutti i soldi del mondo .

Ma che padre e’ se non conosce neanche la situazione di suo figlio . Ripeto non si vergogna proprio ?


-Di cosa? Gestiamo la nostra vita così perfettamente. Abbiamo soldi, e possiamo fare tutto.


(Sam)


No. Non vanno così' le cose. Chi è diverso, non potrà mai essere uguale al resto. Quando crescerà vorrà essere diverso. Sara felice di combattere si, ma per la sua diversità, Non per essere al pari di chi lo esclude o lo prende in giro. E Vivrà come persona diversa e se ne farà un vanto perché è un diritto lo capisce? Ed imparerà con i mezzi che possiede. E sarà orgoglioso di ciò che è diventato rimanendo diverso. Perché si dovrebbe uniformare alla massa che lo ha sempre deriso ed escluso?


-Non la ascolto. Anzi non mi piace neanche lei. Penso che porteremo Riccardo via da qua.


(Sam)


Ma..


-Lei gli insegna ad essere umile. E poi cosa ne sa lei della diversità?


(Sam)


Già. In effetti che ne so io. Ha ragione. Lasciamo stare. Vai Riccardo, vai a casa e mi dispiace per questi discorsi.


(Riccardo)


Fa niente. Abituato. Ciao Sam.


-Vieni, muoviti, che figure ci fai fare..cretino, idiota, stasera sai che punizione..


(Riccardo)


Aia, babbo, fai male, sempre li.


(Sam)


Scusi, Lei. Si, un attimo un'ultima cosa.


-Mi dica..


(Sam)


Sa , la guardavo intensamente prima; e mi scuso se ho interferito in modo così cruento sulla vostra vita .

Sono sicura da ora in poi mi farò i fatti miei e..


che bella pelle, che ha.


Fine della puntata.


V.


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