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Capitolo 11

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Valentina .


11


Ragazza ultra complicata

Si confessa a ragazzo splendido .


Ciao Micael


Profondo più del profondo

C’è solo l’inestimabile girotondo


Ti sei mai chiesto , Micael il perché io sia così ?

Mi hai accettata senza battere ciglio .

E mai hai voluto sapere

Il perché viaggiassi fuori da ogni frequenza .


Ogni battito

Prende sempre la decisione di farsi ascoltare Micael .

Tu mi hai udita sempre e comunque nel mio silenzio .


Voce del silenzio trema senza senso .


Micael

Il mio sole è una palla di cenere .

Le vostre stelle non hanno il mio cielo.

Se cammino al fianco , non ho gente comune .

Son Orde del passato .

Strati d’epoche.

Cammino sui morti .

Voi su strade e marciapiedi .

E ne sento il dolore , l’aggrapparsi anche solo un attimo , ai miei passi .

Sono urli striduli.

Campane di martirio .

Richieste di aiuto ed assoluzione .


Perdono.

Perdona.

Perdonate .


Perdonami se in me viene prima la morte che la vita .

E’ sempre un rincorrersi .


Dal tetto del visibilio ,

Lacrime di pioggia ,

Costruiscono tempesta.


E non sperare ,

No non sperare che possa divenire una comune .


Sono solo il balzo nel secolo baratro .

Quel respiro calice di dolore .

Bevo.

Innalzo al cielo vacua di perplessità .


Sono ciò che ero quando sarò Micael .


Ragazza complicata

Confessa ad indiscusso amore

Con deserto dentro cuore .


Profondo più del profondo

Micael

Solo il nostro inestimabile sogno .


Fatum insania occupat

altum clamoribus

altum marialis

fatum notam.


V.

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