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Capitolo 25

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Buona mattinata Micael. Ti scrivo subito perché da ieri sera ho la situazione chiarissima se non di più. Ah Scusa sono Greta , l'amica di Valentina. Volevo scriverti ieri sera ma ero troppo sconvolta. Poi sono crollata dalla stanchezza e dall'emozione . Scusami.

Ok prima ringrazio quella lettrice che mi cita ed anche chiunque mi legga. Ripeto non sono come loro ma cerco di dare il massimo nella scrittura , per farvi capire le situazioni.

Allora Micael senti me. Ieri sera saranno state le ‪22:30‬ mi chiamano dalla mia stanza .

Mi prende male . Che è successo? Valentina ha avuto crolli? Comunque mi vesto. Stavo in pigiama già. Ed esco chiedendo dove dovessi andare. Una infermiera, mi dice che il dottore che si occupa di Valentina vuole vedermi. Al che pensai “Vai ci sono problemi”. Entro in una sala enorme, e mi perdo di nuovo. Devi sapere Micael che questo istituto è parecchio grande. Poi un signore mi indica di seguirlo. Mi porta davanti ad un uomo. Scusa Marco eh! Io lo dico, è un bel dottore questo. NON ESSERE GELOSO. (So che mi leggi stai tranquillo).

Mi guarda e mi dice: Parole testuali: Buonasera mi ha chiesto Valentina di mostrarle una cosa. Io sono (e mi ha detto il nome ma meglio non lo scriva per la privacy). Al che gli rispondo “Ok” .

Mi indica un corridoio e lo seguo . Rimango paralizzata. Mi mostra una stanza grandissima con una porta e tutta a vetro. Dentro vedo Valentina.

-Ma che fa?- Gli chiedo.

-Sta male?-

Lui mi guarda e mi dice di osservarla. La stanza è tutta illuminata. Erano le ‪22:30‬ passate. Lei era vestita con dei jeans ed una maglietta. Molto normale direi. Mi avvicinai al vetro. Guardai il dottore e gli dissi: -Ma come nei film?-

Si mise a ridere. Rispondendo. Si circa. Ed indicò Valentina chiedendomi di guardarla.

Mi misi ad osservarla. Camminava per la stanza. Aveva dei pennelli, credo. Delle penne pure.

Il muro che aveva davanti . Dio credetemi era pieno di geroglifici, formule, formulette. Le cose sue insomma. Scritte. Tante scritte. Pieno.

Stetti per dire qualcosa a quel dottore che mi bloccò subito.

-Guardi Valentina- Ripetette.

Vabbè ma che fa? Pensai. Dipinge? Poi credo si accorse di noi. Appoggiò i pennelli delicatamente e si avvicinò al muro e con un dito indicò un po di scritte che aveva dipinto . Tutto questo camminando. All'inizio non compresi niente. Mi girava la testa. Conosco Valentina. So quanto è strana ma questo poi andava oltre la mia comprensione.

Camminò lungo la parete , poi fece qualcosa che mi diede i brividi. Ora te lo dico Micael , scusa è che so cose strambe.

Il dito che scorreva lungo la parete ad indicare quelle scritte si soffermò su una in particolare. Lei puntellò il dito. Come per indicare quel punto con maggior interesse. Ma fu un gesto quasi impercettibile. Sai come me ne accorsi? Mentre lo fece si voltò un attimo verso noi. Un secondo.

Mi prese quasi un colpo. Sentii il dottore dietro dire. -Tranquilla-

Io gli chiesi :-Ma ci vede?-

Lui disse di no. Poi disse anche “Credo”

Valentina riprese i pennelli e si mise a dipingere su un altro lato. Non considerò più nessuno. Casomai lo avesse fatto. Non so.

Guardai quell'uomo e gli chiesi ,parole testuali : MI SPIEGA?

-Forse voleva dirti qualcosa- rispose.

STI CAZZI! PENSAI CHE GRANDE AIUTO.

Al che cominciai a domandare lui un sacco di cose. Scusi ma si sta curando o altro?

E lui mi rispose: parole testuali “Si Certo”

Feci un gesto di disappunto. Non capivo. Domandai di nuovo.

“Ma scusi si cura cosi? Non prende medicine? Non la visitate?”

E lui parole testuali eh -Lei si cura evocando. Non usa medicine. Non le servono.-

E qui io allora incuriosita gli chiesi: “Ma scusi ma lei che serve allora? Che ci sta a fa qua? “

Lui sorrise. Come per dire “In effetti faccio la bella presenza” Invece mi espose la cosa in termini molto chiari.

Signora Greta , ascolti, so che Valentina le ha detto di scrivere ogni cosa su Facebook.

E li abbassai lo sguardo imbarazzata.

Poi disse: PAROLE TESTUALI : Gli ordini di Valentina sono segretezza.

“Ah lei da ordini “ Risposi.

E lui: “Certo l'istituto è suo. “

-Come suo? Non me lo ha detto.- Rimasi di merda.

E lui : Tutto suo e io sono solo un dipendente come tutti gli altri. Siamo suoi dipendenti.

Al che ciò che mi uscì dalla bocca fu un “AH”

-So che lei vuole che certe cose arrivino ad una certa persona. Lo so. Conosco le sue direttive . Mi permetta però di dirle, di non raccontare chi sono e dove siamo. Mi capisce?

Ed io : SI SI! MA CHE CAZZO FATE QUI? (Fu la mia domanda)

Sorrise di nuovo. -Se Valentina avrà fiducia nel raccontarle cosa facciamo qui , sarà lei a dirglielo. Noi eseguiamo, lei gestisce.-

“Mi faccia capire , faccio il sunto. Ok?” Valentina , l'istituto è suo.

Il dottore annuì.

-Voi siete suoi dipendenti. Annuì di nuovo.

-Ed immagino la stanza .- La stanza l'ha fatta progettare lei 3 anni fa- disse anticipandomi.

Ci sarebbe scappato un “ME COIONI” ma me lo sono tenuta dentro.

-In pratica lei sta evocando adesso- Mi disse.

-Cosa non so e neanche ci tengo troppo a saperlo- Mi attengo ai suoi meccanismi. Mi capisce?-

Io rimasi incredula. Cioè siamo venute fin qua ed io pensavo che dovesse guarire da qualcosa.

-Sta curandosi. - Mi ripetette -Sta curandosi a modo suo. Non usa medicinali. Io le servo per un po di cose . Tra queste la osservo qui e quando mi da un comando, faccio una cosa.-

Alzai le spalle – Parole testuali. NO ORA ME LO DICE.!

-Gettiamo una sostanza nella stanza per farla addormentare. Solo quando Lei ritiene lo debba fare.

ANNAMO BENE ! -Ed immagino vi paghi pure parecchio- Gli dissi. Scusate mi fece un po incazzare.

Sorrise. Non disse altro. Me ne tornai nella mia stanza.

Ora Micael non sapevo se scriverti questa senza che lei la leggesse. Io te la mando uguale. Se si arrabbia con me che devo fa? Credo dovevo dirtele ste cose. Anche perché io penso mi abbia vista.

O cazzo. La frase quasi la dimenticavo. Devo dirti la frase che Lei volutamente-credo- voleva farti sapere.

Eccola. Arriva aspetta l’ho in testa . Me ma ripeto .

Perdonatemi se ho scritto da fa schifo. Ma mica è facile trovarsi di fronte a certe stranezze. Vallo a spiegare correttamente.

Ah poi c’e una cosa che mi ha detto quel dottore, tra un discorso ed un altro.

PAROLE TESTUALI: Lei è stata fortunata a fare il viaggio con Valentina senza conseguenze.

Mah...


scusa Micael...la frase.


Eccola . Spero tu la capisca . Io non ci ho inteso na cippa.


Saluti . Greta 💋


“Dove si svegliano i suoni delle calendole si sfogliano immagini per un segreto . “

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