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Micael ti scrivo ora . Sono Greta . Lo so che con Valentina bisogna abituarsi ad ogni tipo di stranezza ma ieri le ho viste tutte . Ma proprio tutte . Non ci ha fatto mancare niente. Pensa te che pure chi la conosce lì dentro si è preso paura . Ora ti spiego ma è accaduto un casino . Si è rotto per un lungo periodo della giornata l’impianto di areazione . Lo sai vero che l’addormentano se lei lo chiede . Ecco ieri non potevano . Era già molto irrequieta di suo da come mi hanno raccontato .Ero nella mia stanza come sempre . Televisione accesa ad attendere . Ho sentito dei rumori . Pensavo fosse un film di , che ne so altra stanza , o qualcosa che stavano facendo gli addetti all’istituto .
Delle botte tremende . Ho spento la televisione ed in effetti sti schianti continuavano . Allora sono uscita impaurita. Ho chiesto .
Nessuno rispondeva . Correvano per i corridoi . E quei tonfi continui .Allora sono corsa dove tengono Valentina . E giù le botte diventavano più forti . L’ho vista al vetro . Pugni chiusi e cercava di sfondarlo . Un gruppo di infermieri era lì e non sapeva cosa fare .Poi e’ arrivato quel dottore ed altri responsabili . Uno mi ha vista e mi ha allontanata . Io sono indietreggiata nel corridoio ma sono rimasta lì .
Poi sentivo dire loro dell’impianto rotto .
Dicevano che Valentina aveva chiesto di accendere la procedura ma non funzionava . E lei sbatteva i pugni verso la parte più fragile della stanza . La guardavano impauriti . Mi sono riavvicinata . Stavolta non mi hanno fermata . L’ho guardata ma non mi ha riconosciuta . Ho pensato alla mia bambina dentro . Temevo di perderla . Poi lei ha urlato forte . Cazzo Micael da brividi . Mai vista così . Ha piantato due pugni al vetro . Si è insanguinata le mani . Ha continuato . C’era un via vai pazzesco . Non erano pronti per una tale situazione . Che stava accadendo ?
Ho avuto coraggio , non so , forse per mia figlia che le sta dentro . Poi ho visto due operai portare un pannello di un materiale rigido ed appoggiarlo al vetro .
Altro colpo pazzesco . Il vetro resisteva . Che cazzo stava accadendo a Valentina ?
Ho chiesto ad uno . Mi ha detto qualcosa di corsa . Poi è stato richiamato .
Parole testuali “ incontrollabile lui “.
Altra botta . Ci guardava anche se non ci vedeva . Era spenta . Non era lei . Poi è tornata . Si è appoggiata al vetro con le mani piene di sangue . Ti giuro Micael , ha scritto una M. Poi si è diretta verso il centro della stanza e si è distesa . Ha urlato di nuovo . Avevo paura . Tutti ne avevano . C’e chi diceva “ mai così “
Il dottore dava ordini agli operai . Hanno appoggiato quella lamiera sul vetro . Lei si è alzata e di scatto si è schiantata contro il vetro . In cinque uomini hanno traballato per l’urto ma hanno retto .
Io avevo le mani in bocca dal terrore .
Ora capisco cosa voleva dire il dottore . “Sei stata fortunata a viaggiare con lei senza conseguenze “.
Hanno appoggiato la lastra sulla parete .Non potevano fissarla. Su cosa ? Come .
Giù un’altra botta . Un altro schianto . La reggevano in otto quella lamiera strana .il vetro si era incrinato . Si stava cominciando a rompersi .
Sono andata in fondo al corridoio per la paura . Mi so detta : cazzo faccio ora ? Ci uccide tutti . Cazzo faccio ? Ho pensato a mio marito Marco. Ho temuto di perderlo, ora che avevamo acquistato un po’ di serenità .
Una botta tremenda aveva spaccato il vetro nel centro . La lamiera era caduta all’indietro verso operai ed infermieri .
Uno piangeva .
Il panico più assoluto . Poi qualcosa in lei è cambiato . Ho visto qualcosa . Non so descrivere . Non ci riesco . E ‘ troppo anche per me . Aveva qualcosa che stava al di fuori di lei . Un qualcosa non so .
Ho pensato “ perdo la mia bambina . Perdo Gaia ma muoio anche io . Non mi importa . Muoio Gaia . Muoio. Ho pianto disperata . Qualcosa in me è scattato . Ho capito perché Valentina mi aveva voluta li. Sono corsa al vetro . L’ho guardata . Non so se mi guardava . HO URLATO il tuo nome Micael . Mi dispiace . L’ho urlato a lei . Poi ho detto GAIA.
Non so perché ho agito distinto . Si è avvicinata a me . Ho pensato “ Ecco è la fine” mi ha guardata . Era lui . Non era Valentina . Io l’ho visto . Era terribile . Era terribile davvero . Ho provato nausea . Come se avessi mangiato qualcosa di avariato . Non avevo paura . Si è appoggiata al vetro . Mi ha guardata “ Micael “ ha detto . Lui o lei ha detto il tuo nome . Poi si è allontanata dal vetro e messa rannicchiata per terra . Ha urlato . Si è dimenata . Guarda Micael mi viene da piagne a raccontarlo . Ha urlato strane cose . Lingue strane . Era lei . Era tornata . Era lei . Ha mosso le braccia . Faceva cose . Poi si è alzata . Ha corso verso le pareti . Ha indicato delle frasi . Ma non per noi . Non credo . Per lui . Per fregarlo. Poi di spalle a noi a dato una botta al muro sulla scritta . Infine si è accasciata .
Noi tutti eravamo completamente paralizzati . Io sapevo di forti possessioni o cose simili ma na roba così MAI . Davvero Micael . Da cacarsi in mano . Ed eravamo una decina .
Si è addormentata o comunque stava ferma . L’impianto è stato riparato due ore dopo . Tutti in attesa li. Fermi . Immobili . Con la paura di svegliarli. Nessuno aveva il coraggio di entrare nella stanza . Poi. Si è alzata . Si è avvicinata al vetro . Lo ha guardato . Il dottore era lì .
“Valentina sei te?” Ha detto .
E lei “ certo ciglione apri “
Ma lui era titubante .
Allora l’ha guardato male . Non so a me non sembrava ma è corso alla porta e le ha aperto .
Certi ho sentito sussurravano “ E’ pazzo?”
Lui ha aperto la porta e lei è uscita . Insanguinata un po’ ovunque ,
Ci ha guardati . Mi ha guardata . Poi ha indicato uno .
“Sigaretta “
Quell’operaio tremava . Ed era due volte più robusto di lei . Ha preso il pacchetto , tirato fuori una sigaretta.
Poi ha biascicato tipo “ accendo? .
Valentina ha sorriso . E ‘ andata verso di lui . Gli altri hanno indietreggiato . Ha preso la sigaretta e se l’è accesa da sola . Poi tranquilla ha reso l’accendino. Si è incamminata verso una terrazza che dava di fuori . Ha fatto un gesto come per dire “ tutto ok” poi mi ha guardata e mi ha fatto un segno . Nel linguaggio dei sordi .
Pronunciando il tuo nome è questa frase
PARTI E SBRIGATI
Ti ho scritto appena ho potuto . Sono completamente sconvolta . Ma l’ho fatto . Ho visto cose che normalmente nessuno vedrà mai . Ma l’ho viste. Ho visto cosa ha dentro. Lui è terribile e forte ma la nostra Valentina per fortuna , lo è di più .
Greta 💋
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