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Dall'anima alla voce 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Io abito nell’impossibilità dell’ignoto Sono nuda dall’anima alla voce Dono straziante nei miei gesti Come quando il dirupo fa tendenza alla sua fine E gettarsi non è un incognita Ma quel lieto volere Che accomuna la caduta alla sua figlia Perdita Che arte mai Mi è stata soggiogata addosso Non so disperare tra le lacrime Bensi io so che Chi manca all’appello sono sempre quelli presenti Che alzano la mano e non vengono notati E la vita chiede loro di tenersi da parte Perché quando sarà tutto finito Godrà il loro inizio Quale condimento per la cenere che appicca un fuoco di gelo Pertanto Detto questo Ribadito altro Bevuto il succo Delucidato l’inverso A voi Trapezisti vagiti nell’ignoto A voi il cui coma irrigidisce il battito A voi le cui ragioni sono feci nel verbo altrui A voi che bevete dal calice tagliato A voi cari allucinati Che vestite luci saffiche dei sogni passati Or dunque a voi Che avete un regno dentro il palmo della mano E braccia mozze con tocco desiderato al cielo A voi che il disagio è il primo battito al moribondo istante di veglia A voi che avete cauterizzato l’infanzia Con la sonnolenza della crescita A voi Che amate Come non si dovrebbe fare mai Perché vi condannate all’esilio Delle vostre emozioni Ed alterate la mescita con la cattiva sorte E miglior nettare non volete A voi Io non invidio Non provo niente Niente lussazioni nello spirito Ma vi vedo arrivare Dazi d’inesperienza giurati Verso quel baratro E vi osservo arrivare giù Come pioppi acerbi E legami di speranza Un regalo per chi non vi merita Un albero delle feste per impiccati E se son renne tremeranno E se son doni Prima o poi Anzi sempre Lo sapete Nel Dio conscio , Vi fregheranno Caro babbo natale Anche quest’anno voglio morire Essiccarmi Illudermi a polvere E volare via Come un aquilone di pensieri tetri Grande festa la vostra Meraviglioso Rilucente Questo Desiderio Incredibilmente Anno per anno avverato Lieta bambina Giace Sorride angusta Dentro la canna fumaria del l’inesistenza E se son favole sanguineranno Ma innanzitutto , Buon natale a voi . V.


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