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L'Incoronazione del Rosmarino 

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs


Esistono Mali così insoliti Da far stralunare i cancelli dell’iride Come quel catino Lindo da fatiCa reietta (Volta la vista altrove per poi ripassarla veloce) Risplende putRido e pieno D’impasto simile alla delicatezza Del quiEto morire Così il cuore mio Astuccio malevolo Di branDelli di sangue Batte all’unisono Col ticchettio amaro della mietitudine E che sia la speranza di quel unico istante tal quanto della sua solitudine divIene legione Far tempesta su di me Onde di cielo aMaro Che scendono sovrane (Siamo vascelli ammaInati nei cimiteri delle caravelle ,Lo so) Ecco perché sOno la principessa delle molliche Sbriciolo dissensi In ogni dove Nessuno mi coglie Seppur Tanti piccioni Becchettano il pasto Esistono mali insoliti Parole in disuso Ma sappi che non dimenticai la nostra coRsa Anche se il dirupo ha vicendevoli parvenze Ho insoliti intrecci con la fine Come l’Arianna scanzonata Tra il focolaio appeso Tesso l’inizio quale gloria perpetua Così il rosmarino vive in me Ne detengo il regno Ci condisco la bellezza del tempo che fu Non disperare mai se sono una scritta Nel bel accaduto Esistono mali Peggiori della pece a colazione Incauti quanto un cieco Che passeggia nella corsia prEferenziale Dei tir Nell’ira di punta della stagione del vivo Nutriti di me in quanto possesso del niente Ed avrai tutto Ogni Cosa Ogni luogo Indirizzo e regno geniale Siamo fatti per essere l’arbitro dell’altra Ma caro mio Dilungarmi e’ la mia menzogna Esiste un male Più grande di tutti Per quanto ti riguarda Di cui al capoverso precedente AmArmi . V.

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