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Tue Forest 5

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

The forest

(Titolo originario)

(La foresta delle Vagine Rotanti )

Opera registrata alla Sie prot. N. 69 del 3 novembre 2001

Proprietà di Valentina (alias V)

Ringraziamenti a Darya _Goncharova_ per le immagini .


(Puntata altamente erotica ) l’immagine sottostante non c’entra niente con il testo in se.


5


C'è stato un periodo della mia vita che ero molto solo se uomo

Sola se donna

E la voglia di sesso e stravaganza in me

aveva raggiunto il limite sconosciuto

Mi ricordo di quella volta

Come uomo

Che mi feci un clistere alla vaniglia

Un altra come donna

volli provare l'ebrezza della masturbazione pubblicitaria

Nell'ordine mi toccai guardando

Mastrolindo

Coccolino

E l'uomo del mulino bianco

In quest'ultimo caso tardai a venire

Mi ricordo invece di quella volta

era un inverno mite

conobbi un uomo tanto carino quanto bello

ero uomo ovviamente

la sera che uscimmo mi regalò un mazzo di rose

io ne rimasi così affascinato che

quando mi invitò a casa sua

dopo avermi offerto la cena

lo spogliai

e con l'aiuto di un po di miele

decorai il suo pene con i petali delle rose che mi aveva regalato

per poi ingoiarle una ad una

quel dolce giovanotto

scappò da casa sua

lasciandomi solo con le rose

io chiusi la porta e me ne andai

forse mi aspettavo più coraggio

ma lui non ne ebbe

Come quella volta

che ero donna

e conobbi una ragazza svedese

dentro un locale africano

non ho idea di cosa ci facesse li

ma la conobbi

dopo due ore andammo da lei

e consapevole di quanto ogni giorno sapevo

per quel che vi raccontai dei consiglieri

le proposi un gioco

mentre ci stavamo baciando

io ero nuda

e lei era nuda

mi venne in mente

di prendere un uovo

poi le chiesi di distendersi per terra

di lasciarsi andare in quanto ci avrei pensato io a gestire il gioco

misi pertanto l'uovo sul suo ombelico

poi mi avvicinai al suo ventre

ponendomi sopra di lei

stando attenta a non schiacciare l'uovo che la cosa si sarebbe tramutata in un pasticcio

le chiesi di fare lo stesso

ed in quella posizione che molti chiamano con un numero altisonante ed ambiguo

io coniai una nuova definizione

il sessantanove e mezzo

ovviamente ci vollero tre uova

alla terza

delicatamente potemmo gioire l'una dell'altra

e quella sensibilità che ne venne fuori da due corpi

così in bilico alla propria fisicità ed essenza fu esemplare

ovviamente poi non la vidi più

Due estate fa mi ricordo

trovai centoventi euro di fronte ad un parrucchiere di un centro commerciale

presi la palla al balzo

come se fosse destino

entrai e chiesi di farmi i capelli

ero donna in quel momento

ed il colore della chioma

sul giallo trascendentale

e quando la ragazza mi chiese di sedermi per lavarmi i capelli e mi mise quella vestaglietta celeste per non bagnarmi

provai una forte pulsione per lei

tanto che senza essere vista

con una mano nascosta sotto la vestaglia

mentre faceva lo sciacquo

ed il risciacquo

mi masturbai li seduta sul lavabo del parrucchiere

fu una esperienza simpatica e rassicurante

come quella volta

ed ero uomo

feci sesso abbracciato ad un pino

lui era coreano credo

dietro di me mi abbracciava

ed io il pino

non mi importava niente della melassa che si spargeva sul mio corpo

sentivo che era un tutt'uno con la natura

anche perché ho sempre saputo che gli alberi ci osservano

ci sentono

e quel condividere fu talmente emozionante

che anche come donna

feci l'amore

abbracciata ad un albero

era una sequoia

poi

imparai

sempre come donna

a fare l'amore sopra gli alberi

anche se le mie amiche di quei giorni

(dato che m'era presa la fissa)

erano un po titubanti ad arrampicarsi

mi ricordavo di Candy Candy che saliva sugli alberi

me lo ricordavo spesso

lei saliva

io ci facevo all'amore

e per ogni albero

una sensazione diversa

come se l'albero stesso

sentisse quella parte di noi che veniva fuori

vi consiglio l'abete

è lussureggiante

se si dice così non credo

ma penso abbiate capito

la definizione in essere

Una volta invece mi andava di ubriacarmi

ero donna

lei era una bellissima ragazza Polacca

eravamo da lei

in affitto

intendo lei pagava l'affitto io come ospite come sempre faccio

in quanto

sono una

se donna

oppure uno

se uomo

da una botta e via

niente di più

mai un ritorno

mai un sequel

una seconda parte

mai

dicevo

eravamo distese sul letto

ed avevo sete

il ristorante dove eravamo andate a mangiare

era salatissimo

sia di prezzo che ci cibo

ma io quel giorno avevo trovato per terra cento quarantacinque euro

perciò mi ero offerta di pagarle la cena

a casa sua ci spogliammo e le chiesi da bere

tornò con qualcosa che non mi parve troppo forte

credo sia stato del Gin

del Rum

del Cointreau

le dissi che avevo un idea

mi era soggiunta li per li ma non era vero

in fondo i miei consiglieri giornalieri a qualcosa servono

le versai quel liquore ai bordi della vagina

poi andai in cucina alla ricerca di un po di zucchero

appena lo trovai

con due dita glielo misi intorno

poi la guardai e le dissi che io di solito bevo così se a lei va

mi guardò un po allibita

credevo volesse scappare anche quella

ma non lo fece

anzi

due dosi di cointreau nella mia di vagina

non bastarono

ce ne volle una terza

dopo due ore eravamo ubriache ma soddisfatte

non c'è niente di meglio che bere da una fonte che non sia la nostra

mi viene in mente inoltre quella volta

che strapazzata dalla follia dell'orgasmo

impossibilitata ad avere qualcuno in quel mentre

momento

istante

attimo sublime

mi capitò di passare davanti ad un giardinetto tanto carino

e di notare

sapete

quei nanetti

i sette nani

quelli standard

li vidi li assiepati in quel giardino

un po nascosti

neanche tanto in evidenza

avevo una gonna rossa e non portavo le mutande

(guarda caso)

entrai di soppiatto e dopo aver osservato il primo nano

(credo sia stato Pisolo)

allargai le gambe sopra la sua testa e cominciai a muovermi

e dopo Pisolo

passai a Mammolo

poi fu il turno di Cucciolo

li mi soffermai più a lungo

aveva la testa più grossa

e il mio apparato pareva confacente più con lui che con gli altri due

mi strofinavo e cambiavo nano

decisi di venire su Brontolo

non so perché ma lo feci

lasciai gli altri nanetti insoddisfatti

avevo un debole per Brontolo

Mi ricordo ancora

ed ero uomo

quella bellissima sera che passai con un ragazzo Toscano

eravamo seduti l'uno sopra l'altro

in modo compatibile al sesso

nudi ovviamente

lui si muoveva sotto di me mentre io leggevo il sole ventiquattrore

gli avevo proposto

di provare l'orgasmo tramite lettura

secondo l'idea di un mio consigliere della mattina precedentemente

in pratica

seduti l'uno sopra l'altro

lui muoveva il corpo

ed io leggevo

l'ho fatto venire mentre stilavo con la voce un articolo di norme e tributi

questa particolarità sessuale l'ho provata anche con un altro

con lui

era l'inverso

io sotto lui sopra

ci ho messo un po anche perché non riusciva a capire il nesso di quella situazione

io dissi lui che non c'era un nesso da seguire

ne tanto meno una logica

dovevo solo muovermi dentro di lui

e lui leggere

e sarei venuto

perché ero uomo

quando l'articolo che stava esponendo avrebbe decretato il caso

la sangria l'ho bevuta sopra tre ventri diversi

sapete quei pezzettini di frutta che si nascondono negli anfratti più misteriosi

e per cercarli serve arguzia e notevole capacità?

Ho imparato

con il tempo

anche secondo consigli del personaggio di turno

ad usare la lingua come fosse una penna

non che avessi l'inchiostro in bocca

ma mi dilettavo

sia con uomini

quando uomo

che con donne

quando mutavo in donna

a scrivere frasi

parole

poemetti allegri

e poi

chiedere di indovinare cosa mai avessi potuto evidenziare sessualmente

se ero uomo

amorevolmente se ero stata donna

ho notato in quei casi che gli individui sottostanti tardavano a venire

come dire

una mente occupata

tarda

a liberare un corpo

occupato

questo è quanto per oggi

Mi chiamo Virginia

Valdez

De la Vuelta

Ma chiamatemi semplicemente V.

v come

vado dove mi porta l'orgasmo

e di solito non lo lascio mai indietro

ora devo defilarmi da questo luogo

dato che l'internet pinot mi chiude

ed io non posso sempre

scroccare connessioni

a persone conosciute e dimenticate il giorno stesso

amici

oppure amiche di una notte

in cambio di un pompino

oppure una baciata

Tho!

Cinquanta euro per terra

giusto per una pizza stasera

con i tempi che corrono

V.

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