Vorrei un bacio
Di quelli che ti rapiscono
Che ti portano via
Ti segregano dentro la morte di un lucernario
Ti fanno dipingere l’esistenza
Quale graffito di stigmate
Ed allora fallo
Baciami
Rendimi sofferenza della speranza
Penetrami
La vista
Da tanta cecità devota
Appassionati a me che scompaio
Che mi rendo favola per i sanguinolenti
Sii acrilico nel colore più aspro
Mattone incauto nella baita di legno
Tramonto per i diseredati alla luna
Ed ammirami quando morirò
Sopravvenendo alla rinascita
E sopra labbra tiepide di ghiaccio
Baciami
Cristallizzami il cuore
E poi spaccalo
In mille frammenti
E divertiti
Ad unirmi ancora
Frastagliata nel insieme
Cuci la gloria che ho perduta
Poggia quelle labbra
Adunche di vita
Esala l’ultimo respiro
Prima di perdermi
Per trovarmi altrove
Suona la stridula nenia
Il campanello infausto
Il rintocco del silenzio
Ma baciami
Ti chiedo
Fallo
Per me
Rendimi unica
Soffice malaria
Chiede risonanza diabetica
Per malata sincera
Labbra incaute
Invitano
Pungente benevolenza
Baciami
Te lo proibisco
Baciami io te lo intimo
Fallo quando sono altrove
I sentimenti a letto
E le fanciulle tremano
Ed io sono così stanca
D’essere mancata
Ed allora
Perdonami
Perdonami davvero
Ma baciami
Come sai fare te
Lontano
Distante
Da sempre .
V.
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