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Diario di Micael

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Diario Di Micael

Oggi 20/08/2019


Cara Valentina, amore mio; in paese ti chiamano “La ragazza che cuciva le stelle”.

Spesso quando lavoro per l'uno o per l'altra, mi sento osservato. Qualcuno intarsia un discorso chiedendomi di te; altri so che vorrebbero farlo ma sono titubanti. Ho tante cose da raccontare loro ma tante altre no. Mi sfuggono. Sono ancora un mistero della fede e forse queste persone da altri punti di vista ti conoscono meglio.

Aylen mi segue ovunque. E' curiosa, ansiosa di ogni poesia che scrivo per te. La sera stiamo sempre insieme se non devo fare lavori straordinari.

Mangiamo insieme alla sua famiglia. Loro sottolineano adesso è anche la mia.

Sono veramente brave persone. Sanno di questo diario. I giovani del paese hanno Facebook. Mi leggono. Poi il giorno dopo, dipende da ciò che ho scritto, sorridono o ammiccano una velata tristezza per te che sei ancora così distante. Chissà dove. Chissà quando.

Mia dolce ed unica Valentina, ciò che da sempre ti ha contraddistinto, e non è la prima volte che lo dico o me ne rendo conto , è il tuo modo di non dare riferimenti.

Come se avvicinarsi al tuo mondo fosse un pericolo così estremo, così irrisolto, così complesso.

Scompari. Poi appari di nuovo. Poi scompari. Ancora ed ancora di più.

Mi spaventa un po' una vita così; anche pensando a cosa farai quando sarai qua.

Ti segregherai in qualche luogo? Non vorrai mai vedere tua figlia?

Vorrei solo vederci insieme a camminare per le bellissime strade di questo paese oppure al mercato cittadino del venerdì pomeriggioe del sabato, fare compere come tutte le persone normali.

Addirittura vorrei averti accanto la domenica sera , nel grande capannone dove tutti si riuniscono e discutono; e giocano e mangiano.

Sembrano una sola persona invece che un intero paese. E' tanto strano , quanto bello.

Ma immagino tu lo sai già.

Tu sai tutto.

Sai sempre tutto.

Però mi manchi. Manchi a tua figlia , alla famiglia che la custodisce. Sono i tuoi nonni?

Chissà se mi darai mai certe risposte.

Chissà.

La vita ha voluto così. Ci ha voluti distanti, inarrivabili, ci ha resi complessi, estranei al modo di vivere comune. Ma a questo punto sono convinto che così doveva andare. Che era l'unica via.

Il tracciato era questo. Il nostro solco. Le nostre radici.

E ti dico cara Valentina, va bene così, basta che mi leggi. Basta che stai bene. Diciamo bene nel tuo male. Insomma meglio. Mi fai pure confondere.

Mi basta che tu un giorno torni da noi. Io sono qua. Noi siamo qua.

Si, vero lo hai detto. Hai detto che saresti arrivata. Non è passato molto tempo. Però conosci le mie frenesie. Mi conosci.

Per quanto ti amo, tanto ti cerco, tanto ti voglio accanto.

Tu, denominata “Ragazza che cuciva le stelle” da questa gente, curiosa e consapevole di ciò che sei.

Ma sappi, Valentina, io non ho mai visto “Solo” Ciò che sei. Io vedo una ragazza . Vedo quella ragazza che fumava guardandomi. Vedo te. Ti vedo annebbiata dal sonno del mattino come tutte le ragazze. Ti vedo mentre mangi un cornetto. Mentre ti provi un intimo. Mentre leggi. E reputo, in cuor mio , tu sia perfetta così.

Poi è vero che fai volare cose, leggi la mente altrui, incateni demoni o chicchessia; ti fai rinchiudere in una specie di casa per malati di mente che poi scopro che è tua. E' vero , si è tutto vero.

Apprezzo la diversità. Lo ammetto. Ne sono sempre stato attratto. Ma ti chiedo di non sentirti diversa con me. Di non provare mai quella emozione di distacco per come sei. So anche che certe cose non potrò mai capirle. Guarda ci metto tutto l'impegno possibile ma , anche se le ho viste, anche se me le hai mostrate delle volte, penso sempre ci sia una seconda opzione a come ti riescono. Che ci vuoi fare?

Perdonami.

Ma credimi ti amo anche per questo. Non vedo l'ora che mi pieghi una forchetta davanti. O che mi leggi nella mente ogni parola io pensi in quel'istante. In fondo mi ero abituato; e con tutti questi anni passati senza le tue stravaganze, ho perso la fiducia nei miracoli.

Ma so di poterla riottenere . Lo so.

Questa mia oggi Agosto 20 anno 2019 ore17:02 Internet Point, per mandarti un saluto, ovunque tu sia.

Ti aspetto. Come ci siamo detti.

Ora porto a prendere un gelato Aylen, in paese non è possibile per ragioni logistiche.

Poi torno laggiù, sperando che ti possa vedere al più presto.

La nostra vita, mia bellissima ragazza delle stelle, stavolta sarà cucita insieme.


Tuo per sempre Micael.

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