Diario Di Micael
Buonasera a Tutti oggi 16/09/2019 ore 17:05 vi scrivo dopo due giorni di quasi totale assenza.
Mi scuso con tutti in quanto non ho voluto scrivere cosa accadeva fin ora per svariati motivi.
Mi è talvolta anche difficile spiegare in chat private con poche parole ciò che adesso racconterò con più calma davanti ad un computer all'internet-point.
Ci sono cose , situazioni e dialoghi che vanno messi su schermo nel modo più dettagliato ed esaustivo possibile e parlare solo per il gusto di sottolineare velocemente, non è un mio stile.
Detto questo Vi racconto cosa è successo nella giornata di ieri e in quella di oggi fino a questo momento.
Ciò che racconterò sarà spesso dialogato tra me e Valentina. Questo metodo rende più chiaro cosa sta accadendo.
Dopo l'ultima volta che l'ho incontrata perduto nel bosco e dopo quel bacio; non ho più avuto problemi ad andare da lei.
Il bosco non aveva più protezioni. Niente di niente. Libero. Un bosco normale. Addirittura potevo vedere la casa dopo cinque minuti di cammino. Sono cose incredibili ma sorvoliamo.
Valentina era sempre su quel tavolo a lei tanto caro a scrivere cose o recitare formule. Le portavo il mangiare e stavo li a guardarla senza dire niente. Ieri per quasi tre ore.
Ma solo a guardarla, mi rendeva felice. Solo ad osservare ogni piccolo movimento che faceva.
Ogni tanto alzava gli occhi e mi guardava. Come per farmi capire che sapeva della mia presenza e che presto (forse) mi avrebbe dedicato del tempo.
Intanto cercavo pure io di scrivere qualcosa su Analysis ma non è facile in certe situazioni.
Avevo dei dubbi su parecchie cose e glieli volevo esporre.
Ieri verso le 11:00 di mattina dopo che si è completamente divorata la colazione che le avevo portato, mi ha rivolto finalmente la parola.
Tenete conto che in questi giorni andavo da lei circa otto/nove volte al giorno. Non essendoci un bosco del cazzo a rompere il tragitto.
Adesso Vi racconterò cosa ci siamo detti in questi giorni. Credetemi si passa dal comico al drammatico. Ma non so quale sia peggio.
(Valentina)
Micael dai.
(Micael)
Cosa? Ah Parli?
(Valentina)
Scemo. Si che parlo.
(Micael)
No sai...non sei di grande compagnia...
(Valentina)
Lo sono mai stata?
(Micael)
Hai fatto anche cose buone.
(Valentina)
Parlami. Cosa vuoi chiedermi?
(Micael)
Beh..
(Valentina)
E non cominciare con “ Leggimelo nella mente”. Dimmelo a parole tue. Mi diverte di più che leggere.
(Micael)
Eh ma se lo sai di già, che gusto ho?
(Valentina)
Fai conto che io non sappia niente.
(Micael)
Si. Vabbè.
(Valentina)
Dai dimmi dei dubbi..
E qui rimasi interdetto. Come lo sapeva? Ma ovvio. Che domande del cazzo mi faccio.
(Micael)
Dunque dubbi. Si ne ho parecchi.
(Valentina)
Esponi. Enuncia.
(Micael)
Quel bacio...
(Valentina)
Ah quello...si..
(Micael)
Lo ricordi?
(Valentina)
Perché non dovrei?
(Micael)
Perché non sono un idiota.
(Valentina)
Come lo hai scoperto?
(Micael)
L'inchino. Anche se poi hai fatto quel gesto del silenzio a te tipico.
(Valentina)
Sei bravo.
(Micael)
Che mi combini? Che intenzioni hai? Mi prendi in giro? Anzi, mi prendete in giro?
(Valentina)
Voleva solo provare come è.
(Micael)
Come è baciare me?
(Valentina)
Baciare qualcuno. Glielo ho concesso.
(Micael)
Perciò non eri tu. Ho baciato lui.
(Valentina)
Il corpo è il mio.
(Micael)
Ho baciato quel coso.
(Valentina)
Il coso ti ascolta. Non dimenticarlo.
(Micael)
Ho baciato un uomo. No scusa un..demone..insomma..senza offesa...tanto ormai...ci siamo conosciuti...cazzo sei?
(Valentina)
Mi piaci così umoristico e senza paura.
(Micael)
E' rassegnazione. La paura ormai. Pure questo mi dovevi far fare?
(Valentina)
Primo..non è quello che pensi...ti ho già detto..
(Poi sottovoce da brivido)
(Valentina)
E lui ci ascolta...
Come ti ho già detto non ha un sesso. Ne maschio ne femmina. Ne demone o angelo. Sono cavolate vostre.
(Micael)
Si, ok ma se neanche te lo sai definire.
(Valentina)
Certo che lo so. Ma perché spiegarvelo?
(Micael)
Ah. scusa. Fai la snob. Fate gli snob tutti e due. Ma che cazzo!
(Valentina)
Arriva al punto.
(Micael)
Perché? Perché mi ha baciato? Ti rendi conto?
(Valentina)
Ho mai fatto qualcosa giusto per divertirmi?
(Micael)
No questo no.
(Valentina)
Stiamo ragionando io e lui su un compromesso. Quel bacio era l'aperitivo.
(Micael)
Guarda. A sto punto non mi chiedere cose strane fisiche. Non credo di riuscirci.
(Al che Valentina si alza dal tavolo. Io non so se fuggire o stare fermo. Rimango immobile dalla paura.)
(Poi mi abbraccia.)
(Micael)
Mi vuole strangolare?
(Valentina cominciò a ridere)
(Valentina)
Mi devi aiutare Micael.
(Micael)
Su. Ditemi ma non stringete troppo. Ma guarda te.
(Valentina)
Tu gli piaci. Non entrerebbe mai dentro te. Patetico il tuo tentativo l'altra volta. Ero più arrabbiata io che lui.
(Micael)
Non entra dentro me perché ho paura?
(Valentina)
Semplicemente perché sei un testardo cronico. E perderebbe tempo .
(Valentina)
Ah io il testardo. Vabbè lasciamo perdere. Continua. Come devo aiutarti?
(Valentina)
Ci siamo messi d'accordo su una cosa. Una cosa molto particolare.
(Micael)
E ti pareva.
(Valentina)
Fammi finire. Vuole vedere come funziona una evocazione.
(Micael)
Mi prendete per il culo.
(Valentina)
No. Vuole che io evochi qualcuno. Ma stavolta vuole osservare tutto.
(Micael)
Sei di fuori. Cioè lui così potente che vuole vedere te che evochi. A che riguardo? Mi pare un po illogico.
(Valentina)
Ma che credi che tutti lo possono fare? E' curioso. Vuole vedere.
(Micael)
Eh. Bravo. Gli fai pure da maestrina. E poi era così potente.
(Valentina)
Ma perché ti arrabbi?
(Micael)
Ma perché dici cazzate.
(Valentina)
Micael!
(Micael)
Scusa. Prosegui.
(Valentina)
A tale riguardo se gli mostro come si fa, dato che dentro di me si sta stancando e dato che della nostra famiglia non c'è nessuno utile per lui...o malattia o scemi..come te..
(Micael)
Si?
(Valentina)
Se ne andrà. Ed io lo lascerò libero senza preoccuparmi che entri in qualcuno di voi. Lui lo sa. E' d'accordo.
(Micael)
Ah. Se lui è d'accordo. Secondo me si rasenta il ridicolo.
(Frase che non dovevo dire)
Valentina sposta con un gesto una sedia. A distanza ovviamente.
(Valentina)
Lo ritieni ridicolo? La devo sollevare? Vuoi?
(Micael)
No..no..che devo fare?
(Valentina)
Ti spiego..allora...dato che ho al momento capito che le mie capacità non possono fare quello che mi ero prefissata di fare con Jacopo...
(Micael)
Ma va?
(E qui ho rischiato ma non sono riuscito davvero a trattenermi)
(Valentina)
Allora ho pensato di fare una seduta spiritica ed evocarlo.
(Un brivido)
(Micael)
No. questo no. Guarda. Tutto quello che vuoi ma questo no. Per rispetto alla sua famiglia.
(Valentina)
Allora vuoi che lo riporti in vita? No dimmelo. Sprecherò ogni energia per farlo. Forse morirò. Vuoi questo?
(Micael)
E quando lo evochi che fai?
(Valentina)
Che facciamo. Tu lo evochi con me.
(Micael)
Io?
(Valentina)
Si..bisogna almeno essere in tre..per una evocazione così..
(Micael)
In tre? E dove trovi il terzo. Uno così idiota come me da assecondarti in questa cosa che, io ti ho già detto che non volevo più fare migliaia di volte?
(Il suo sguardo e la sua smorfia mi fecero capire chi era il terzo)
(Abbassai la testa nel segno del terrore)
(Valentina)
Mi aiuterai?
(Micael)
NO.
NO E POI NO.
Continua...
M.J.
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