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Diario di Micael

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Oggi 30/08/2019 ore 13:00


Buongiorno a tutti. Innanzitutto sono ancora vivo, e non è poco per un secondo incontro con Valentina. Ma partiamo da stamattina presto. Premetto che per maggiore comprensione dell'accaduto, una parte la scriverò dialogata; evitando così tutte le frasi contorte tra passato, presente e presunto futuro. Sullo stile della storia Irreale Analysis 9.11 per capirsi.

Mi sono svegliato presto, dato che poi dovrò lavorare nel tardo pomeriggio.

Erano all'incirca le 5:00 di mattinaora locale di qui. Dormivano ancora tutti in casa, mi sono incamminato per la terza volte in tre giorni nel bosco.

Stesso percorso, quasi imparato a memoria. Due ore di tempo ad imprecare e perdermi. Sinceramente non mi è ancora comprensibile questa cosa.

Comunque alla casa ci arrivo. Saranno state le 07:15e busso.

Valentina mi risponde quasi subito. Mi apre , poi indietreggia .

“Ancora non è il caso” Mi dice.

Ed io “ Me lo aspettavo, ovvio.”

Mi mostra la casa. C'era una bellissima luce mattutina che la evidenziava più della giornata precedente che era un po nuvolosa.

“Questa la cucina” Mi dice.

Vedo un sacco di stoviglie, pentole, padelle. Stavo per fare lei una battuta su Master chef , ma anche questa me la sono tenuta per me. Non credo l'avrebbe capita.

Poi la seguo e mi mostra la camera. Il letto è molto grande. Molto bello con uno stile gotico e stranezze un po ovunque. Non l'ho vista per bene, ha chiuso subito la porta sempre tenendomi distante.

Mi guarda e mi fa “ So cosa pensi, non è il caso per ora”

Io abbasso lo sguardo. Non credo mi abbia letto nella mente.

“Vieni, ti faccio vedere una cosa” Mi dice. E mi conduce in una grandissima stanza con un enorme tavolo rettangolare di legno posto nel mezzo della stanza .

“Qui è dove io lavoro.”

Al che mi chiede di sedermi. Io a capotavola e lei a capotavola dalla parte opposta.

(Dialogato)

(Micael)

Un po più vicini , ti fa proprio schifo?

(Valentina)

Ogni situazione è graduale Micael. Te lo dissi ieri. Come stanno le spalle?

(Micael)

Mah! Che dire avrò cicatrici a vita. Ma stanno meglio. Chi devo ringraziare?

(Valentina)

Non sempre è facile. Comunque doveva conoscerti. Credevo peggio, credimi.

(Micael)

Che culo si. E che dice? Che ne pensa? Ora che mi ha visto.

(Valentina)

Dice non sei un buon ingresso.

(Micael)

Ah no?

(Valentina)

Ritieniti fortunato. Dice hai troppe paure.

(Micael)

Come tutti. Te non ne hai Valentina?

(Valentina)

Un po meno di tutti Micael.

(Micael)

Questo tavolo immagino sia , cioè è opera tua?

(Valentina)

Su questo tavolo dovrei dirti delle cose. Guarda i disegni. Li ho fatti io. Come per la vecchia tavola dei richiami.

(Micael)

Quella che sta ancora alle Poste a Firenze.

(Valentina)

Già. Conoscendoti sapevo che non l'avresti presa. Non mi è più utile comunque.

(Micael)

Ed il tuo corpo come sta? Le cicatrici?

(Valentina)

Forse un giorno le vedrai.

(Micael)

Tutto un forse.

(Valentina)

Già.

(Micael)

Comunque oggi ti vedo più tranquilla.

(Valentina)

Dici?

(Micael)

Non mi hai sbranato. Qualcosa significherà.

(Valentina)

Ho un po di compromessi con lui.

(Micael)

Un po tanti. Ci sente?

(Valentina)

Quando parlo , lui parla. Quando io ascolto , lui ascolta.

(Micael)

Un modo carino per dire, si , mi sente.

(Valentina)

Ti sentiamo Micael.

(Qui ho trasalito e non poco; anche perché hanno parlato in due con un'unica voce. Sinceramente non so spiegarvi come.)

(Micael)

Ok. Cosa posso fare allora? Domande posso farle?

(Valentina)

Proviamo. Se mi vedi strana, alzati e vai via.

(Micael)

Lui , cioè Voi, insomma sa che abbiamo...posso dirlo?

(Valentina)

Aylen? Si lo sa. Ma non ne parliamo troppo. Non gli interessa.

(Micael)

Due sole domande .

(Valentina)

Prova.

(Micael)

Quanto tempo che non la vedi? E ha insomma , strani poteri, diversità? Io non le ho notate.

(Valentina)

Due anni. No. Non ha niente; è malata. Molto malata.

(Micael)

Malata?

(Valentina)

Si. E' malata. Molto.

(Micael)

Mah?

(Valentina)

E' malata Micael. Mi capisci? Guardami. Mi capisci?

(Micael)

Credo.Ok . Parliamo d'altro. Ah ecco questa domanda devo fartela necessariamente.

(Valentina)

Prova.

(Micael)

Perché nonostante abbia un buon senso dell'orientamento, continuo a perdermi nel bosco? Eppure sono sicuro di non sbagliare tragitto.

(Valentina)

Come direbbe Montale nel suo ermetismo “Io sono il bosco”

(Micael)

Cioè ora capisco le tue capacità, mai messe in dubbio ; comprendo anzi cerco di accettare tutto ma a dire che tu sia il bosco...

(Valentina)

Vai oltre. Chiediti se a me interessa che qualcuno venga qua a disturbarci.

(Micael)

Conoscendoti, certamente no.

(Valentina)

Perciò la natura mi da una mano per far perdere l'orientamento a chi ci prova.

(Micael)

Allora sono un grande! E vai!

(Valentina)

Scemo. Solo che noi siamo legati. Poi io te lo permetto, e poi...

(Micael)

Poi?

(Valentina)

Sei il ragazzo più testardo io conosca. Gireresti per due settimane in tondo , finché il bosco non ne avrebbe più di vederti intorno ad imprecare come un pazzo , e ti indirizzerebbe a me per sfinimento.

(Micael)

Perciò sono testardo. Sfinirei un bosco. Ma pensa te. Nessuno me lo aveva mai detto.

(Valentina)

Tu che dici?

(Micael)

Ok, senti altra cosa. Ma questa villetta qui? Perché? L'hai fatta costruire te anni fa? Ma sei una proprietaria terriera? Da tutto quello che mi dici hai case ovunque.

(Valentina)

E tu nessuna.

(Micael)

Lo dici per denigrarmi?

(Valentina)

No.

(Micael)

Perché qui? Così lontana ? Per lui?

(Valentina)

Ci piace stare soli. Poi quando molti anni fa venni in questo paese , per motivi che un giorno racconterò, mi informai al catasto cittadino se c'erano edifici posti in zone particolari.

(Micael)

In che senso?

(Valentina)

Aguzza le idee.

(Micael)

No. Non me lo dire. Non mi dire che hai fatto costruire una casa sotto un cimitero.

(Valentina)

Te guardi troppa Televisione Micael.

(Micael)

Ah io? Neanche la ho la TV.

(Valentina)

Oltre il bosco ci sono delle piane. Negli anni 1000 fino agli anni 1500 ci sono state molte battaglie in questi luoghi. Tanto sangue. Tanti morti. Tanta gente sotterrata un po ovunque. Presumibilmente anche qua.

(Micael)

Perciò come ho detto io? Mi prendi per il culo Valentina? Hai te la televisione.

(Valentina)

Non ho cose elettriche. Lo sai. Non posso usarle troppo. Guarda il tavolo. Guarda le gambe del tavolo.

(Micael)

Cosa hanno? Dove vanno sotto il terreno?

(Valentina)

Bravo. Vedi se vuoi capisci.

(Micael)

Usi ciò che è stato ? Usi l'accaduto per i tuoi lavoretti?

(Valentina)

Suona brutta così. Comunque si . Il terreno mi da una mano. Il mio corpo non può più.

(Micael)

Posso avvicinarmi? Un bacio.?

(Valentina)

Baceresti noi?

(Micael)

Ve be, io vedo te. Bacio te.

(Valentina)

Non è pronto per questo.

(Micael)

Siete una bella coppia si.

(Valentina sorride)

(Micael)

Posso chiedere di lui o si offende?

(Valentina)

No anzi. Ti rendi più simpatico ai miei occhi.

(Micael)

Perché questa convivenza. Da quanto capisco non proprio forzata?

(Valentina sta in silenzio)

(Micael)

Mi risponde qualcuno dei due? Oppure ho osato troppo?

(Valentina)

Diciamo che io aiuto lui a capire, lui mostra a me certe cose.

(Micael)

Del tipo?

(Valentina)

Cose di non facile comprensione per voi.

(Micael)

Tipo la vita dopo la morte? C'è vita immagino? lo sai?

(Valentina)

Una delle cose che lui non mi ha mostrato.

(Micael)

Perché?

(Valentina)

Micael, sveglia. E' ovvio che la sapevo già.

(Micael)

Tu sai se c'è vita dopo la morte o no?

(Valentina)

Io so cosa c'è dopo e cosa non c'è.

(Micael)

Cazzo e che aspetti a dirmelo? Cioè per uno scrittore come me, non ti rendi conto.

(Valentina)

Mi credi una idiota?

(Micael)

No perché?

(Valentina)

Adesso non ho chi mi mostra i Social o ciò che fai; MA SO BENISSIMO , che pubblicherai questo dialogo e molte persone lo leggeranno. Pensi che le persone davvero vogliono avere quella certezza? Sapere se c'è vita e che tipo di vita o se c'è solo la fine, l'oblio? Non ti rendi conto del caos?

(Micael)

Si in effetti. Si. Ma almeno a me, con la promessa che non lo scrivo?

(Valentina)

E se ti facesse male la verità? Se non l'accettassi? Se non ti andasse bene? Credo non sia ancora il momento per te. Ti chiedo solo di non mandare in panico nessuno.

(Micael)

Ma chi vuoi che ci creda.

(Valentina)

Ne basta una. Una sola persona che avresti sulla coscienza. Lascia stare e fai il corso della tua esistenza, come loro il suo ed io ,il vostro.

(Micael)

Non ho ben capito ma ok. Hai intenzione molto di stare qua?

(Valentina)

Lo dobbiamo decidere.

(Micael)

Io e te?

(Valentina)

Noi.

(Micael)

Ok.

(Valentina)

Vai.

(Micael)

Di già?

(Valentina)

Non rendere difficile ciò che sei riuscito oggi a fare facile.

(Micael)

Ok. Vado. Vi lascio alle vostre cose . Al tavolo. Al bosco. Torno domani.

(Valentina)

No.

(Micael)

Come no?

(Valentina)

Prendi questo.

(Micael)

Che è?

(Valentina)

La spesa. Tieni i soldi.

(Micael)

La lista della spesa? Devo farti la spesa?

(Valentina)

Tu che dici? Pensi mi nutra di bacche? Per le 21:00grazie.

(Micael)

Perciò di nuovo dentro sto bosco del cazzo. E pure di notte.

(Valentina)

Posso prestarti un accendino? Ma non far casino nel bosco. Mi incendi tutto.

(Micael)

No. Lascia stare. Se venissi prima che fa buio?

(Valentina)

Ore 21:00ti diciamo. Ora vai. E grazie Micael.

La lasciai li dopo un dialogo di quasi un ora, qui più dettagliatamente descritto. Ora sono in città a comprare cose per lei. Se domani non scrivo: o mi sono perso nel bosco completamente o li ho fatti incazzare.

Non vi rendete conto di cosa mi stia chiedendo nella lista. Speriamo bene.


M.J.

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