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Diario di Micael

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Diario Di Micael


Oggi 09/09/2019 ore 17:26


Vi scrivo questa per raccontarvi di ieri. Intanto mi scuso per la mia assenza dopo il post. Ero abbastanza sconvolto e dovevo prendere delle decisioni molto pesanti e gravi.

Ieri sera ho parlato con Aylen, mia figlia e le ho cercato di spiegare nella sua lingua e parecchio in inglese le mie intenzioni.

Potevo non dirglielo?


Aylen è rimasta molto turbata. Non capiva il mio gesto. Sinceramente non voleva che facessi niente di strano pur non capendo che volessi fare; ma allo stesso tempo non realizzava del perché sua madre non la volesse vedere.


Difficile spiegare con spezzoni di lingue mischiate insieme , situazioni strane ed insolite anche per me qui a voi, figuratevi ad una bambina che non parla la mia lingua di dieci anni.


Le ho detto che Sua madre è un po particolare. Lei ha risposto “Strange”. Io le avrei detto “Grulla” ma anche se mi fossi sforzato d'essere un po umoristico in certe situazioni drammatiche, ovvio non ho proprio potuto. Mi veniva da piangere.


Le ho poi scritto un biglietto “ Remember me” che le ho dato , poi sono andato nel bosco.

Aylen , il suo modo di guardarmi , anche se ci conosciamo da poco, mi ha un po frenato. Devo dire la verità. Ma ho proseguito verso la casa pensando a tutte le conseguenze. C'era in me un velato ottimismo che la cosa mi riuscisse. Che potesse funzionare.

Dopo circa venti minuti ho trovato la casa.. Neanche ci pensavo più di tanto. Sono entrato.


Lei era li, su quel tavolo a scrivere. Le ho lasciato la spesa dalla parte opposta. Poi le ho detto che le dovevo parlare.

Ha alzato lo sguardo un po' sorpresa.

Ora lo metto come dialogo per fare prima.


(Micael)


Quanto pensi che dobbiamo continuare così?


(Valentina)


Cosi come?


(Micael)


Lo sai benissimo.


(Valentina)


Cosa ti acceca da ieri?


(Micael)


Cosa mi acceca? Tutta questa situazione assurda Valentina. TUTTO!


(Valentina)


Allora vattene. Mi arrangerò.


(Micael)

Andrai a caccia?


(Valentina)


Ho da fare. Grazie per la cena. Domani non venire se per te è un peso.


(Micael)


Qualcuno vuole vederti. Chiede di te.


(Valentina)


Persone malate non ne voglio.


(Micael)


Ah certo. Senti ..


(Valentina)


Cosa?


(Micael)


Lui è qui? Ci sente? Mi ascolta?


(Valentina)


Che importanza ha?


(Micael)


Vorrei parlargli.


(Valentina)


Vuoi chiedere cose?


(Micael)


In un certo senso. Lo sai che ti amo vero?


(Valentina)


Perché me lo dici ora?


(Micael)


Se sei così potente leggimi nella mente.


(Valentina)


Micael, non ho voglia di litigare. Lo sai la fatica che faccio.


(Micael)


Appunto. Pensavo che forse potevi dire lui che gli hai mentito.


(Valentina)


Che dici?


(Micael)


Sono sanissimo ed in perfetta forma. E non ho più grandi paure.


(Valentina)


Micael! Smettila. Vai ora. Vai via.


(Micael)


Puoi dire a lui, anzi glielo dico io, non sei stanco di quel corpo così rovinato?


(Valentina)


Sei ridicolo. Vai via Micael. Non potresti.


(Micael)


Oh si che posso. Io lo invito a provare. Credo lo veda che sono più in forma di te.


(A questo punto Valentina non ci ha visto più)


(Valentina)


Vattene scemo!


(Si è alzata dal tavolo ed ha proliferato delle formule)


Non so cosa mi sia successo ma dentro di me è cresciuta una paura inimmaginabile


(Valentina)


Via.


Mi veniva da vomitare ma la sentivo parlare in non so quale cazzo di lingua tra un “Vai Via” ed altro.


Ho indietreggiato. Come se una paura sconosciuta mi fosse entrata tutta dentro. Valentina si è avvicinata minacciosa. Due passi indietro ,ho aperto la porta e sono fuggito.


Mi direte “Bella figura di merda”


Vero. Una grande figura di merda. Una COLOSSALE FIGURA DI MERDA.


E me lo merito a raccontarvela ,pure.


Sono corso via. Eppure nessuno mi seguiva. Poi Mi sono fermato ansimando. Ho realizzato quanto idiota fossi.


Ho capito che Valentina non voleva che lui ascoltasse quelle parole. Mi sono vergognato di quel gesto. Molto.


Tutte le mie intenzioni che fossero state buone o cattive, dissolte per la paura.


Che razza di formule aveva recitato?


Ho preso tempo. Saranno state le 22:00 . Mi sono messo a sedere per terra a ragionare.


Mi sono detto: “Micael che stai facendo? Lo vuoi veramente? E' la cosa giusta? Hai altre soluzioni?”


Mi sono alzato ed ho intrapreso il percorso di nuovo verso la casa. Deciso che stavolta non avrei avuto paura.


Incazzato come non mai. Mi aveva umiliato. Io volevo solo aiutarla.


Ho preso a calci un po di alberi. Forse speravo mi venisse incontro. Poi ho fatto il solito percorso per la casa.


Sapete cosa è accaduto?


Non l'ho trovata più.


Non dico che non c'era. C'è eccome. Ma il bosco non me l'ha più fatta trovare.


Ci ho provato fino alle sei di stamattina. NIENTE. Anche con la luce del giorno . UN CAZZO DI NIENTE.


Sono tornato in paese ho svegliato Dimitri e gli ho detto di condurmi alla casa. Di farmi da guida.

Si è rifiutato.


Per mia fortuna oggi non dovevo lavorare. Sono tornato a casa di Aylen e mi sono gettato sul letto.


Dopo pochi minuti è venuta da me la Bambina. Mi ha guardato sfinito. Mi ha abbracciato. Mi ha reso quel biglietto.


“Remember me” Lo aveva cancellato e scritto di nuovo . “Love US” .

Poi ha scosso la testa ed ha riso. Come per dirmi “Non è mia madre la grulla” Credo l'abbia pensato.

Sono crollato e mentre il sonno profondo mi prendeva, l'ho sentita affiancarsi a me per starmi vicina.


Scrivo ora a voi che mi leggete , dicendovi: mi dispiace Se ho perso il controllo e la ragione per un lungo momento. Non sono più abituato a tante cose così. A tante scelte ed emozioni.


La mia rabbia mi fa fare cose sciocche.

Adesso spero che Valentina mi perdonerà (bosco compreso).

Ma conoscendola, stavolta , la vedo dura.


M.J.

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