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My Diario Demonio
(My Demon Diary)
Suspendisse pergentibus inimica uis
Martyrium nullius concupivi
Tuum teque ipsum conviva fructu illo commodoque anima; protecta
sectatores eloquentiam non morietur in ora vita tua, sibilla
Lectio condemnabitur si dabo plena judicii tuo animo versabantur valentium,
nihil aliud est quam mori semper absolutum. Abdica
tacitis vulnera lambit languida semper
interns peccatum est color cyaneus clarissimus et mollities oculorum
Sacrificium est nunc, absolva
sacrilegos, et date illi tormentum et risu digna in tempore, necesse erit ornant
iam parata tuis in aeternum
ne intraveritis, interseca
si spes vides
Aliquam amans tibi gratam
gloria et aeterna
solis occasum in te
Gratia
Diario astrale dei cazzi miei
Costellazione delle ovaie perdute
CAP 1-1
Giorno indefinito (semmai abbia importanza non ho voglia di ricordarlo)
Per te M.J. (e per chi altri?)
Scrivi Valentina, diglielo.
Sicura?
Si tanto ormai. Non c'è rimedio alla resilienza
devo raccontare qui?
Direi dovresti fare chiarezza a lui
così si arrabbia ancora di più
ma no è buono non si arrabbierà stai tranquilla
tanto non ti fa niente
lo hai sempre dominato
no, non è vero.
Perché vuoi iniziare il diario così?
Seguo regole io Valentina?
In effetti no
Allora da cosa iniziamo?
Sempre che non sia ancora a decifrare le frasi di ingresso in latino
E non le legga a voce alta
Non credo non ha pazienza le scorrerà e basta.
Potevi trovartelo più paziente?
E perché? A me piace così.
Ora basta il dialogo incosciente , facciamo tutt'una.
Ti stanchi presto pure te Valentina?
Siamo simili siamo uniti.
Siete voi.
Caro Micael, intanto ringrazio i tuoi genitori per averti dato un nome così bello e strano. Il mio italianeggiato (Si dice così? Sei te il poeta) Sarebbe Valentina (Ma lo sai)
In realtà mi chiamo Valentine o Val (Ti ricorda qualcuno§?)
Perché ti scrivo così? Guarda ho pensato , Ho tanto materiale che non hai mai letto
(Colpa mia che non ti facevo leggere) (ometteva alla follia la ragazza)
Poi un giorno Jacopo mi parlò della sua idea. Mi disse , anzi mi chiese dammi qualcosa per i posteri Valentina. Lo farà pure Samuel e Micael. Io ho già dato.
Io gli dissi, Micael non lo farà. Chissà se ho indovinato. (Di solito sempre)
Allora presi un po di roba, cose mie, pensieri spiacevoli direi, li misi insieme (mi feci aiutare)
(non sono brava lo sai con i computer) E via via aggiungevo cose. Poi un po' ho imparato ma Micael, caro, eravate voi gli scrittori.
Questa prima mia potrebbe essere stata pure l'ultima che ho scritto. Non lo saprai mai. E ti incazzerai come sempre. (Che dolce)
Tu mi conosci Micael, conosci me. Siamo stati insieme tanti anni. Ora sono tornata per Aiutare il nostro amico, per te non sono tornata ; perché tu ,non penso mi voglia ancora, non lo so , ho questa sensazione. E non sbaglio mai.
Non so neanche da dove iniziare. Cosa raccontarti. Non so se lo leggerai. Credo di si conoscendo comunque il tuo animo e la tua volontà. Prima o poi lo troverai. Se poi Dark Ti da una mano...
Partiamo a caso dai...quando facevo la commessa al negozio di abbigliamento intimo nella nostra stupenda Firenze, Ricordi? Bei momenti vero? Il nostro appartamento, le nostre cose. Tutto.
Ed io mai te li ho mostrati belli, quei momenti.
E te non me lo facevi pesare.
Mai.
Sai come sono diventata responsabile del negozio?
Sono sempre stata tentata di dirtelo, ma sei troppo buono, non avresti accettato. Avremmo discusso.
Non era il momento per farlo. Non ancora. Micael. Non ancora.
Dovevo decidere io il momento. Scusami.
C'era poco lavoro. I clienti sempre meno. Tu avevi lavoretti che non ci bastavano. Perciò ho pensato di fare la prova costume.
Cosa era?
Semplice. Mi provavo gli intimi . Li indossavo e camminavo per i camerini. E come sai, i camerini sono alla vista di tutti in quel piccolo negozio in centro .
Vedessi la clientela.
Sapevano l'orario che li facevo. Quando la titolare non c'era.
Poi d'accordo con l'altra collega. Ti ricordi Cristina?
Mi rivestivo e colloquiavo con tanta gente. Mi chiedevano se era a scopo promozionale.
Ovvio che lo era.
Lo era .
Ed il negozio prese il volo.
Venivano solo per vedere me. Per sperare che facessi la prova costume.
Abbiamo incrementato le vendite tantissimo.
Fino a che, La mia cara amica di lavoro Cristina, ebbe la fastidiosa idea di informare la titolare.
E lei il giorno dopo ci urlò addosso. Ci disse che eravamo delle disgraziate. Che ne andava del buon nome del negozio.
Cavolo era un negozio di intimo. Che avevo fatto mai.?
Mi disse che potevo non tornare più.
La sera ero felice. Tornai da te
facemmo l'amore. Ti ricordi? Era quel giorno del frigo che faceva rumore .
Mi dicesti? Sei strana Vale? Che succede? Ti hanno dato aumenti?
Io risposi che li avrei avuti presto.
Ti addormentasti come sempre. Facevi un lavoro duro. Carico e scarico di merci al mercato . Ti svegliavi alle 4.
Mi ricordo quei tempi.
Ti guardavo mentre dormivi.
Presi un mio libro, e feci due pozioni. Due fialette semplici. Niente di che. Uno standard facile per me.
Il giorno dopo andai al negozio. Mi gettai la fialetta sulla mano destra e feci una carezza a Cristina.
“Grazie della tua amicizia” Le dissi.
Poi andai dalla stronza della titolare e le gettai nel volto l'altra fialetta.
Poi me ne andai.
In parole semplici Micael, la fiala per Cristina era un irritante molto forte. Credo abbia ancora qualche lieve segno, se ti capita di incontrala a Firenze. Salutamela.
Ovviamente si prese paura. Sapeva che facevo queste cose e si licenziò.
Alla titolare invece le feci dimenticare la giornata precedente.
Il giorno dopo tornai e feci il mio lavoro. Come sempre ho fatto. In modo esemplare.
Micael, pertanto, ricordati che ogni qual volta lo abbiamo fatto..ci sta, forse non sempre...
a qualcuno ho fatto del male...
Ps: Se un giorno leggerai , non giudicarmi, il peggio deve ancora venire. Tua per sempre.
Valentina.
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