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Settima connessione

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The social


Settima connessione


Roma 14:46


New York 08:45


Acapulco 07:41


Adak 03:48


Benicia 05:49


Firenze 14:49


(Manuel)


Allora, questo lo metto qua. Trasporto il file per la condivisione ed il riutilizzo.

Che c'è mamma? Che vuoi?


-Manuel?


(Manuel)


Dimmi. Ho da fare con il computer lo sai. Per la scuola. Non ho fame. Mangio dopo.


-Manuel c'è un signore per te. Dice ti conosce.


(Manuel)


Mamma! Cazzo. Ci Caschi sempre. Vorrà vendere enciclopedie. Digli che non siamo interessati.


-Manuel. Mi ha chiesto di te. E' un signore distinto. Vieni?


(Manuel)


Che cazzo! Ho da fare? Sarà un insegnante? Mamma digli che se è per la scuola, mi scuso. Digli cosi.


-Manuel guarda che ti sente. Non è sordo. Se mi urli dalla camera. Che figura ci facciamo.


(Manuel)


Ma che mi frega se mi sente.


-Ha detto di dirti, vuole parlare con “Capo X”. Non ho capito. Dovresti venire.


(Manuel)


O cazzo! O cazzo! No. Come Fa a sapere il mio nome in codice? Pochi lo sanno. Pochissimi.

Cosa ho combinato ? Non mi pare di aver commesso reati ultimamente.

Mamma arrivo! Aspettate un attimo che riordino la camera.


Cazzo! Cazzo! Devo mettere via queste cose. Dove le metto ora?


-Disturbo?


(Manuel)


No. Venga. Sarei venuto io di la. Ho la camera incasinata. Mi scuso.


-Ho molta fretta.


(Manuel)


Ci conosciamo? Ho combinato qualcosa a scuola?


-Stai tranquillo non c'entra la scuola. Non ti chiedi perché ti ho fatto chiamare così?


(Manuel)


Cosi come? Non ci ho fatto caso.


-Certo. Le tue imprecazioni non le sentivo. Caro Manuel alis Capo X, hai un concetto del sonoro un po flebile.


(Manuel)


Non so di cosa stia parlando e per favore non faccia agitare mia madre.


-Tua madre non deve sapere niente. Noi sappiamo chi sei.


(Manuel)


Voi chi? Chi cazzo siete? Io ho smesso con quelle cose. Sono stato processato. Condannato . Ho pagato i miei reati. Che Volete? E' per quello?


-Lascia che mi presenti. Non vuoi?


(Manuel)


A sto punto. E' entrato in casa ed in camera mia, si presenti pure.


-Mi chiamo Jerule Dickinson e sono a capo della sicurezza informatica in Italia.


(Manuel)


O cazzo! Ma io non ho fatto niente. La polizia postale mi conosce. Abbiamo accordi.


(Jerule)


So chi sei Manuel. Il grande “Capo X”.Il più giovane hacker italiano di tutti i tempi.


(Manuel)


Non mi chiami così. Sono un programmatore.


(Jerule)


A nove anni ti sei connesso con la base militare in Russia ed hai fatto partire un missile terra aria.


(Manuel)


Era una cazzata e ne ho pagato le conseguenze. E poi dato che il caso fu sulla bocca di tutti, ho diretto quel missile verso una sequoia che andava abbattuta. Vi ho risparmiato i lavori. Era voluto così. Era uno scherzo.


(Jerule)


Lo sappiamo. Fammi continuare.


(Manuel)


Se proprio deve. Ma le ripeto non faccio più lavori di Hackeraggio. Non più.


(Jerule)


Un anno dopo hai inviato a tutti i componenti della tua scuola delle mail segrete del presidente degli stati uniti. Mail private. Ci abbiamo messo un anno per capire da dove partivano.


(Manuel)


Modestamente.


(Jerule)


In America ti odiano ancora lo sai?


(Manuel)


E chi se ne frega. Sono stato estradato? Tanto mica ci devo andare. Non ho un euro. Sono uno studente. E poi erano mail confidenziali su stronzate di cucina. Su cosa mangiava il presidente.

La gente ci ride, ma finisce li.


(Jerule)


Ah. Manuel. Manuel. E' il gesto che hai compiuto. Li hai colpiti nell'orgoglio. Non c'entra . E' comunque un reato alla loro immagine.


(Manuel)


Così imparano a mettere firewall così fragili. Neanche ci volevo entrare.


(Jerule)


Certo. Dicono tutti cosi.


(Manuel)


Non lo dica a mia madre. Ne morirebbe. Lei non sa di questa mia , diciamo particolarità. Per lei sono il suo piccolo , un po incasinato e modesto negli studi. Ma studente.

Infatti frequento la scuola regolarmente.


(Jerule)


E la sera?


(Manuel)


La sera cosa? Mi guarderò dei Porno. Mi vuole arrestare per questo? Ho diciassette anni cazzo.

Un padre fuggito di casa. E meno male. Ubriaco di merda. Una madre che deve fare due lavori.

Io le chiedo di non darmi altri guai. Le ripeto ho smesso. Qualunque cosa sia successa non sono stato io.


(Jerule rimane in silenzio)


(Manuel)


Che è accaduto? Perché sta qua? Mi deve arrestare o no? Mi faccia capire cosa dire a quella povera donna.


(Jerule)


Hai il computer acceso.


(Manuel)


Si. E' vietato in Italia?


(Jerule)


Non è quello. Immagino hai modem, ricetrasmittenti, apparecchi per inviare bytes.


(Manuel)


Ci lavoro. Perditempo ma si ho un sacco di frequenze. Ho pure la radio. Con i canali della polizia. Vuole arrestarmi adesso?


(Jerule)


Simpatico. Davvero. Devi venire con me adesso.


(Manuel)


Ora?


(Jerule)


Ora si. Bisogna partire.


(Manuel)


Prigione ?


(Jerule)


No. Non posso parlare qui. Hai troppe connessioni aperte. E Qualcosa deve essere già arrivato.


(Manuel)


Arrivato a chi?


(Jerule)


Ma è giusto che sappia che ci stiamo muovendo.


(Manuel)


Io non la capisco. Cosa vuole?


(Jerule)


Vieni. Usciamo. Di a tua madre che ti hanno offerto uno stage.


(Manuel)


Uno stage di lavoro? Mi prende per il culo?


(Jerule)


No.


(Manuel)


Mi faccia prendere un po di cose. Utili. Per favore.


(Jerule)


Puoi prendere solo una cosa. Poi ti spiego. Prendi solo il cellulare. Per chiamare tua madre. Nient'altro.


(Manuel)


Giuro che se è uno scherzo.


(Jerule)


Manuel. Guardami. C'è poco da scherzare . Credimi. Usciamo. Di a tua madre quello che ti ho detto. Le manderemo dei soldi.


(Manuel)


Siete impazziti?


(Jerule)


Se lavori, ti paghiamo. Non ti pare? Siamo persone a posto, noi.


(Manuel va dalla madre e le dice qualcosa)

(Sembra molto preoccupata)


(Jerule)


Signora, stia tranquilla. Suo figlio ha vinto una borsa di studio. Ci serve per un lavoro. Glielo riportiamo un mese.


(Manuel)


Un mese? O cazzo. E la scuola?


-Manuel. Amore. Sei sicuro? Vuoi andare? Stai bene?


(Manuel)


Si mamma. Tutto apposto. Lo conosco. E' una azienda in gamba. Cose per la scuola comunque.


(Jerule)


Andiamo. E' tardi. Abbiamo l'aereo.


(Manuel)


Aereo? E per dove?


(Jerule)


New York


(Un po di ore dopo)


(Manuel)


Cavolo. Che aereo. Certo vi trattate bene voi della sicurezza .


(Jerule)


Non è nostro. E di Facebook.


(Manuel)


What? Cosa?


(Jerule)


Non posso spiegarti. Sali in macchina. Dobbiamo andare in un posto.


(Manuel)


Cioè sono sfinito. Dopo un viaggio intercontinentale, dove peraltro non mi avere detto un cazzo, lei vuole andare a lavoro subito?

Spero mi paghiate bene.


(Jerule)


Ora silenzio. In macchina. Ci sono troppe connessioni.


(Manuel)


Neanche un tour per New York? Le ricordo che sono stato bannato a vita da questa citta. America inclusa. Nonostante non ci sia mai venuto.


(Jerule)


C'è gente, molto in alto.


(Manuel)


Più di lei? E poi che centra Facebook.


(Jerule)


Più in alto di quanto pensi. Sono loro che mi hanno contattato chiedendomi il più bravo e giovane Hacker italiano.


(Manuel)


E sti cazzi. Solo perché gli sono entrato nella rete privata della casa bianca.


(Dieci minuti dopo)


(Jerule)


Siamo arrivati. Scendi e mettiti questa benda. Non devi vedere, per il tuo bene, dove siamo.


(Manuel)


Ok. Ok è uno scherzo.


(Jerule)


Ho garantito per te. Fallo. La toglierai tra un attimo. Per favore. Ti prego. E' importante Manuel.


(Manuel)


Ok. Ok. Mi dia sta benda del cazzo. Capo ispettore del dipartimento della sicurezza Italiana.

E la madonna. Che onore.


(Jerule)


Mi hanno parlato di te per anni. Sapevo che eri simpatico. Mai così però. Spero che le tue abilità siano come la storia ci ha raccontato.


(Manuel)


So far ridere la gente se è questo quello che volete. Ma secondo me avete sbagliato soggetto.

Posso levarla ? Ci siamo? Mi pare buio. E freddo.


(Jerule)


Levati la benda ma parla sottovoce e siediti qui.


(Manuel)


Ma che cazzo!


(Jerule)


Sottovoce. Sei in chiesa.


(Manuel)


Una setta?


(Jerule)


Troppa fantasia ragazzo. Solo un punto segreto per voi.


(Manuel)


Noi chi?


(Jerule)


I migliori Hacker della terra. Prendi le cuffie e mettile. Ti tradurrà la persona che vedi davanti all'altare. Tra poco inizia a parlare.


(Manuel)


Questa è forte proprio. Ma che cazzo sta succedendo?


(Jerule fa un segno indicando che sono arrivati)


(Cala in silenzio nella chiesa)


(Una cinquantina di persone sono sedute con ognuna una cuffia)


(Manuel)


Devo solo ascoltare o posso fare domande?


(Jerule)


Dopo puoi. Ora ascolta. Lui è il segretario della sicurezza delle forze unite.

Quelli che vedi li sono della Nasa. A destra ci sono due dirigenti di Facebook. Ora ascolta e basta.

Poi parleremo Ok?


(Manuel)


Me la sto quasi facendo sotto! Brrrr! Ok. Ok. Ascolto.


-Buongiorno signori e grazie di essere venuti qui. Io rappresento la sicurezza degli Stati dell'Onu.

Ma anche altri stati che non appartengono all'Onu, mi hanno delegato per parlare a nome di tutta la popolazione.


(Manuel)


Questa mi sa di cazzata.


(Jerule)


Shh..dopo.


-Se vi ho chiamati qui, perché nel mondo , quest'ultimo mese, sono accadute cose molto strane. Molto particolari, e misteriose.


(Manuel sottovoce)


Si gli alieni.


-Ci sono state migliaia di segnalazioni in tutto il mondo. Dall'America, alla Russia, alla Cina, all'Italia. Addirittura dal Islanda del Nord.


(Un ragazzo vicino a Manuel borbotta qualcosa)


-Segnalazioni che io posso spiegare difficilmente. Per questo ho bisogno di Voi. Ho fatto chiamare, tramite le agenzie della sicurezza e le varie polizie che gestiscono la privacy, i migliori Hacker del mondo.


(Brusio)


(Manuel)


Con me , hanno toppato mi sa.


(Il ragazzo accanto ride)


-Riteniamo che in rete, nella rete estesa che chiamiamo Internet, ci sia qualcuno di molto pericoloso.


E quando dico pericoloso, lo esprimo, senza comprendere il limite di pericolosità


(Il ragazzo accanto a Manuel)


-Questo ha bevuto.


(Manuel)


Ah piacere, vengo dall'Italia.


(Leon)


Francia. Ma ti capisco. Conosco sei lingue.


(Manuel)


Ma in dove cazzo siamo?


(Leon)


Boh! Seguiamo va.


(L'uomo prosegue il suo discorso dopo che i brusii sono finiti)


Abbiamo di fronte una minaccia di entità enorme.


(Un uomo fa una domanda)


-No. Non sappiamo se sia un Hacker. Ma se lo è, sicuramente il più bravo sia mai esistito.


(Manuel sottovoce)


Wow. Mitico.


-Silenzio per favore. Mi dica?


-Si. Ora vi mostro il perché vi ho condotti qua, confidando nel vostro aiuto. Vi è stato detto di spegnere i cellulari prima di entrare. Perciò vi mostrerò delle diapositive.


-Guardate queste immagini. Si parla del Social Facebook. Qui rappresentato dalla sfera dirigenziale.


Le immagini sono chiare. Guardate la prima.

Questa persona ha solo sei contatti. Questa foto l'ha scattata dal suo cellulare.

Noi della sicurezza di comune accordo con La società Facebook, siamo entrati nei font del programma. Per vedere gli amici , in riferimento alla prima immagine. Abbiamo comunque, con un nostro operatore visionato, il font con un ingresso semplice in Facebook.

Guardate. Che cosa notate?


(Brusio)


-Sia dai font delle registrazioni sia dai profili degli amici, notiamo che uno dei sei , manca.

Non c'è. Non esiste.


Abbiamo verificato che questo profilo, è lo stesso segnalato in migliaia di situazioni. Nel mondo.

Vi verrà dato un rendiconto di ciò che ha causato.

Il vostro compito, in piena collaborazione tra le parti, è quello di capire come può aver fatto tutto questo.

Quale tipo di programmazione sia in grado di usare per non apparire o addirittura per apparire con tanti profili diversi in ogni parte del mondo ma con un solo nome.

Qui lo leggete bene. E' chiaro.


Si fa chiamare “Silence”


Fine della settima connessione.


M.J

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