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(2) Analysis 9.11

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Martedi 30/07/2019


Dialogo registrato, poi trascritto per Analisi.

Caso: Marco. D. Rif.1546

Relazione psicologica del paziente: non definita perfettamente .

Primario Dott. Patrick Mendoza.


 

(P.M)

Si Sente bene?

(Marco)

Si. Stavo pensando.

(P.m)

Desidera parlarne?

(Marco)

Voglio fidarmi di lei. Se mia madre dice così.

(P.m)

Mi vuole parlare del perché uccide? Le piace farlo?

(Marco)

Moltissimo. Lo adoro. Lo faccio da molti anni.

(P.m)

Alla sua frase “Quasi una al giorno” Intende che ci sono giorni che non lo fa? Ci sono motivi precisi?

(Marco)

Si. Come lei ben sa, uccidere non è così facile a livello gestionale.

(P.m)

Veramente non lo saprei. E' lei l'esperto.

(Marco)

Si, mi scusi . E' vero. Le spiego vuole?

(P.m)

Sono qui per questo. Desidera un caffè? Chiedo a mia Figlia di portarci dal bar due caffè?

(Marco)

Si grazie.

(P.m)

Erika? Prendici due caffè al bar. Grazie.

(Marco)

Siete professionali.

(P.m)

Non è professionalità, ma cortesia. Prosegua. Mi esponga le difficoltà di gestione di un omicidio. Come nasce tutto?

(Marco)

Sarò franco con lei. Mi piace.

(P.m)

Grazie, faccio del mio meglio.

(Marco)

Mia madre ha sempre ragione. Sono io testardo. Ma ha sempre ragione.

(P.m)

Sua madre perciò sa tutto ciò che lei fa?

(Marco)

Ogni cosa, anche perché gliele racconto. Siamo solo io e lei. E' inevitabile.

(P.m)

E l'ascolta interessata?

(Marco)

No. Preoccupata. Dice che devo guarire. Che dovrei smettere. Che non è un bene. Ecco perchè mi ha consigliato di venire da lei. Per chiedere aiuto.

(P.m)

Continui.

(Marco)

Vuole sapere come agisco? Come mi muovo? Come parte la scintilla per uccidere?

(P.m)

Credo sia necessario se vuole essere aiutato. Mi deve esporre tutto. La ascolto senza interrompere nel caso.

(Marco)

Ci mancherebbe. Può farlo. Può dire la sua.

(P.m)

Va bene. Nel caso non esiterò ad interromperla per farle domande più specifiche e inerenti a ciò che mi racconta. Mai fuori luogo.

(Marco)

Sa dottore uccidere è un arte. Un arte che si costruisce piano, piano. Tassello su tassello. Tutto deve essere perfetto, lineare, mai illogico. Per quanto mi riguarda prima individuo chi voglio uccidere.

Lo esamino molto bene. Guardo quanta arroganza ha, oppure cerco di ascoltare i suoi timori .

(P.m)

Quando vengono da lei dove lavora?

(Marco)

Esatto. Bravo. Vedo che mi capisce. Li osservo. Penso tra me e me: quanta paura avrà se lo aggredisco di notte? Reagirà anche se è grande e grosso? Come sanguinerà? Cercherà di tamponarsi le ferite? Urlerà ? Chiamerà aiuto o starà in silenzio a morire? Sono tutte domande che mi pongo, quando osservo le future vittime davanti a me.

(P.m)

Capisco. Si.

(Marco)

Esamino il loro tono di voce. Cerco le insicurezze. Oppure la troppa bramosia di eccellere. Allora penso: Fallo pure con me. Eccelli con me con un coltello alla gola.

(P.m)

Lei usa solo coltelli?

(Marco)

Ah no. Dottore. E' li il bello. Cerco di usare più strumenti possibili. Cerco di sfidare le mie capacità sul come uccidere. Coltelli, forchette, bastoni, crick; ma anche tubi di gomma, rasoi, cera.

(P.m)

Cera?

(Marco)

Si adoro legarli e poi versare loro della cera bollente sulle palpebre. Poi sentire le loro grida ed osservare le lacrime che fumano.

(P.m)

Interessante.

(Marco)

Si. Molto. Perciò Dottore. Ah Grazie Signorina. Il caffè. Grazie.

(Erika)

Prego. Ecco anche per te Patrick.

(P.m)

Grazie Erika. Continui pure . Mi diceva dei modi ?

(Marco)

Prima fase: studio della vittima – Carattere

Seconda fase : studio di chi circonda la vittima e dove abita

terza fase: studio delle sue abitudini.

Definite le tre fasi se ci sono i presupposti favorevoli , scelgo un giorno.

(P.m)

A caso?

(Marco)

Se la futura vittima non ha eccessive variabili di movimento, si. Gestisco la cosa in modo più semplice. Tutti i giorni sono buoni. Ma dottore mi ascolti.

(P.m)

Mi dica.

(Marco)

Deve essere necessariamente solo. Non amo uccidere davanti ad altri.

(P.m)

Intende familiari della vittima?

(Marco)

Si. Perché come le ho spiegato, deve essere una cosa tutta mia. Devo guardarlo negli occhi mentre gli trancio la gola. Mentre si accascia e cerca di bloccare il flusso Inutilmente. E rantola le sue ultime parole sconnesse. Ed è li che il piacere mi provoca ossessione. Ossessione a farlo ancora. A farlo meglio.

(P.m)

Farlo meglio intende cosa?

(Marco)

A sfidare me stesso, ma soprattutto voglio sempre di più. Voglio il terrore negli occhi di chi muore.

Lo voglio sentire più forte da loro. Come se me lo regalassero con i gesti. Con i modi di fuggire e poi essere ripresi. Perché sappia dottore, li riprendo sempre tutti. Sempre. Scappano perché voglio farli fuggire. Ma dove corrono è un percorso da me già delineato.

(P.m)

Interessante si. Molto.

(Marco)

Tempi, modi ,luoghi, infine l'azione.

(P.m)

E dopo averli uccisi cosa fa?

(Marco)

Non li uccido subito. Dico una frase “Take a look to the sky , just before you die. It's the last time you will”

(P.m)

Una canzone dei Metallica.

(Marco)

Esatto. Ma che bravo dottore. For whom the Bell Tolls” La conosce?

(P.m)

Mia figlia Erika. Io per refuso. Continui.

(Marco)

Mi accascio vicino a loro. Disteso. Ascolto il respiro flebile mentre stanno per morire. Aspetto. Sussurro loro all'orecchio se hanno qualcosa da dirmi, da mostrarmi da darmi o da portare a qualcuno. E ' molto bella questa cosa sa?

(P.m)

Immagino. E parlano?

(Marco)

Rare volte. Ma ora non ho voglia di raccontare questo. Devo andare. Credo sia ora.

(P.m)

Si. In effetti è finita la seduta.

(Marco)

Ottimo. Mi deve dare qualcosa? O solo dei consigli?

(P.m)

Prenda queste. Una al giorno dopo i pasti.

(Marco)

Cosa servono?

(P.m)

La aiuteranno a diminuire gli omicidi da uno quasi giornaliero a tre settimanali. Mi faccia sapere la prossima volta che viene. Va bene?

(Marco)

Grazie dottore. Sono proprio felice di aver seguito l'idea di mia madre. Non so cosa farei senza di lei.

(P.m)

Ragioneremo anche di questo, in futuro. Ora vada e ne prenda una al giorno.

(Marco)

Dopo i pasti. Certo. Arrivederci.

(P.m)

Arrivederci a lei.


 

(P.m)

Erika?

(Erika)

Si Patrick?

(P.m)

Chi abbiamo ora?

(Erika)

Ho qui una bambina. Le ho già preso i dati. Sono nel computer.

(P.m)

Una bambina da sola? Senza genitori?

(Erika)

Si. Ha detto è da sola. Ha dodici anni.

(P.m)

Va bene. Falla entrare.


Fine della seconda puntata.


M.J

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