Poets of the dark
Dietro le quinte dell'anima.
Spiegazioni e conclusioni di un poeta decadente.
Ho deciso di scrivere oggi per domani, dato che sarà l'ultimo dell'anno e non adorando le feste, in quanto allegoria popolare di falsità e consumismo, ci sta che sia talmente incazzato da non aver voglia di comunicare.
Oggi sono invece abbastanza disponibile a questo scambio di convenevoli con voi che mi leggete.
Questo post, Poets of the dark, serve anche per farmi conoscere meglio, per far capire di me cose che poi mi chiedete nelle chat e che puntualmente , non sempre amo ripetere.
In fondo questo è un portale, uno specchio, un canale per mostrare me in ogni sua parte, la più brutta e di conseguenza anche la più tremenda.
Chi è in realtà Micael Jackobs?
Bella domanda. Quale risposta?
Micael è un ragazzo. Un fanciullo. Un bimbo. Almeno è rimasto tale. Nei suoi 36 anni ,lui è rimasto tale.
E' un ragazzo pieno di fantasia, come Peter Pan ha parecchie isole che non ci sono, è un visionario ed un trascendente.
Trascendere nel senso andare oltre la normale meccanica del pensiero.
Micael è un testardo. Spesso è stato un irresponsabile. In questo periodo un disadattato in un mondo che Lui non vuole. Che non ama, che non lo contiene.
Micael si è convinto negli anni che può provare amore, affetto, passione per una sola persona.
Una ragazza con cui ha vissuto più di dieci anni (tra distacchi vari).
Micael è un solitario. Ma non di poco conto. Un solitario cronico. Non trova stabilità in ciò che fa.
Non ama il contatto con la gente. Non lo sopporta proprio. A tal punto di aver fatto tante di quelle prove abitative e di condivisione che ora , da poco tempo si ritrova con un gruppo di ragazzi e ragazze a convivere in una piccola casa in centro a Firenze.
Direte. Che bellino.
Direi: Si una sega.
Coinquilini rumorosi, poco sensibili, poco affidabili. (la mia quota di affitto la porto direttamente all'affittuario).
Coinquilini che stanno sempre ad invitare gente su gente, feste, festini, non dico orge ma credo ci arriveranno.
Coinquilini che mi chiamano “Il Santo” perché scrivo poesie, perché fantastico, perché non frequento nessuna ragazza o me la faccio, come dicono loro.
Come fosse un peccato mortale essere cosi.
Persone che non sanno neanche dove ero e che facevo due mesi fa. Non sanno neanche se ho avuto una famiglia, se ho avuto altre storie e soprattutto non sanno che scrivo in rete.
Mi vedono la sera , quando torno sfinito dal lavoro (Perché ci metto tutto me stesso al lavoro), vedono un giovane mettersi sul tavolo e scrivere. Come una volta. Ovviamente solo poche cose, dato che adesso tutto viene diretto da programmi al computer ed al cellulare. Ma la metodologia non è mai perduta.
Micael è un pericolo.
Perchè più lo cerchi di convincere che è tutta sbagliata, la sua vita, più lui per dispetto sbaglia il doppio.
Più cerchi di indirizzarlo verso un sentiero, allora statene certi, Micael , se non ci sono altri sentieri , ti fa a piedi il burrone, piuttosto di dare soddisfazione.
Esatto, Micael non da soddisfazione.
Ieri, al bar un conoscente (Dato che nella via dove abito , mi conoscono tutti per tanti di quei motivi), mi chiede se volevo andare la sera dell'ultimo dell'anno ad una festa.
Mi so venuti i brividi.
Gli ho cortesemente risposto. “No grazie.”
E alla sua contro risposta: “E che fai?” Vi giuro stavo per alzarmi e dargli un pugno. Al bar davanti a tutti. Poi ho pensato “Quanti bar devo evitare ogni volta?”
L'ultimo dell'anno per la cronaca, starò da solo in un locale/bar. Uno dei più scialbi a Firenze. Per scelta inequivocabile mia. Starò li a bere. Perché in fondo sono anche un po alcolista. Ma che vuoi che sia. Lo sono da anni. Neanche lo sento più l'alcol.
Un bar per passare l'ultimo dell'anno come protesta. Questo è il mio credo. Protesta per chi si sa divertire. Ma soprattutto per stare vicino “Moralmente” a tutte quelle persone che non potranno scegliere. E saranno sole comunque.
Qualcuno mi dirà “Ma quanto sei bravo Micael”
Io dirò lui “Fottiti”
Per il resto che dire, mi vedete. Vedete me. Non il poeta. Vedete l'uomo/ragazzo. Il ribelle, il border- line che da tempo ormai preferisce dormire sulle panchine, invece che in un tiepido letto con accanto chissà quale coinquilino/a
Meno male il clima non è glaciale. (Ancora) Questo sono io. Irreprensibile, sempre incazzato, sempre in agonia contro il mondo, un po polemico, ma credo per cose giuste. Non giudico mai l'operato di uno , ma l'azione della massa.
Non sono nessuno per giudicare qualcuno che non sia io. Non me lo posso permettere questo e ritengo non sia giusto.
Concludo dicendo due cose, non poco irrisorie.
Non sono un tipo che si arrende. Mai. Posso fermarmi, rallentare, ma non cedo mai.
Mi sono arrivate tempo fa, mail ;pochi giorni dopo quel fatto accaduto con la chat, di quella persona che mi diceva di Valentina. Mail nella mia casella di Facebook. Dove mi si spiegava il perché aveva cancellato il profilo e mi chiedeva la cortesia di non rivelare la persona. Ovviamente se do la mia parola di solito la mantengo. In questo caso lo faccio (Mi potrebbe essere utile o forse mi sta leggendo e non lo so.)
Comunque mi ha dato un indirizzo di un albergo, dove si diceva avevano visto Valentina.
Ovviamente ci sono andato ed ho conosciuto il ragazzo alla reception che la conosce.
Era un po restio all'inizio ma ho avuto pazienza. Non mi sono incazzato ed ho atteso. Gli ho spiegato chi ero e lui, forse mosso da pietà o solo perché è una brava persona, mi ha mostrato delle foto.
Era lei.
Poi mi ha confermato che sta vivendo momenti difficili e che ha dovuto superare delle prove non indifferenti. Mi ha confermato dei tumori. Mi ha confermato New York. Non mi ha voluto dire che lavoro svolgesse Valentina in un albergo a Firenze. Ma mi ha detto che ormai è un anno che non la vede.
Detto questo ho riflettuto a lungo sulla questione.
Nel caso in cui non mi vedrete più scrivere, postare, chattare, non sono morto. Sono solo partito.
Micael è un ragazzo . Il suo cuore non batte più. Si emoziona solo per il passato. E' un ragazzo freddo, gelido , ma è una persona come tante che fa enormi sbagli. Non chiedo perdono a nessuno.
A nessuno riguardano i miei sbagli.
Vi auguro tante belle cose. Questo anno finisce. Il prossimo continua?
Ah la seconda cosa …
prima o poi parto....
fine della puntata.
M.J
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