Poets of the Dark
Dietro le quinte dell’anima (ed oltre )
Compleanno di Micael n.25
(Micael)
Una festa a sorpresa o altro Valentina ?
(Valentina )
E se per stavolta fossimo solo noi due ?
(Micael)
Sono poche le volte che ci guardiamo negli occhi senza parlare , forse sarebbe il momento non trovi ?
(Valentina )
Cosa pretendi di vedere dentro me ?
(Micael )
Ciò che da sempre mi hai tenuto nascosto . Il tuo mondo.
(Valentina )
Il mio mondo vacilla tra il baratro ed una cantilena .
(Micael )
Che fa?
(Valentina mima una canzone in silenzio chiudendo gli occhi e muovendo le dita )
(Micael )
Bella ...
(Ho un regalo per te Micael )
(Micael )
Sarebbe ?
(Valentina )
Dai apri .
(Micael )
Il pacco pare grande . Roba utile ?
(Valentina )
Non te lo dico . Apri .
(Micael )
Se è un orologio lo rivendo al mercato nero . Se invece è un vibratore .. ottima scelta .
(Valentina )
A stare con certi maniaci anche te però ..
(Micael)
Dai amore neanche posso scherzare . In fondo ho 25 anni e sono al massimo di ogni pulsazione vivente .
(Valentina )
Ma guarda non lo avevo notato .
(Micael )
Comunque non è vero che penso solo al sesso . E comunque non penso ad altre lo sai .
(Valentina )
Sto scherzando . Non devi dimostrarmi che sei bravo . Lo vedo . E poi ti leggo nella mente .
(Micael )
Si va be . Sta cosa non l’ho mai capita . E mai mi andrà giù . Fintanto non me la spieghi .
(Valentina )
Fin tanto non la accetti , non la capirai.
(Micael )
Apro il pacco dai
(Valentina )
La curiosità mai è stata il tuo forte . Come sei lento . Dai apri grullo.
(Micael )
Oh calmina . Ora apro . Che sono ?
(Valentina )
Ora ti spiego . Non considerarmi pazza ok?
(Micael )
Di più di quanto lo penso?
(Valentina )
Si
(Micael )
Fogli di carta ed uno specchio . Bello .
(Valentina )
Ti spiego vuoi ?
(Micael )
Vai sentiamo . Immagino per le poesie .
(Valentina )
Immagini bene . Ma non per tutte le poesie . Per quelle che reputi speciali .
Le devi scrivere qui .
(Micael )
Speciali . Lo sono tutte . Parlano di te.
(Valentina )
Micael , ascolta .
Dai vita alla poesia . Fai che entri come un meccanismo naturale . Fai che sia l’elemento . C’è modo e modo di scrivere e lo sai . Ecco perché ti serve una carta speciale .
(Micael )
Speciale per cosa ? Cioè e’ fatta di che ?
(Valentina )
Gli ho dato un trattamento .
(Micael )
Una ripassata ?
(Valentina )
Smettila . Sai cosa intendo .
(Micael )
No. Spiegamelo mi è ignoto . Che hai fatto ? Ci hai sputato sopra ? Hai baciato tutti i fogli ? Allora si che sono speciali .
(Valentina )
Micael sai perché mi piaci?
(Micael )
Perché ti faccio gli scherzi ? O perché ti porto ogni mattina brioche e cappuccino?
(Valentina )
Mi piaci perché mi hai sempre amata anche prima di conoscermi . Solo non lo sapevi .
(Micael )
E te si ?
(Valentina )
Ho fatto una magia con questi fogli . Sono pieni di energia . Non sono molti. Usali con ponderazione .
(Micael )
Ok ok ho capito . E ‘ un trucco per farmi scrivere poesie ancora più belle . Mi stai cercando di convincere vero ?
(Valentina )
Sbagli . Le ho impregnate davvero con una formula . E poi scusa lo specchio cosa servirebbe ?
(Micael )
Che poi è uno specchietto . Già a che serve ?
(Valentina )
Lo capirai .
(Micael )
Porca miseriaccia cane . Lo sapevo. Non mi dai spiegazioni . Mai una volta una .
(Valentina )
Micael , perché devo spiegare cose che sai già ?
(Micael )
Ci rinuncio . Comunque grazie del pensiero . La prossima volta semmai al tuo compleanno ..
(Valentina )
Non lo dire . Ho capito .
(Micael )
Eh vedi . Ma non è telepatia questa .E’ solo il tuo intuito del cazzo .
(Valentina rise )
(Micael )
Domani vediamo se funziona .
Stanotte ti scrivo una poesia .
Contenta ?
(Valentina )
Certo Micael , certo .
(Micael )
Perché piangi ora ?
Ovviamente non ebbi risposte . Ma la sera alle ore 2.00 circa scrissi la prima poesia che mi venne in mente su quel primo foglio di carta . La scrissi guardando lo specchietto messo davanti .
La poesia in questione e’ quella scritta sotto . Per motivi urgenti del giorno dopo lei non lesse mai la poesia . Una sua amica mori’ e non mi parve il caso . La ritenni una poesia maledetta . Poi col tempo compresi che non lo era . Compresi ben altro .
Dialoghi di vita vissuta . Firenze. Casa nostra . Infinita’ di anni fa.
Questa è la storia di:
XXX
Il passato
È il pensiero dei ricordi
A chi è accaduto
A chi si è sperduto
A chi è nato
Ma mai ha vissuto
I
Il sole rimpiange l'estate
La pioggia l'inverno
L'autunno le foglie
Ed una primavera mai iniziata
Davanti ad una finestra gelida
Da troppo tempo
Osservata.
Io parlo a voi
Che segnate con gli occhi la cantilena della pioggia
E sorridete
Perché fuori
Mai potete
Uscire
Vivere
Capire
Innamorarsi
E morire
Ma di amore vero
Perché lo sapete
Quel vetro dal freddo appannato
Solo con voi è sincero
II
Io parlo di te
Le cui stelle sono sparse
Nei corridoi
Bianchi
Degli ospedali
Dove la gente muore
E fa morire
Tutti gli ideali
Di una vita creduta bella
Ma poi inesorabilmente
La falce
Solo quella
Io parlo con te
Che non ti devi preoccupare cosa mangiare
Ma solo
Che tipo
Di medicinale
Prendere
Per non dipendere
Sempre
Dal dolore
Ed è poi nebbia
Compassata
Lieve
Che si accatasta dentro di te
Perché sai
Che solo il tempo
Definirà
Quel lenire
Io parlo di te
Che soffri d'insieme
Dentro un mondo chiuso
Da visioni utopiche
Di puro egoismo
E di egoismo
Si cresce
Come fulmini e saette
Si cerca il bersaglio più debole
Da essere colpito
E poi si scompare
Per poi
Quando piove
Ricominciare
III
Io parlo con te
Che l'amore non l'hai mai trovato
Che nessuno ha compreso
La bellezza dei tuoi occhi
Che tutto il resto era cenere al mondo
Perché il mondo stesso
Ti ha voluto soffiare via
Io parlo a te
Ed alla tua sensibilità di capire
Che solo un illusione resta d'amare
Solo una scheggia di tempo
Dentro la quale credere
Che mai e poi mai
Nessuno ormai
batterà alla tua porta
Ma solo alla sua
certezza
Per interesse
Ed indulgenza
Del proprio stato
Io parlo di te
Che versi lacrime
Ogni santo giorno
E sono di sangue
Perché le lacrime vere
È tanto che l'hai finite
Che scaldi un letto vuoto
Dove nella parte mancante
Dormono ragni
E neanche ti si avvicinano
anche loro
sanno
Che sei contagiosa
Io parlo con te
Adesso amore mio
Perché tutto questo
Non siamo noi
Ma ne facciamo parte
E con occhi stanchi
Ci prodighiamo
Per essere qualcosa
Qualcosa di buono
Da donare
Perché non esiste una vita
Se prima non si misura la morte
E se parlo di loro
Se parlo di chi
Ogni giorno
Pensa sia l'ultimo
Perché non ce la fa veramente più
Tu sai bene
Che io farò di tutto
E sempre
Per smentirli
IV
Da una finestra appannata
Di una pioggia consistente
Un malato
Immaginario
O forse no
Prega per le anime di chi
Cessa di credere
Ed ogni giorno
Osservando di fuori
Vede i loro occhi
In quelle gocce
Adesso parlo di me
Di come ho aperto quella finestra
Mentre passava un uragano
Ed ho vissuto
E mi sono trafitto
Con lance forestiere
Ed ho compreso
Ed ho sorriso
ed ho pure stabilito
che non morirò davvero senza fare niente
No non voglio essere nessuno
Non voglio
Non voglio essere una luce nel buio
Ma l'intera oscurità
Perché se ti lascerai andare
Sarò la tua ultima notte
adesso non piangere
io ti sono vicino
X la vita
X le scelte
X il destino
Ed il suo inconfutabile cammino.
M.J
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