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Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

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Ospedale psichiatrico di Firenze


Reparto h


Ore 11:25


Jessica osservò preoccupata la chiave oro.

Sapeva i rischi ai quali andava incontro ogni volta che gli portava del cibo .

Girò la chiave e al buio chiuse lentamente la porta .

In quella stanza non esisteva la luce . Nessuna finestra . Neanche uno spiraglio .

Le pareti erano state completamente dipinte di nero . Proprio da Jessica .

Il ragazzo che ci viveva li si chiamava Daigor.

Col tempo e con le ferite Jessica aveva compreso come nutrire quel ragazzo possente di 25 anni circa .

Lui non sopportava la luce . Qualunque forma di essa . Tranne un leggero flash del cellulare .

L’unico modo per Jessica per identificarlo nella stanza quando entrava , era scattare foto con il cellulare .

Stando molto attenta al tempo tra uno scatto ed un altro .

Daigor ad un flash non reagiva ma a due l’uno vicino all’altro , scattava come una belva .

Jessica prese il cellulare e scattò una foto della stanza .

Poi si voltò verso la porta e coprendo interamente l’immagine che si apriva , guardò la collocazione del ragazzo .

Se non lo trovava subito con la prima foto , aspettava al buio cinque minuti .

Quella volta apri’ l’immagine e lo vide immobile bel mezzo della stanza.

Memorizzò tutta la stanza . Per poi andarci al buio . “Daigor amore . Sono qua sono io “ disse.

Gli si avvicinò facendogli una carezza al buio . Gli lascio ‘ il suo pasto e le posate accanto . Superandolo trovò il letto sempre immersa nelle tenebre . Cominciò a rimetterlo apposto .

Poi accadde .

Non accade quasi mai . Ma accadde.

Qualcuno la stava chiamando al cellulare .

Lo aveva in tasca ma la luce ai accese .

“O cazzo no !”Disse.

Se lo sentì arrivare addosso.

Famelico. Ringhiante . La afferrò con una mano possente al collo.

Poi la sua bocca , i suoi denti si appoggiarono come un animale ferito che si azzanna con il suo nemico .

“ Daigor. Aspetta ! E’ uno sbaglio ! Sono io Jessica . Non farlo ! Sono io .” Supplicò.

Ascolto i suoi denti digrignare premendo parte del collo . Poi le sussurrò qualcosa e lasciò la presa .

“ Grazie Daigor. Non accadrà più .Vai mangia ora dai . “ Gli disse.

Il ragazzo parve calmarsi . Jessica lo sentì allontanarsi e rifece il letto . Poi andò tentoni in bagno , sempre al buio pulì il lavandino e certi oggetti che aveva trovato sparsi .

Tornò’ nella stanza e ascoltandone il respiro , senza fare scatti al cellulare , gli si mise davanti .

Aspettando .

Lo ascoltava mangiare . Aveva un modo educato e pulito . Tagliava le portate .

Usava forchetta e cucchiaio e coltello .

Poi riponeva gli avanzi in una scatoletta e glieli porgeva a Jessica .

“ Grazie Daigor “ gli fece.

Prese gli avanzi ed in fretta e furia andò verso l’uscita .

Stare lì con lui le incuteva il terrore più puro . Jessica tra i pazienti che aveva , lui era quello più temuto.

Stava per aprire la porta . Anche l’esterno era dipinto di nero . Almeno una larga parte per far sì che non ci fosse un distacco tenebra luce mentre usciva .

Però si accorse di qualcosa .

Se lo sentì anche se fu molto insinuante. Qualcosa gli stava arrivando dietro a grande velocità .

Non aveva ancora aperto la porta . Prese il cellulare e alzandolo all’altezza volto , fece Una instantanea alla stanza di spalle .

Un flash . Uno scatto.

Si mise il cellulare davanti ed apri’ la foto .

Vide Daigor che le era dietro . Occhi spalancati e coltello nella mano destra puntato dal’ alto al basso schiena Jessica .

Lei si voltò e gli disse :

Daigor rendimi il coltello . Grazie .

Poi uscì dalla stanza e niente altro accadde.


Fine della puntata

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