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14
Ospedale psichiatrico di Firenze
Reparto h
Ore 11:25
Jessica osservò preoccupata la chiave oro.
Sapeva i rischi ai quali andava incontro ogni volta che gli portava del cibo .
Girò la chiave e al buio chiuse lentamente la porta .
In quella stanza non esisteva la luce . Nessuna finestra . Neanche uno spiraglio .
Le pareti erano state completamente dipinte di nero . Proprio da Jessica .
Il ragazzo che ci viveva li si chiamava Daigor.
Col tempo e con le ferite Jessica aveva compreso come nutrire quel ragazzo possente di 25 anni circa .
Lui non sopportava la luce . Qualunque forma di essa . Tranne un leggero flash del cellulare .
L’unico modo per Jessica per identificarlo nella stanza quando entrava , era scattare foto con il cellulare .
Stando molto attenta al tempo tra uno scatto ed un altro .
Daigor ad un flash non reagiva ma a due l’uno vicino all’altro , scattava come una belva .
Jessica prese il cellulare e scattò una foto della stanza .
Poi si voltò verso la porta e coprendo interamente l’immagine che si apriva , guardò la collocazione del ragazzo .
Se non lo trovava subito con la prima foto , aspettava al buio cinque minuti .
Quella volta apri’ l’immagine e lo vide immobile bel mezzo della stanza.
Memorizzò tutta la stanza . Per poi andarci al buio . “Daigor amore . Sono qua sono io “ disse.
Gli si avvicinò facendogli una carezza al buio . Gli lascio ‘ il suo pasto e le posate accanto . Superandolo trovò il letto sempre immersa nelle tenebre . Cominciò a rimetterlo apposto .
Poi accadde .
Non accade quasi mai . Ma accadde.
Qualcuno la stava chiamando al cellulare .
Lo aveva in tasca ma la luce ai accese .
“O cazzo no !”Disse.
Se lo sentì arrivare addosso.
Famelico. Ringhiante . La afferrò con una mano possente al collo.
Poi la sua bocca , i suoi denti si appoggiarono come un animale ferito che si azzanna con il suo nemico .
“ Daigor. Aspetta ! E’ uno sbaglio ! Sono io Jessica . Non farlo ! Sono io .” Supplicò.
Ascolto i suoi denti digrignare premendo parte del collo . Poi le sussurrò qualcosa e lasciò la presa .
“ Grazie Daigor. Non accadrà più .Vai mangia ora dai . “ Gli disse.
Il ragazzo parve calmarsi . Jessica lo sentì allontanarsi e rifece il letto . Poi andò tentoni in bagno , sempre al buio pulì il lavandino e certi oggetti che aveva trovato sparsi .
Tornò’ nella stanza e ascoltandone il respiro , senza fare scatti al cellulare , gli si mise davanti .
Aspettando .
Lo ascoltava mangiare . Aveva un modo educato e pulito . Tagliava le portate .
Usava forchetta e cucchiaio e coltello .
Poi riponeva gli avanzi in una scatoletta e glieli porgeva a Jessica .
“ Grazie Daigor “ gli fece.
Prese gli avanzi ed in fretta e furia andò verso l’uscita .
Stare lì con lui le incuteva il terrore più puro . Jessica tra i pazienti che aveva , lui era quello più temuto.
Stava per aprire la porta . Anche l’esterno era dipinto di nero . Almeno una larga parte per far sì che non ci fosse un distacco tenebra luce mentre usciva .
Però si accorse di qualcosa .
Se lo sentì anche se fu molto insinuante. Qualcosa gli stava arrivando dietro a grande velocità .
Non aveva ancora aperto la porta . Prese il cellulare e alzandolo all’altezza volto , fece Una instantanea alla stanza di spalle .
Un flash . Uno scatto.
Si mise il cellulare davanti ed apri’ la foto .
Vide Daigor che le era dietro . Occhi spalancati e coltello nella mano destra puntato dal’ alto al basso schiena Jessica .
Lei si voltò e gli disse :
Daigor rendimi il coltello . Grazie .
Poi uscì dalla stanza e niente altro accadde.
Fine della puntata
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