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Ospedale psichiatrico di Firenze
Ore 12:15 reparto h
Jessica prese la chiavetta verde smeraldo .
L’ultima visita prima del noioso lavoro in commissariato .
Girò la chiave tranquilla . Dopo aver passato l’ostacolo Daigor non temeva più nulla .
Chiuse a se la porta dolcemente .
Un bambino le saltò incontro appena la vide.
Era dolce , sorridente . Capelli rossi . Carnagione fragile . Occhi di un azzurro fondale marino inesplorato .
“ Paul amore mio eccomi ! “ gli disse contenta .
“ Sono qui da te con un ottimo mangiarino!”
Paul annuì . Poi le indicò di mettersi a sedere che le doveva dire cose .
Paul era un ragazzo particolare di 12 anni .
Jessica sapeva del suo problema .
Lui vedeva situazioni, strane figure , gente.Erano lì con lui .
Paul era agitato .
Jessica aveva sempre accondisceso i suoi racconti . Dettagli . Chi c’era e chi non c’era nella stanza oltre a loro .
Ed anche oggi gli chiese di raccontare .
“Però mangia che si raffredda ! “Gli disse .
Il bambino le si avvicinò e le sussurrò qualcosa . Poi addentò un pezzo di frutta .
“Dove sta ora ? “ chiese Jessica .
Lui le indicò vicino a loro.
Jessica fece tipo un inchino al personaggio misterioso ed invisibile .
Paul le sussurrò ancora .
“ Oh grazie ! “ esclamò Jessica .
“ Dice che sono meravigliosi i tatuaggi ?” Chiese ma aveva capito.
Paul annuì . Poi si alzò dalla sedia .
“ Che accade Paul ? “ chiese .
Si avvicinò a lei e nell’orecchio le parlò molto .
“ stanno arrivando qui ora ?” Chiese.
“Chi? Non ho capito !” Domandò interdetta .
Lui le sussurrò con un’altra affermazione .
“Vengono per me ? O che carini ! “ gli disse e lo abbraccio’.
“ Hanno detto di attendere ?” Chiese Jessica .
“ Eh ! Amore mio , ma io devo andare a lavoro . Non posso . Semmai un altra volta ! “ gli disse sorridente .
Paul fece un gesto di preghiera . Poi disse che erano lì . Erano giunti .
Jessica guardò la stanza vuota senza ovviamente vedere nessuno e con un gesto salutò.
“Salve amici di Paul . Ovunque voi siate .” Disse .
Paul indicò un punto vicino al letto . Poi le sussurrò ancora .
“ Sono come loro io ? Ah grazie ! E dimmi come sono io? E loro ? “
Paul non rispose come se quella domanda gli facesse paura .
Il cellulare di Jessica vibrò.
“ Accidenti amore devo proprio andare . Mi dispiace!”
Paul parve comprendere .
Jessica si alzò dalla sedia . Senza parlare saluto’ il vuoto con un gesto cortese. Prese i resti del cibo ,e si avviò verso la porta.
Stette per aprirla quando sentì dietro di lei il ragazzo giungere e toccarle una gamba .
Poi sussurrarle con una certa ansia mischiata con rabbia certe particolari parole :
“Ai creatori non è piaciuto ciò che hai fatto a quel giovane idraulico “
Fine della puntata .
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