17
Ospedale psichiatrico di Firenze .
Ore 7:45
Jessica apri’ con la chiave blu cobalto .
Aveva qualcosa nella mano destra . Degli aghi .
Vide Leon , un ragazzo sui 36 anni seduto sulla sedia con uno strumento particolare .
Le pareti della stanza erano completamente piene di disegni .
Lui la vide e non disse niente .
Jessica le si avvicinò e si spogliò completamente .
“Leon amore guarda cosa ti ho portato ! Aghi nuovi . Magnus rotondi , shaders rotondi e piatti . Ti piacciono ?” Chiese .
Leon guardò gli aghi per tatuare e annuì .
Jessica prese una sedia e si mise di spalle .
“Fammelo qui il tatuaggio che ti avevo detto . Leon . “Gli disse.
“Sapessi che mi è accaduto ieri ! “ gli raccontò.
“A te che sei un sacerdote , posso confessarlo come sempre . Giusto Leon ?” Chiese .
Leon annuì di nuovo . Prese gli aghi . Li sostituì’ ad altri vecchi .
Inizio’ la solita procedura con la quale da anni tatuava Jessica .
Lui tatuava lei raccontava .
Un confessarsi reciproco .
“Leon ieri ho ucciso un uomo!” Sottolineò
“Ovvio non il primo .” E rise , poi si fece triste .
“E ‘ per aiutare Simon , conosci Simon il mio ragazzo vero ?” Chiese a Leon .
Leon annuì mentre l’ago la penetrava lieve .
“Stavo tagliando il corpo come faccio sempre per suddividere ciò che devo buttare e ciò che devo portare ad August per pranzi cene e cerimonie .” Si fermò .
“Conosci August vero ?” Lo guardò .
Lui alzò gli occhi un attimo fermando il lavoro . Annuì .
“Insomma dopo che l’ho seghettato per bene esco per gettare i residui non commestibili .” Lo osservò intento nel suo lavoro e serio .
“Vado in una strada lontana da casa mia . Non sono stupida a lasciare dei resti umani dentro un cassonetto vicino casa . Non trovi ?” Fini ‘
Leon non disse nulla .
“Tornavo verso casa tranquilla come sempre . Un po’ dispiaciuta perché non era lui l’assassino . “ si fermò .
“ Mi eccitano questi piccoli colpi alla pelle ! “ gli disse .
“ Ah scusa sei clericale ! “ rise, poi proseguì la storia .
“Mi parce di sentire qualcuno ! Distante ma lo sentivo che mi seguiva.”
“Ed ora che c’è ? Mi sono chiesta ?” Fece un attimo di pausa stirandosi .
“Svoltai verso una via che non faccio mai e poi ne prendo un’altra. Sento ancora passi .” Sospirò.
“Qualcuno mi afferrò da dietro e con un coltello enorme alla gola mi disse:
“ Brutta troia cercavi me a quel bar ?”
“ Era lui . Il vero killer ! Mi aveva spiata . Chissà da quanto lo faceva .” Mi chiedo .
“Tremavo dalia paura ma ebbi uno scatto . Gli tirai una testata all’indietro . Colpendogli il setto nasale . Poi lo guardai in volto . Proprio una faccia da serial killer . Prima gli sferrai un pugno in bocca . Poi altri due in volto . Cadde a terra. Gli presi il coltello e glielo conficcai nel petto .” Raccontò.
“Altro cibo per August “ mi dissi .
Leon sempre impassibile tatuava .
“Stetti per telefonare a Simon per dire lui che finalmente lo avevo beccato , quando ho pensato : gli farò una sorpresa in tempi utili .” Concluse .
“Finito il tatuaggio che ti ho chiesto ?” Chiese a Leon .
Lui ripose gli strumenti e annuì .
“ Grazie amore devo scappare . Mi rivesto . Il mangiare e’ li . Tranquillo non è quello di August . Lo conosci vero ?”
Leon parve sorridere . Jessica si rivestì.
Saluto’ il ragazzo con una stretta di mano ed uscì dalla stanza per dirigersi velocemente verso un’altra .
Prese una chiavetta quasi fosforescente e non prima di aver guardato , attaccato alla porta , un fiocco rosa , la aprì.
Nella stanza c’era un lettino. Dentro una bambina quieta dormiva .
“ Sarah piccola ! Svegliati che devo allattarti su.” Le disse amorevolmente guardandole le sue pupille completamente nere .
“Mi dispiace davvero! “ se la appoggio ‘ al seno e la bambina di circa 4 mesi cominciò a nutrirsi .
“ Ho dovuto portarti qua ! Non avrebbe capito . Lui non avrebbe accettato una figlia con occhi di tenebra . Simon non ti avrebbe accettata e ci avrebbe lasciate! “
Pianse sfiorandosi il nuovo tatuaggio di una bambina che Leon le aveva fatto .
“Sarah! Figlia mia adorata .”
Fine della puntata .
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