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- micaeljackobs

- 29 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Poets of the Dark
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Dietro le quinte dell’anima
Quando Valentina tornò da Londra per aiutarmi con Angel , mi portò delle sue opere .
Una di queste era il Cimitero dei sogni .
La sera dopo che si assesto’ a casa di Jacopo , Siria ed Alice , ebbi modo di leggerla davanti a lei .
Eravamo in camera e stranamente rilassati .
La lessi tutta . Ci misi mezz’ora . Lei stava lì a guardarmi. Fumava ed attendeva.
La guardai . Non mi capacitavo . La lessi di nuovo .
Poi mi disse : “Micael ho immaginato te . Te con nostra figlia che abbiano perso “
Rimasi fortemente sorpreso .
Una poesia così tecnica mai l’avevo letta .
Mi disse anche che non era per nessuno se non per noi . Non poteva essere capita se non da noi due . Mi chiese di non pubblicarla mai perché era nostra . Solo nostra . Oggi l’ho fatto .
Iniziai a leggere “The forest “ il giorno dopo .
Ecco un estratto .
“Tempo fa
Diciamo ieri
Ho pensato che l'unico modo utile
Per la mia solitudine fosse
Crearmi un amico immaginario
Ero indecisa
In quanto donna
Se creare un amico Maschio
Ero indeciso in quanto uomo
Se creare un amica donna
Oppure
Avendo gusti sessuali inversi
Creare qualcuno consono
Al mio stato sessuale in essere
Ovviamente
Durante la creazione ho fatto un Po
di casino
mi spiego meglio
credo sia doveroso nei confronti di chi mi legge
mi è sempre garbato avere qualcuno accanto che mi ascoltasse
con il sorriso
che sapesse apprezzare i miei pensieri
ma che sapesse anche giudicarmi
in modo corretto ed appropriato se facessi qualche cavolata di troppo
oppure se le mie scelte non fossero consone al suo stato di pensiero
in quanto amico
anche se pur sempre immaginario
il problema è nato subito quando
avendolo creato
uomo
mentre ero donna
dato che non ci potevo fare niente a livello sessuale
in quanto
immaginario
dicevo
sono subentrate complicazioni quando
mutando in uomo
desideravo invece avere una amica immaginaria donna
tutto questo caos
è venuto fuori per la stessa ragione di sempre
quando sono uomo
non riesco a collimare emozioni con le donne
quando sono donna
non riesco a collimare le stesse emozioni con gli uomini
perciò trovarmi
da uomo
con un'amica immaginaria donna
uguale
a quando sono donna
con un amico immaginario uomo
sconvolgeva sia me che lui
me
in quanto
non riuscivo a capire come comportarmi
con i due strati dell'immagine
lui
oppure identificata lei
in quanto
non riusciva
ad essere
a mia richiesta
o uomo
o donna
so che la cosa è un tantino complessa
pertanto
ho creato due amici immaginari
che si dessero il cambio
(consapevoli di farlo)
quando io
ne avessi avuta necessaria urgenza
E dato che
come novità
mi sono voluta imporre
(in quanto donna)
in questo momento
che il mio amico immaginario maschio
fosse partecipe di tutte le mie situazioni giornaliere e notturne mi fossero capitate
lo stesso valeva per la mia amica immaginaria donna
(quando fossi stato uomo)
il casino è venuto fuori quando mi sono reso conto
perché ero uomo
dopo che ebbi desiderato
l'opposto della mia mutazione
e poi viceversa
gli immaginari
(così li ho chiamati)
non reagivano bene
con la parte di me femminile
se l'amico era uomo
oppure con la parte di me maschile
se l'amica era donna
eppure ero io che gli avevo inventati
ma si vede
inconsciamente
dentro di me
c'era qualcosa che lasciava presagire
un disagio a priori
di quella compagnia
mi capitò proprio ieri il caso
che fa per voi
per comprendere meglio lo stato di confusione dentro il quale mi sono gettato
se uomo
immersa
se donna”
La guardai e le dissi :
Valentina ma non è che te sei un transessuale o mi sei diventata negli ultimissimi anni ?
Lei mi guardò e mi disse :
Micael certo che te sei proprio grullo .
Fine della seconda parte .






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