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Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Lovers Of Twilight


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(Casa di Vita)


(Vita)


Tu come puoi essere di quarto livello? Mi stai prendendo in giro vero?


(Leonardo)


Emm, in effetti ci sarebbe dell'altro.


(Vita)


Vedi lo sapevo. Sei solo uno scialbo demone di primo livello e strato . Giusto?


(Leonardo aprì la mano ed uno strano certificato si espanse)


(Vita)


Cosa è?


(Leonardo)


C'è scritto. E' la mia classificazione attuale. Certificato dalle alte sfere demoniache. Leggi pure.


(Vita prese in mano la lunga certificazione e lesse)


(Vita)


Certo ne hai fatte di cose eh?


(Leonardo)


Non poche e me ne vanto. Ma salta tutti i salamelecchi. Vai in fondo. Leggi.


(Vita)


Declassato per errata visione a livello quattro rango demoniaco. Cosa? Eri un demone di livello quinto? Non sei un caotico?


(Leonardo)


Na. Ero un Visionario. E' solo che ho sbagliato una visione importante e mi hanno declassato.


(Vita)


Non ci credo.


(Leonardo)


Carta demonia.


(Vita)


Eh?


(Leonardo)


Ah già. Nell'ultra realtà dite: “Carta canta” E' scritto li.


(Vita)


E che visione hai sbagliato? Con il tuo vecchio padrone?


(Leonardo)


Già.


(Vita)


Ok. Mi pari imbarazzato. Per ora non lo voglio sapere. Ma cosa dirò ai miei?


(Leonardo)


Fai te.


(Vita)


Si io li conosco. Come minimo mi fanno internare. Nessuno a diciotto anni ha mai evocato un quinto livello.


(Leonardo)


Ad oggi quarto.


(Vita)


Vabbè però lo eri. E se mi prendono per pazza? E se mi analizzano? Oddio forse devo lasciare pure l'università? Sono così stressata.


(Leonardo)


Datti una calmata.


(Vita)


Non so come comportarmi. Non amo dare troppe spiegazioni. E poi mi chiederanno di chiederti l'impossibile. No. No così non può andare.


(Leonardo)


Basta mentire.


(Vita)


Tu sai farlo? Perché da noi è vietato. Semmai si omette. Ma mentire mai.


(Leonardo)


Si certo ho la laurea .


(Vita)


Pure. E non mi stai prendendo in giro?


(Leonardo)


Mettimi alla prova. Chiedi quello che vuoi. Io lo esaudisco. Tu mi hai evocato. Tu comandi. Queste sono le regole.


(Leonardo attende)


(Vita)


Ok. Trasformati in una macchina lussuosa. Una Lamborghini. Voglio fare un giro. Adesso.


(Leonardo però non mutò)


(Vita)


Vedi? Mi stai prendendo per il culo.


(Leonardo fece un cenno a Vita)


Io posso anche subito ma ti disfo la camera. Una macchina così qui dentro ? Perché non usciamo?


(Vita)


Che idiota che sono. Si scusa. Sei anche Premuroso come demone. Hai pensato prima di agire. Bravo.


(Leonardo)


Eh..


(Vita)


Dai scendiamo che voglio provare l'ebrezza della velocità.


(Davanti casa)


(Leonardo)


Pronta?


(Vita)


Non vedo l'ora.


(Il demone fece uno schiocco con le dita e si trasformò realmente. Proprio la macchina che Vita aveva chiesto)


(Poi aprì la portiera e da dentro chiese)


(Leonardo)


Colore? Va bene rossa?


(Vita)


No nera.


(Non fece in tempo a dirlo che Leonardo mutò in nera)


(Leonardo)


Guidi te o guido io?


(Vita)


Te. Non ho la patente.


(Leonardo)


Andiamo bene.


(Leonardo chiuse la portiera di se stesso e partì a grande velocità)


(Vita)


Wow. E' la prima volta. Ma attento! Ma sai guidare bene?


(Leonardo)


Ho la laurea.


(Vita)


Anche li?


(Leonardo)


Già.


(E sterzò all'ultimo istante un passante, un camion ed un piccolo gatto)


(Vita)


Pazzesco. Che euforia e pare stia guidando io. Ma mostrami la patente Leonardo.


(Dal cruscotto fuoriuscì un foglio certificato)


“Patente A-B-C-D-E-F-Z”


(Vita)


Che è la Z?


(Leonardo)


Per Le renne.


(Vita)


Scherzi?


(Leonardo)


Si stavolta mi sono permesso. Ci è utile per equilibrare il rapporto demone/padrona. Ho studiato i meccanismi.


(Vita)


Scommetto hai la laurea anche li.


(Leonardo)


Già.


(Poi Vita vide qualcosa abbastanza distante sulla strada)


(Vita)


Non ci posso credere.


(Leonardo)


Problemi signorina? Sto andando troppo forte?


(Vita)


No assolutamente. Puoi passare sopra quel umano?


(Leonardo)


Passare sopra intende, oltre?


(Vita)


Perché mi dai del “Lei “?


(Leonardo)


Mi capita ogni qualvolta noto azioni disdicevoli. Ma lei mi comanda, io ubbidisco. Lo potiamo?


(Vita)


Si. Mi sta sulle palle proprio. Tanto è un umano e nessuno si accorgerà. Morirà di infarto. Vai accelera.


(Leonardo)


Sempre siano lodate le sue scelte. Accelero.


(Vita parve riflettere)


Ma che cavolo mi prende? Sto per uccidere Stellan? Sto forse impazzendo. Frena. Frena.


(Leonardo)


Frena che?


(Vita)


O cazzo! Come frena che? Frena la macchina. Frena te.


(Leonardo)


Non lo uccidiamo più?


(Vita)


Ma che uccidi? Scherzavo. Non so perché mi è uscita. Frena Cazzo. Lo hai a dieci metri. Oddio No! Stellan. Scusa.


(Leonardo frenò di colpo e la macchina si fermò a due centimetri da Stellan)


(Stellan)


Osservò la macchina impietrito. Poi andò vicino al finestrino.


Ma..ma..che cazzo? Ma volevi uccidermi? Ma sei impazzita? E questa macchina dove l'hai trovata?


(Leonardo)


Emm..signorina. Casualità insolita. Mi sono permesso di esaminare. Lui è umano e ti vede. E vede me.


(Vita)


Lo so. Lo so. Dai apri la portiera fallo entrare.


(Leonardo aprì la portiera di destra)


(Vita)


Entra. Devo parlarti. Subito.


(Stellan)


Prima mi vuoi investire. Ora mi fai entrare per accoltellarmi nel caso? Io non entro proprio.


(Vita)


Entra idiota. Ti guardano tutti.


(Stellan si voltò verso un gruppo di persone lo vedeva dimenarsi da solo per strada)


(Stellan)


Ma come entro? Cosa è ? E 'lei vero?


(Vita)


Lei chi?


(Leonardo)


Emm..signorina, mi sono permesso di esaminare (mentre stavate guardandovi) il riflesso del passato accaduto. Lui ci ha osservati mentre eravamo in casa. Ha visto me triciclo.


(Vita gli puntò un dito minacciosa)


Tu..hai spiato me?


(Stellan)


Ed allora? Ero curioso. Ed ora dovrò raccontare a qualcuno questa storia. Cosa sei? Cosa è sta cosa che guidi? Credo che sto impazzendo o sognando,


(Vita)


Entra. Ti spiego. Volevo dirtelo, qualche giorno fa. Non ti ricordi?


(Stellan)


Oh si..ricordo. Volevi farmi credere che nessuno ti vedeva. MA NON PENSAVO CHE ERI IL DIAVOLO!


(Vita)


O signore..


(Leonardo)


Mi permetto di darle un consiglio signorina.


(Vita)


Ancora con questo “lei?”


(Leonardo)


Finché la situazione non ha cambiato colore si.


(Vita)


Perché le situazioni cambiano pure il colore?


(Leonardo)


Non lo sapeva? Ah già lei non è un demone Visionario. Si. Cambiano. Ora per esempio lei è verde. E questo ragazzo completamente viola. State incazzati da paura.


(Stellan)


IO VI SENTO! CAZZO. Sento una Lamborghini che parla. Eppure non ho preso droghe.


(Vita)


Sali e ti spiego. Fai meno l'egocentrico del cazzo.


(Stellan)


Ah io?


(Vita)


Si te. Stai dando spettacolo. Non vedi che ridono? Lo capisci che non vedono me, ne la macchina?


(Stellan salì a bordo e la portiera si richiuse)


(Improvvisamente il folto gruppo di persone cominciò a correre per la strada)


(Vita)


Sei scomparso anche te. Che casino.


(Leonardo)


Mi permetto di dirle che potrei far dimenticare loro , l'ultimo quarto d'ora.


(Vita)


Puoi farlo?


(Leonardo)


Ovvio ho la laurea.


(Stellan)


Giuro non ci credo. Davvero. Non ci stanno vedendo?


(Vita)


No. Sei in un contesto completo della ultra realtà.


(Stellan)


De che?


(Vita)


Dopo ti spiego. Ora teliamo Leonardo.


(Leonardo)


Come voi desiderate signorini. Ma usi termini più consoni per la comprensione. Il verbo telare può significare cose astruse. Anche nella Ultra realtà come nella realtà “Telare è sinonimo di fuggire, darsela a gambe, correre” Meno male che conosco i vostri dialetti.


(Stellan)


Hai la laurea immagino.


(Leonardo)


Ovvio.


(Vita Guardò Stellan negli occhi e sorrise, poi si rivolse alla guida)


(Stellan)


Sai guidare vero?


(Leonardo mentalmente contattò Vita)


(Questa comunicazione interna tra demone e padrona non può sentirla)


(Leonardo)


Annuisci Vita. Lo so che non puoi mentire. Annuisci. Fatti una domanda ed annuisci a quella.

Così non sarà mentire, bensì omettere.


(Vita annuì. Poi afferrò il volante e la macchina partì in quarta)


(Stellan)


Wow! Che figa.


(Vita gli diede un'occhiataccia)


(Stellan)


La macchina intendo. Ma anche te.


(Leonardo)


Signorini, sono il mezzo ed alla guida la nostra Vita. Volete bibite? Sigarette? Hashish ? No, quello no, l'ho finito.


(Stellan)


Non lo ha vero? Ci prende per il culo?


(Vita)


Ovvio. E' un demone per bene.


(Stellan)


Ah! Un demone.


(Vita)


Si.


(Stellan)


E te saresti?


(Vita)


Una Magister.


(Stellan)


Ah. Una Magister. E Guidi come una pazza. Ma ce l'hai la patente vero?


(Vita pensò un attimo poi annuì)


(Stellan)


E dove mi porti? Nello spazio?


(Vita)


No. Ti porto ...ti porto?


(Vita pensò di chiedere l'aiuto mentalmente a Leonardo)


(Leonardo)


(Questa discussione è tra padrona e demone e il ragazzo seduto alla tua destra non può udirla)


(Vita annuì)


(Stellan)


Ma hai problemi al collo? Vuoi che guidi io?


(Vita)


Quanti anni hai? Mica me lo ricordo. Sarai pure minorenne.


(Stellan)


Veramente oggi è il mio compleanno. Come il tuo.


(Vita)


Eh?


(Stellan)


Si.


Poi Stellan abbassò lo specchietto per guardarsi.

Quello che vide dietro di loro nei sedili posteriori, fu una bellissima ragazza con due seni enormi che gli sorrideva, strizzandogli l'occhiolino e poi facendogli il gesto con un dito di non dire niente.

Stellan sorrise ma non si fece notare da Vita che fingeva la guida.


Lui ovviamente aveva sentito tutto.

Non esistevano discussioni padrona/demone che non si potessero ascoltare.

Ma fece finta di niente.


(Stellan)


Ristorantino? Ne conosco uno adatto a noi due.


Fine della puntata

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