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Lowers of twilight

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Lowers Of Twilight


‪Piazza Di San Marco 4‬


‪Università degli studi di Firenze‬

Dipartimento Area Umanistica

Lettere e Filosofia


Un gruppo di universitari sta seguendo interessato la lezione di un professore.

Centocinquanta , tra ragazzi e ragazze vigili ed attenti ascoltano senza fiatare.


Uno di loro invece , nascosto quasi in fondo da tante spalle, dorme.

Una di quelle dormite così profonde che neanche l'amico che gli sta accanto riesce a svegliarlo.


-Ehi Stellan svegliati. Il professore ti sta guardando. Ci fai una figura del cavolo.

Svegliati dai.

Tardi. Ti sta indicando. Cavolo! Stellan.


-Lei lassù! Si lei.


Stellan si stiracchiò ed osservò l'insegnante.


(Stellan)


Si buonasera. Mi dica?


Un boato di risate coprì l'intera aula.


-Intanto è mezzogiorno. Stavo enunciando un sonetto di Shakespeare.


(Stellan)


Ah. si? Bravo.


Altro boato.


-Fa lo spiritoso. Continui. Enunci lei o esca dalla sala.


Stellan guardò il suo amico un po preoccupato che gli fece spallucce. Non voleva farsi beccare mentre gli suggeriva.

Poi una voce da dietro “Sonetto 18 riparti da troppo caldo”

Stellan pensò di voltarsi, poi comprese che non era il caso.


(Stellan)


Madonna che caldo fa stasera .

Allora.. “Talvolta troppo caldo splende l'occhio del cielo e spesso il suo aureo volto è offuscato, e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore,sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura.

Ma la tua eterna estate non sfiorirà, ne perderai possesso della tua bellezza; ne morte si vanterà di coprirti con la sua ombra, poiché tu cresci nel tempo in versi eterni.

Finché uomini respireranno e occhi vedranno, vivranno questi miei versi e daranno vita a te.


Il silenzio nella sala.


(Stellan) Ora in inglese.


Shall I compare thee to a summer's day?

Thou art more lovely and more temperate:

Rough winds do shake the darling buds of May,

And summer's lease hath all too short a date:

Sometime too hot the eye of heaven shines,

And often is his gold complexion dimm'd;

And every fair from fair sometime declines,

By chance, or nature's changing course, untrimm'd;

But thy eternal summer shall not fade

Nor lose possession of that fair thou ow'st;

Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,

When in eternal lines to time thou grow'st;

So long as men can breathe or eyes can see,

So long lives this, and this gives life to thee.


Contento?


Il professore rimase in silenzio un attimo.


-Ti è andata bene. La sapevi. Ma non dormire più e segui le lezioni. Non voglio gente che sa a memoria le opere ma non le comprende. Capito?


Stellan annuì svogliato. Poi quando il professore riprese la lezione abbassò di nuovo la testa per riposare.


-Che fai? Gli sussurrò l'amico. Il suo nome adesso per cortesia ci è doveroso insignirlo.

Fabulet.


(Stellan)


Dai Fabulet, due palle sta lezione. E poi so già tutto.


(Fabulet)


Si ho capito ma se non gli porti rispetto ti abbassano i voti.


(Stellan)


Fabu, che voti ho io? Dai dimmelo.


(Fabulet)


Emm..lo so Stellan, lo so. Hai il massimo dei voti in ogni materia.


(Stellan)


Ed allora? Che me li abbassino un po'. Almeno mi diverto a rialzarli. Ora lasciatemi dormire. Grazie.


Altrove (Ma non troppo)


Un insegnante parla con grande enfasi dentro una aula pienissima di universitari. (Almeno ci paiono così)


-Allora ragazzi oggi parliamo della prima fase dell'evocazione demoniaca.


(Un boato)


-Calma! Calma! Parleremo interrogando.


(Enorme lamento generale)


-Suvvia, la teoria è tutto. Che pensavate di fare ? Ieri ci siamo conosciuti, presentati. Buongiorno a lei, buongiorno a voi signor Maliwen insegnante delle arti demoniache primo stadio.

Oggi , faremo un ripasso generale su ciò che vi ho dato ieri da studiare.


Un ragazzo alzò una mano?


(Maliwen)


Si? Te . Il tuo nome.


(Borsar)


Scusi signore ma non ho potuto studiare ottocento pagine del volume che ci ha dato ieri per oggi.


(Maliwen)


E' perché? Che avevi da fare?


(Borsar)


Io lavoro . Signore. Aiuto i miei.


(Maliwen)


Senti, Borsar vero? E' la seconda lezione. Non voglio espellerti dall'aula. Te la cavi con una facile.

Ecco la domanda: A che età potrete per la prima volta evocare un demone?


(Borsar guardò l'insegnante)


A diciassette anni.


(Maliwen)


Vedi. La sapevi. Ora zitto e segui i tuoi compagni. Te laggiù. (Indicando una ragazza attentissima alla lezione.


(Vita)


Si?


(Maliwen)


Domanda per te. Quanti demoni puoi avere al tuo comando? Attenta non è facile.


Vita si guardò intorno, poi parlò.


(Vita)


Allora, ne puoi evocare uno a diciassette anni come già detto; Infatti mi sto preparando dato che tra tre giorni compio gli anni. Poi uno ti viene regalato dalla famiglia. Può essere un demone casalingo o che serva per il trasporto. Comunque un demone di primo strato. Molto generico.

Puoi, averne un terzo se riesci a rubarlo, ma devi convincere pure il demone a venire con te.

Quando compi diciotto anni puoi evocarne un altro. Ogni anno uno in più ad ogni compleanno. Spero di arrivare alla tenera età di 80 anni così avrò un nugolo di demoni da gestire.


(Risata generale)


Vita fa un gesto e tutti si zittiscono.


(Vita)


I demoni sono di sei livelli e ogni livello vive in uno strato. Nel mondo ci sono sei strati.

Nessuno mai (così viene raccontato), ha evocato demoni di sesto livello.

Ogni demone può vedere per due strati superiori al suo. Faccio un esempio pratico. Se evoco un demone di primo livello (che ovviamente viene dal primo strato), lui potrà vedere demoni fino al terzo livello.

Ultima cosa, ogni demone è fedele al proprio Magister (Perché è così che ci chiamiamo quando possederemo il primo). Ogni demone evocato ha la regola ferrea di fedeltà. Regola che può essere abolita solo il il demone viene a sapere la parola segreta che lo lega al suo evocatore. Parola che solo l'evocatore dovrà tenere a mente e mai rivelare.

Poi ci sarebbero altre cose alla pagina 799 ma non so se vuole continuare lei?


L'insegnante guardò la ragazza.


(Maliwen)


Sai cosa? Continua te che io vado a prendermi un caffè? Che dici?


(Vita)


Ma le pare. Esponga. Esponga pure. Si figuri se volevo ledere la sua professionalità. Se sono brava, so brava di mio. O no?


(Risata generale)


(Due ore dopo)


Uscita dell'università.


Stellan correva per tornare a casa. Era rimasto in aula addormentato per due ore oltre la lezione. Nessuno lo aveva svegliato ne tanto meno aveva provato a farlo.


(Stellan)


Porca di un puttana troia, sudicia e imbestialita. Ora i miei si incazzano. Dovevo prendere da mangiare in rosticceria .


Dovevo.


(Qualcosa lo colpì girando un angolo)


(Stellan)


Porca di una vacca . Troia!


(Vita)


Ma..dici a me? Guarda sei te che andavi di corsa e mi hai colpita.


(Stellan)


Scusa. Non avevo visto che eri una ragazza.


(Vita)


Non capisco. Aspetta.


(Stellan)


Cosa? Che non capisci? Tuo questo libro? Anche te all'università di lettere? Che cazzo di volume è?

“Evocazioni demoniache di primo livello”


(Vita)


Tu, vedi questo libro? Cioè tu mi vedi?


(Stellan)


Ma che cazzo dici? Certo che ti vedo. E vedo pure il libro. (Lo sfoglia)


(Vita)


Non toccarlo. E' mio. (Vita se lo riprende)


(Stellan)


Scusa. Scusa . Tanto bella ma tanto stronza. Ciao. A mai più. (Ma guarda che gente frequenta l'università nel 2019)


(Vita rimase immobile aspettando che se ne andasse)


(Vita)


Non capisco. Proprio non capisco.


(Poi volse verso casa che era a pochi passi dall'università demoniaca)


(La sera a tavola riunita insieme ai suoi genitori ed al suo fratellino Malician, porse una domanda ben diretta)


(Vita)


Scusate, ma ho un dubbio madre.


-Dimmi tesoro? L'università? Sei all'inizi. Hai preso un brutto voto ? Mi pare strano.


(Vita)


No. No. Non c'entra L'Università di per se. Anzi si. Ma la mia domanda è: Noi futuri Magister , cioè come dire, gli umani ci vedono? Possono vedere l'ultra strato?


-No. Lo sai. C'è scritto a pagina...


(Vita)


664 del manuale. Lo so ma volevo capire sta cosa. C'è scritto che da sempre gli umani vivono nella realtà e noi Magister di qualunque grado nella ultra realtà.


-Esatto figliola. Esatto. Cosa ti cruccia allora?


(Vita)


No niente. Forse ho studiato troppo ieri. Fate conto che sto a posto. Grazie.


(Altrove nella realtà)


(Stellan)


Porca di una puttana cane. Padre te lo dissi. Ho ritardato per colpa di una.


-Ancora ragazze? Non ne hai lasciate abbastanza per avere diciassette anni?


(Stellan)


Padre che devo fare se piaccio?


-Si ma ricordati prima di tutto lo studio.


(Stellan mosse le braccia)


Ho la lode in tutto, in pratica chiedo io di non darmela sennò mi annoio.


-Si va bene ma devi impegnarti di più.


(Stellan)


Tra tre giorni compio gli anni , padre, lasciami respirare e che cazzo.


-Non dire parolacce.


(Stellan)


Porca di una mignatta in calore. Va be. Mi contengo padre. Come sempre.

Comunque ripensando a quella sfasata era proprio una bella fica. Peccato che sicuramente non capirà un cazzo.


Fine della prima puntata.

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