Il guardiano dei gatti
8
Tutti i gatti presero la loro parte di sogliola dalla ciotola e quasi contemporaneamente l'appoggiarono sul tavolo.
“Che significa questo?” Chiesi loro.
“E' pesce! E' buono!” Continuai.
“Cosa ha che non va?” Incrociando le braccia.
I Gatti mi osservarono e non dissero niente.
Neanche un misero miagolio.
A quel punto mi venne il dubbio che il pesce fosse avariato; avvelenato; non so cosa.
“Voi pensate che questo pesce non è buono?” Può farci male? “ Domandai.
Fu allora che Geremia ,che aveva capito quanto non avessi compreso il loro gesto, prese il pesce; lo mise in bocca ed andò alla porta.
Li si fermò.
Si voltò verso di noi; lascio cadere il pesce davanti all'uscio e miagolò.
“Che significa? Geremia? Che mi vuoi dire?”Chiesi ancora.
Gli altri gatti seguirono l'esempio di Geremia.
Presero la loro parte di pesce; scesero dalla sedia e si avvicinarono alla porta.
“Ma che state facendo? Volete buttare il pesce fuori? Questo volete” Dissi allibito.
Io non so se ebbi le traveggole; ma parve che Belzebù; solo lui, scosse la testa in segno di diniego.
“Vuoi dire no?” Non è quello che volete?” Dichiarai.
Improvvisamente Tormentor che era il più minuto degli altri fece una acrobazia.
Salì su Gengis khan e con un balzo raggiunse la maniglia.
Il suo gesto fu vano.
Non riuscì ad aprire la porta.
“Tormentor? Volete uscire? Voi volete uscire vero?” Chiesi completamente sconcertato.
L'unica femmina del gruppo parve sorridere. Probabilmente fu una impressione mia. Ma non ne ero completamente sicuro.
Mi avvicinai alla porta e dopo averla aperta dissi loro:
“Vediamo ora che intenzioni avete”
I gatti lasciarono la sogliola davanti alla porta.
Solo Geremia se la portò con se.
Corsero tutti fino alla macchina.
“Io non vi capisco? Davvero. Non vi Capisco.” Urlai.
I gatti si guardarono l'uno con l'altro.
“Cosa state confabulando? Che c'è?” C'è qualcuno nella macchina forse?” Chiesi.
Geremia balzò sul cofano della macchina! La sua sogliola ancora ben stretta in bocca.
“Secondo me siete matti” scuotendo la testa sospirai.
Poi purtroppo inevitabilmente compresi la loro folle richiesta.
Lo capii quando Geremia dall'esterno si mise proprio di fronte al mio posto di guida.
“No! Non ci credo!” Gli dissi.
“Non ci posso veramente credere Geremia!” Continuai.
Ma ormai mi era entrata dentro.
Quell'idea così assurda che tutti insieme i gatti avevano elaborato.
Senza pensarci un attimo aprii la portiera della macchina.
Salirono velocemente tutti.
Geremia e Belzebù quasi litigando si misero davanti.
Tormentor incredibilmente si piazzò al posto di guida.
“Vuoi guidare te o ci penso io?” Gli dissi.
Tormentor comprese che non era nelle sue capacità e dopo una occhiataccia dei due capi branco; tornò dietro con gli altri.
“Ok! Ditemi se sbaglio! Miagolate se non è quello che penso.” Proseguii.
“Me ne basta uno solo di voi! Uno solo e non mi muoverò di qui.”
“Un solo miagolio e rimarremo a casa”
“Volete andare al ristorante vero?”
I gatti rimasero nel più completo silenzio.
“Lo immaginavo! Scelgo io? Oppure avete qualche preferenza?”
V.
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