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Analisys 9.11

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Analysis 9.11


Parte 2


La casa dalle finestre nel buio


(Sera ore 21:15)


(Patrick)


Ragazzi allora siamo sicuri?


(Marco)


Sono nato pronto. Dove passiamo?


(Michelangelo)


Il cancello è troppo alto. Arrampicata alternativa?


(Rachel)


Quel muro la. Vicino al cancello? Ve la sentite?


(Charles)


Siamo qui. Tanto è disabitata. Così sveleremo finalmente il segreto.


(Patrick)


Macché segreto. Non ci sono segreti.


(Marco)


Ed allora perché in paese non ne parlano? Perché i grandi fanno finta di niente? Io ho chiesto ai miei. Riposta: “Non sono cose che ti riguardano”


(Rachel)


Entriamo. Faccio qualche foto con il flash del cellulare e ce ne andiamo. Poi esaminiamo il tutto. Che ne dite?


(Patrick)


Non fate scherzi del cavolo.


(Marco)


Tipo?


(Patrick)


Tipo scappare e lasciarmi li. Lo sapete corro poco veloce.


(Rachel)


Idiota. Solo qualche foto.


(Charles)


Nessun funerale. Nessuna inchiesta. Niente di niente. Una famiglia uccisa da un folle maniaco.


(Rachel)


Peraltro scomparso. Non è mai stato trovato.


(Marco)


Allora è ancora in casa. Sempre più da brivido.


(Patrick)


Non è in casa. E' disabitata da anni. La polizia c'è stata quando si sono accorti degli omicidi.


(Charles)


E te come lo sai?


(Patrick)


Ci passavo ogni tanto in bicicletta.


(Marco)


Da solo?


(Patrick)


Si da solo.


(Marco)


Hai visto Patrick il valoroso. Oltre la mente c'è di più allora.


(Patrick)


Io non ho paura ma dobbiamo stare insieme. E vi spiego perché.


(Rachel)


Ecco, inizia il pippone.


(Patrick)


Dobbiamo restare uniti. Credetemi. Ne ho visti di film horror. E chi si separa, muore.


(Marco)


Scemo proprio. Questa è realtà. Non siamo in un horror. Non è un film. Sveglia Pat.


(Patrick)


Si ma l'assassino era vero. I morti sono veri.


(Rachel)


Si. Ma perché non ricordo il nome della famiglia uccisa?


(Patrick)


Neanche io e ciò mi inquieta. Dove sta Marco?


(Charles)


Marco?


(Michelangelo)


Vai...


(Marco)


Sono qua idioti. Mentre voi ve la state facendo in mano, ho scavalcato. Qua è più basso venite.


(Patrick)


Insieme ho detto. Non mi fate incazzare.


(Rachel)


Wow! Te che ti arrabbi Patrick. Oggi grandi novità in paese.


(Patrick)


Solo che tengo a voi. Siete i miei amici. Vi conosco fin da piccoli, quando avevamo tre anni. Siamo nati insieme. Capite?


(Rachel)


Patrick ha ragione. Mi dispiace ammetterlo stavolta, ha ragione. Agiamo con prudenza. Dai scavalchiamo.


(Michelangelo)


Fatto. Forza anche voi.


(Marco)


Dai sbrigatevi che è già abbastanza buio. Si vede poco.


(Patrick)


Fatto. Rachel?


(Charles)


Fatto. Eccomi.


(Patrick)


Rachel? Ci sei? Scavalca. Dai. Rachel?


(Michelangelo)


Porca miseria che c'è ora?


(Charles)


Rachel? Dai non farci incazzare. Era tua l'idea.


(Marco)


Tante chiacchiere e poi si tira indietro. Io proseguo comunque e domani lo prendo per il culo.


(Rachel)


Eccomi. Scusate ma mi era parso di sentire un rumore dietro a noi.


(Marco)


Si come no. Scusa banale.


(Rachel)


Sono qua. Ho scavalcato. Andiamo. Se vuoi vado per primo.


(Marco)


No. Io. Voglio essere io il più audace.


(Patrick)


Un po' più di silenzio? Non vi pare?


(Marco)


Ok. Seguitemi. Avviciniamoci alle finestre.


(Charles)


E' molto buio. Solo la luna ci da una mano.


(Rachel)


Uso il cellulare appena siamo sotto una finestra.


(Patrick)


Si è decisamente disabitata.


(Charles)


Da cosa lo deduci genio?


(Patrick)


Particolari.


(Charles)


Tipo?


(Patrick)


Giardino non curato, erbacce incolte, cassetta della posta scardinata ed in disuso e per finire c'era ruggine nel cancello d'entrata.


(Marco)


Mi inchino a lei. Esimio criminologo.


(Patrick)


Ma fammi il piacere . Dai siamo vicino alla finestra. Rachel fai luce.


(Rachel)


Un attimo. Solo un secondo.


(Michelangelo)


Non sai come si fa? Cellulare di nuova generazione del cazzo?


(Rachel)


E sia luce.


(Marco)

Dammelo. Lo punto alla finestra.


(Rachel)


Mah?


(Marco)


Dai, fidati. Cavolo fidati.


(Rachel)


Tieni. E non rovinarlo.


(Patrick)


Allora? Marco?


(Marco)


Sto illuminando , venite tutti. Non state dietro. Razza di fifoni.


(Patrick)


Non illumina niente.


(Charles)


Ovvio se è dipinta di nero. Non illumina dentro. Decerebrati.


(Patrick)


Si. Abbiamo constatato che questa finestra è stata dipinta dall'interno. Le altre?


(Marco)


Pare tutte. No. Guardate lassù.


(Michelangelo)


Cosa? Che hai visto?


(Marco)


E' buio ma pare che quella finestra , non so è molto in alto non ci arriva la luce del cellulare.


(Patrick)


E' diversa è vero. Credo non sia stata dipinta.


(Michelangelo)


Facciamo il giro della casa. Costeggiamo le mura. Forse troviamo altre finestre dietro.


(Charles)


A questo punto si. Tanto è disabitata.


(Marco)


Mi fate quasi ridere. Tremate lo so.


(Patrick)


Diciamo non è una situazione di tutti i giorni Marco.


(Marco)


Seguitemi dietro. Ora illumino le pareti. Ecco così.


(Patrick)


Nessuna finestra.


(Charles)


Mah? Una casa senza finestre dietro? Le nostre non sono così.


(Marco)


Ma la vedi? Ti pare una costruzione simile a dove abitiamo? Io non sarò un architetto ma questa è completamente diversa.


(Patrick)


Si. è come dire molto antica. Aspettate un attimo.


(Rachel)


Che fai?


(Patrick)


Shhhh.


(Marco)


Questo è matto.


(Michelangelo)


Che senti? Perché hai messo l'orecchio alla parete? C'è qualcuno dentro?


(Patrick)


Non proprio. Non so come spiegarvelo.


(Marco)


Spiegalo cazzo. Con parole tue. Sei bravo a farlo.


(Patrick)


Non mi prendete per scemo?


(Rachel)


Ormai.


(Patrick)


Appoggiando l'orecchio sulla casa ho avuto una sensazione.


(Rachel)


Di che tipo?


(Patrick)


Solo qualche istante. Ma sono io che , insomma la situazione qui, il buio.


(Marco)


Esprimiti.


(Patrick)


Mi è parso che la casa trattenesse il respiro.


(Marco)


Ecco la cazzata.


(Patrick)


Si. Non è normale.


(Michelangelo)


Cazzo! Via! Via!


(Marco)


O merda!


(Patrick)


Si è accesa una luce. Via! Veloci.


(Charles)


O mio Dio. Cazzo! Ci abitano?


(Marco)


Tieni sto cellulare Rachel. Rachel?


(Patrick)


E' avanti. Al cancello. Pensa veloce Marco. Mi sto per voltare in corsa. Tieniti pronto.


(Marco)


A cosa?


(Patrick)


Voltati con me. Fai una foto. Si è accesa la luce . Gli altri sono già al cancello. Noi due dietro la casa.


(Marco)


Frenesia. Pensavo di correre verso il cancello.


(Patrick)


Anche io. Anzi ne ero sicuro. Siamo dietro la casa.


(Marco)


Porca di una …


(Patrick)


Che c'è?


(Marco)


Si è spento da solo. Il cellulare si è spento.


(Patrick)


Camminiamo al bordo. Poi guardiamo su , se la luce è accesa o ce la siamo sognata.


(Marco


In cinque? Si è accesa si. Ed era l'unica finestra non dipinta di nero. C'è qualcuno e se ci becca ci denuncia.

(Patrick)


Ti vedo agitato Marco.


(Marco)


Non dirlo agli altri, ti prego.


(Patrick)


E te smetti di dire che ho paura.


(Marco)


Ok. Ed ora?


(Patrick)


Lasciamo fare la finestra. Ci sta che, chi ci abita sia andato in bagno e non si sia accorto di noi.


(Marco)


Eh si. Ho illuminato ogni parte per dieci minuti. Sono sicuro che non si è accorto.


(Patrick)


Costeggia esterno. Prendi quella direzione più distante dalla casa, poi arrivati alla siepe , ritorniamo vicino al cancello , dove abbiamo scavalcato.


(Marco)


Un modo di dire prendiamola larga?


(Patrick)


Esatto.


(Marco)


Ok. Ho ripreso il controllo di me. Che strana sensazione. A me non fa paura niente.


(Patrick)


Certe situazioni non fanno paura finché non si provano Marco.


(Marco)


Vieni. Siamo quasi al muretto.


(Patrick)


Fai piano. Non devono beccarci. Che gli dico a mia madre poi?

(Marco)


Ci sono.


(Sottovoce)


Ci siete? Siete di la?


(Patrick)


Secondo me sono già a casa.


(Marco)


Razza di fifoni. Scavalco o vuoi prima te?


(Patrick)


Fai. Io ti seguo.


(Marco)


Ci sono quasi.


(Patrick)


Arrivo. Solo un attimo che mi...


-COSA CI FATE QUI?


(Patrick)


O cazzo!


-Attendo una risposta.


(Patrick)


Susan?


(Susan)


Si. Perché siete entrati in casa mia?


(Patrick)


Ci abiti? Non lo sapevo. Credevamo che fosse abbandonata. Davvero noi non..


(Susan)


Sei solo. Mi hai seguita per caso?


(Patrick)


No. Ero con i miei amici se vuoi domani a scuola..


(Susan)


Non importa. Si ci abito con mia nonna. Il vostro chiasso l'ha svegliata e sono scesa a vedere.


(Patrick)


Ma da quando abiti qui?


(Susan)


Da una settimana perché?


(Patrick)


No, No. Niente. Bella casa proprio .Ma parecchio. Susan?


(Susan)


Si?


(Patrick)


Capisco il buio ma non ti pare di essermi troppo vicina?


Fine della puntata.


M.J

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