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Premessa
Certe volte mi sento solo
Come un faro spento
Di fronte al mare in tempesta .
Dopo quell’esperienza spiritica qualcosa cambiò. Forse in noi stessi , forse nel gruppo .
Ci disunimmo .Accadde come spesso avviene per le situazioni della vita .
Le cose ti accadono senza che tu possa o voglia veramente accorgerti del cambiamento .
Samuel non si fece più sentire.
Angel mi mandava messaggi al cellulare sempre più radi .
Diceva che era impegnato . Non spiegava perché ma mi chiedeva di gestire interamente i profili o noi dedicati alla poetica .
Valentina era irrequieta . Stava ore ed ore a sfogliare libri , note da lei scritte. Come per imparare di più quella strana arte o per rimediare a qualcosa lei sentiva sarebbe accaduta .
Non la potevo vedere così vicina ma così distante . Ora che eravamo soli pareva non lo fossimo realmente .
Gli proposi di viaggiare . Di cambiare aria quando potevamo .
E lei si irradiò.Compresi che la quotidianità di Firenze le faceva male .
Così iniziammo a viaggiare appena avevamo un minuto libero . Lei prese ferie da lavoro ed io lasciai il lavoro di mio padre per essere più libero.
Dissi lui che avevo bisogno di tempo per capire se continuare il progetto della sua famiglia o i miei .
Comprese malamente , ma mio padre mi disse anche che un posto per me ci sarebbe stato sempre .
Nei due anni a venire provai molti lavori , anche part-time o a tempo determinato .
I soldi che guadagnavo , più quelli che avevo risparmiato durante questi anni li usai per i viaggi .
Andammo a Parigi , a Londra , a Salisburgo , a Barcellona , ad Helsinki, poi anche a Vienna a Monaco ed in gran parte della Provenza .
Non so lei dove li prendesse i soldi ma non gli mancavano mai .
A me dopo un po’ iniziarono a mancare.
Due anni bellissimi perché finalmente vedevo Valentina sorridere .
Lei era a suo agio , tra treni , aerei , paesi , campagne , castelli , osterie .
Si distruggeva quando tornavamo a casa per necessità lavorative .
Due anni .
Soli così
Io e lei
che non dimenticherò Mai.
Eravamo appena tornati da un fine settimana nelle colline senesi che senza preavviso ci suono’ il campanello .
Era Angel .
“ O te? Gli dissi ? Quanto tempo ?
Lui si scostò ed una ragazza mi strinse la mano .
“Micael piacere io sono Siria .” “ mi ha tanto parlato di te” concluse .
Rimasi allibito . Angel aveva trovato la ragazza ?
Lo guardai lui sorrise ed annuì .
“Scusami Micael se in questi anni non mi sono fatto sentire e ti ho accollato tutti i nostri lavori “ disse.
Ma io non lo ascoltavo . Ero impietrito .
Arrivò’ Valentina .
“Piacere Siria “ le disse.
Valentina la guardò di un male che non saprei descrivere .
Io ero sempre impietrito .
Angel mi guardò e disse :
“Questa è mia figlia e si chiama Alice “
Prendendo un batuffolo dalla carrozzina che avevano dietro .
La guardai e mi misi a piangere .
Fine della puntata
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