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Poets of the Dark (ultima puntata )

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Poets of the Dark


Ultima puntata


Non accadde niente nella settimana a venire. Siria stava leggermente meglio. Io ero spesso con Alice. E Valentina in camera a studiare.

Ogni sera mi raccontava di come fosse sicura della procedura. Che era accaduto qualcosa di insolito perché lei i rientri non li sbagliava mai.

Io le ripetetti “Te i rientri non li sbagli?” Poi mi fermai.

Mi feci coraggio “ Senti Valentina , non so i tuoi obbiettivi adesso ma il lavoro?”

“Il lavoro c'è sempre, aspetta. Ora devo concludere questa cosa . Dobbiamo riprovarci.” Mi disse.

“No no! Non ci riprovo più” Risposi.

“Micael ti rendi conto del pericolo?” Mi domandò.

“Ma Valentina lo vedi che è tutto tranquillo. Lo senti ancora?” Sincera.

Mi guardò un po perplessa.

“In effetti , mi hai fatto venire in mente che non lo sento proprio.”

“Probabile l'hai ricacciato. E non te ne sei accorta” Le dissi.

“Impossibile. Li sento entrare . Non è passato da me.” Rispose.

“Allora sarà andato dal vicino. E' che un rompicoglioni da paura. Ci siamo tolti due teste di cazzo dai!” E risi.

“Certo che te sei proprio scemo sai?” Devi essere serio su queste cose.

“Io sarò serio se te mi darai tutte le risposte.” Le dissi.

“Dai che vuoi sapere?” Mi chiese.

“La solita cosa che ti chiesi tempo fa. Cosa hai detto a Siria per farti rimanere a casa? E cosa vi siete dette in cucina quando vi ho beccate che le sussurravi?”

Rimase in silenzio.

“Se te mi dici cosa le hai detto io ti rivelo un segreto.”

Li si alzò in piedi curiosa.

“Che segreto? Cosa?” Mi chiese.

“Promettimi che mi dirai cosa hai detto a Siria! Prometti.”

“Ok te lo dico ma prima dimmi questo segreto.”

“Guarda Valentina io ti dico ma se te poi non me lo dici io ti salto addosso.”

“Si e che sarai mai. Mai stato violento.”

“Non in quel senso.”

Li parve ritrarsi.

“Dai di il tuo segreto Micael che poi dico il mio” Se vuoi giocare ai segreti giochiamo.”

Allora mi misi davanti a lei e le pronunciai la formula in latino che aveva detto a voce alta la settimana scorsa.

“Come la sai? Che significa Micael?”

“Sono uno scrittore se non memorizzo io le cose.” Lei indietreggiò.

“No!” Fece,

“Oh si!” Feci io.

“Sapevo che avresti detto quella frase , l'ho sentita giorni prima e mi sono permesso di tradurla dal latino.”

“Cosa hai fatto? Micael?”

“Ho tradotto il significato della frase quando l'hai enunciata per quel cazzo di demone”

“Non ci credo.” Mi disse.

“Credi che io sia stupido? Ma perché pensi di poter prendere per il culo me?” Mi fermai perchè la vidi spaventata.

Incredibile vedere spaventata lei.

“Prima tu hai detto in che lingua doveva parlare. Ed hai detto l'italiano. Ovviamente lo hai fatto dopo avermi di nuovo sottolineato che non dovevo desiderare niente.”

Stava arrossendo di brutto. E continuai.

“Dopo i discorsi di chi deve prendere chi, conoscendomi , perché mi conosci, hai pensato che avrei potuto desiderare di contenerlo io invece di te, per salvarti. “

Valentina stava cercando di dire qualcosa. Balbettava.

“Perciò hai fatto un contrordine in latino.” La frase tradotta era: “In deroga alla richiesta iniziale parlami e comprendimi in inglese”

“Ti ho fregata. Io ho desiderato in inglese Valentina.” Ho desiderato contenerlo.”

Prese un libro e me lo sbatté in faccia.

“L'ho fatto per te.” Le dissi.

“Te hai fatto una cazzata. Come tante altre volte. “Cretino” Mi disse. E comincio a colpirmi con i pugni

“L'ho fatto per noi. Non voglio che tu stia male. Io lo reggo. Qualunque cosa sia se è qualcosa ce la faccio.

“Te hai perso il capo Micael. Non si scherza con queste cose. Non si fa.” Urlò.

“Ora dimmi il tuo segreto.” Le chiesi.

“Ma ci mancherebbe. Non ti dico un cazzo dopo quello che hai fatto”

Mi arrabbiai di brutto e la spinsi al muro

“Dimmelo!” Porta a compito la promessa dimmelo!”

Ci guardammo come due cani rabbiosi.

Lei mi diede una spinta , io l'afferrai di nuovo. Aveva cosi forza. Ma io non so perché ne avevo di più.

“Dimmelo cazzo ora!”

e Lei me lo disse.

“Sei un coglione! Davvero. Ma come si fa? Ora come si fa? Vuoi sapere cosa le ho detto? Ok accontentato.” Parole testuali. “Scegli chi devo prendere Jacopo o Alice?”

Mi ritrassi. Un brivido. Quelle parole.

“Ogni giorno le dicevo: “Scegli chi devo salvare Siria Scegli”

Non ci vidi più. La spinsi nel letto.

“Vattene! Vai via!” Le dissi.

Lei rimase in silenzio come turbata.

Io uscii dalla stanza. Siria mi guardò , c'era anche Alice.

Andai in bagno a sciacquarmi la faccia. Quando rientrai in salotto la vidi fare strane cose alla bambina. Siria neanche se ne era accorta. L'aveva ipnotizzata?

Corsi da loro due. Presi Valentina e la sbattei per terra. Poi la presi per il collo e la misi alla porta.

“Vattene Puttana!” Le dissi.

Già. Mai detto a nessuno ma a lei dissi così.

Lei cerco di divincolarsi. Aveva una grande forza , ma la mia rabbia era oltre ogni limite. Io ero esploso.

La tenevo per il collo e credo le facessi anche male. Mi guardò e mi disse :

“Non la vuoi più la tua puttana? Non mi ami più ?”

Allora la lasciai. Mi ripresi.

“Bene” fece. “Il mio compito qua è finito. Corse in camera prese la borsa, la valigia ed altre cose.

Prese una busta e la gettò con rabbia verso Siria.

“Questi vi serviranno per un po. Fatene buon uso”

Poi guardò Alice che pareva intontita e le diede un bacio alla distanza.

Si voltò verso di me e temetti il peggio. La sua furia di strega adesso stava per colpirmi?

Mi sorrise , con un braccio mi scostò leggermente e mi disse:

“Ciao Micael.”

Mi ci volle mezzora per riprendermi. Sentivo le due ragazze parlarmi sotto. Alice mi chiedeva come stavo. Siria mi chiedeva cosa era successo? Perché avevamo litigato.

Dissi a Siria che avevo bisogno di bere e di Fumare. Sarei uscito un attimo.

Andai fuori davanti casa. Siria si affacciò alla finestra.

“Micael se ti allontani chiamo la polizia. Non lo fare. Non ci lasciare anche te.” E pianse.

Buttai la sigaretta e tornai su e l'abbracciai. Poi baciai Alice e la tenni a me.

Vidi Siria cambiare. Il suo volto parve più sereno.

“Cosa è accaduto tra voi? Micael?”

La presi da una parte dopo aver messo la bambina a letto.

“Ho chiesto a Valentina cosa ti sussurrava ogni volta. Cosa ti ha convinto a farla rimanere. Sembravi sottomessa a lei.”Le dissi.

Siria si mise a sedere ed a riflettere.

“Ora mi è più chiaro tutto. Ora ho capito.”

“Perché non me lo hai detto della proposta?” Chiesi.

Siria parve dubbiosa.

“Che proposta? Spiega Micael. Che Cazzo stai dicendo?”

“Cosa ti ha sussurrato? Perché non me lo dici? Che mi nascondi.?” Urlai.

“Non me lo ricordo. Cioè ora ricordo le situazione che lo faceva. Ma non mi ricordo. La frase non capisco come faceva.”

“So io come faceva. Sono tecniche di stregoneria del cazzo per indurre a fare qualcosa. Te lo dico io cosa faceva.” Le urlai.

“Quella puttana voleva farti scegliere chi sacrificare tra Jacopo ed Alice”

“Cosa? Disse sorpresa e non poco.

“Aspetta. Aspetta fammi ricordare . Perché come se ora mi venisse in mente. Non so perché.

“Perché se ne è andata e non sei sotto la sua influenza. Ti manipolava.”

“Micael stai calmo. Aspetta .Fammi ragionare. Ora mi ricordo la frase . Non mi parlare sotto. Fammela uscire. Stai zittino un attimo.”

Attesi.

Poi Siria mi guardò ed inizio a piangere.

“Visto? Le dissi.”

Scosse la testa e mi venne accanto per farmi una carezza. Mi abbracciò.

“Micael, io ho la frase adesso. Ho capito. E' vero mi induceva .Ma non è come pensi te.

Lei ha ..” Si fermò e la guardai.

“Dai Cazzo cosa?” Dissi.

“Lei ha trovato il modo di farti staccare , ha capito come farlo e io le servivo come aiuto in più.”

“Che cazzo stai dicendo? Parla seria Siria.”

“Micael, lei ti ha fatto scegliere”

“Scegliere cosa?” Cominciavo ad irritarmi ancora di più.

Disse la frase e la facilità con cui si capisce il significato è sorprendente.

“Mikaeli sevir”

“E che è? Che vuol dire? “

“Io non la capivo non perché è Azerbaigiano” Mi disse. Io non capivo perché me la teneva recondita.

Voleva che noi ..vuol dire Ama Micael.”

Rimasi in silenzio.

“Si vuol dire questo, non so come lo so ma controlla sul computer o dove vuoi.” Vuol dire ama Micaeil.

Io la guardai. “Ti ha fatto un incantesimo per me?”

“Si!”

“E te ?” Chiesi.

“Io non so . Sono confusa.” Mi capisci? “ E mi abbracciò.

Rimasi immobile. Paralizzato. Ripensai “Ama Micael.”

Siria mi prese le mani.

Valentina ha capito che per te era più importante Alice. L'amore che hai per lei e ti ha lasciato andare. Capisci?” Mi disse.

Io tremavo. Era veramente troppo. Le avevo pure dato della puttana.

“Ed ora cosa faccio?” Chiesi.

Siria abbassò lo sguardo.

“Ma te mi ami? Cioè e' l'incantesimo vero?” Chiesi.

“Non lo so. Te lo detto non lo so” Poi andò in cucina a piangere.

Io rimasi li sul divano a pensare al perché l'avesse fatto. Al perché avesse elaborato un piano così folle . Mi presero dubbi su ogni cosa. Il male che stava In Jacopo era come diceva lei? Samuel?

Non riuscivo a capire più niente.


Andai a dormire. E crollai di colpo.

La mattina dopo osservai Siria. Mi guardava strana. Presi la bambina e la portai a scuola.

Poi Tornai.

Mi chiese cosa dovevamo fare.

Io le dissi che le volevo molto bene ma nessun incantesimo poteva allontanarmi da Valentina.

Ma anche che amavo Alice come fosse mia figlia.

Le dissi infine che me ne sarei andato. Non da Valentina. Non l'avrei cercata. Non più.

Me ne sarei andato col tempo. Quando loro si fossero assestate.(Per la cronaca nella busta c'erano altri 11.000 euro. Che usarono loro).

Ma la rassicurai che avrei sempre lavorato , adesso gratuitamente per loro. Quando volevano io sarei andato li a prendere la bambina o aiutare lei nel lavoro.

Siria parve comprendere.

Parve capire che non potevo stare li per tanti motivi. Primo amavo solo una persona da sempre.

La amerò sempre e la amo ancora e se ho commesso degli sbagli o l'ho accusata ingiustamente , è stata lei che volutamente mi ha indotto (talvolta) oppure sono stato io mosso dall'impeto dell'averla accanto o distante o dovunque sia ,a fare scelte non corrette.

Questa è la mia storia. Si conclude cosi. Non devo raccontare altro perché sostanzialmente il resto non riguarda più noi quattro .E se all'inizio della storia avevo chiesto di poterli ritrovare, intendevo così ancora insieme nel ricordo..

Due li ho persi per sempre in questo mondo reale. Valentina l'ho persa in un altro modo. Delle volte mi sento solo , altre ancora di più. Ma so che in fondo a modo suo qualcuno mi ha veramente amato.


Fine


Ringraziamenti


Sono un po commosso. Un po tanto. Per ovvi motivi.


Ringrazio tutti voi che mi avete letto da quando ho aperto il profilo ad Agosto. Mi avete seguito con passione e curiosità. Spero di aver reso la realtà che ho vissuto nel modo più diretto possibile; senza troppi giri di parole. Ma con emozionalità e voglia di condividere qualcosa che mi è appartenuto e mi appartiene.

Ringrazio chi di voi mi contatta tutti i giorni per farmi domande. Chi sta male per me ogni volta che sa , che dopo aver scritto, sto male.

Ringrazio soprattutto chi inizialmente mi ha dato la forza di proseguire a scrivere questa storia.

Avevo perso la speranza. In questo mondo che voi chiamate virtuale, c'è tanta di quella realtà ed emozione , che viverla mi fa molto piacere davvero. Condividerla con voi ogni giorno con le tante poesie legate alla storia oppure le Saghe allegre di Dark Angel. Per non dimenticare le poche poesie del caro Samuel, e le stranezze Di Valentina che avrete occasione di leggere in futuro.

Ringrazio voi che credete in me. Che non mi chiedete altro d' esserci anche per poco ma di essere qui. Presente .Ci sono tante persone sbagliate su internet, ma anche tante persone meravigliose.

Ne ho conosciute. Davvero.

Il mio intento, era, forse è anche riuscire a scrivere poesie come un tempo. Il mio intento è anche stare vicino a chi ha bisogno di ascoltare o di essere ascoltato. Chi vuole distrarsi alla indegna vita alla quale si è sottoposto senza colpe. Sono qui per credere e convincere che l'amore esiste sotto la forma più pura ed eterna. In un mondo dove tutto ormai a livello sessuale è alla deriva.

Mancano cavalieri , cavalli e castelli. Mancano lettere d'amore cartacee. Mancano cene con amici veri. Questo mi delude tanto ma mi sono dovuto abituare.

Grazie ancora a tutti voi che mi avete letto e chi ,ben venga, mi leggerà.


Ringrazio Samuel per essermi stato amico. Per la sua fedeltà , per il suo carattere, per il suo modo di vivere l'omosessualità, lo ringrazio ma se mi senti da lassù brutto disgraziato, se mi senti batti un punto, perché io sono veramente arrabbiato con te. Ci tenevo a te Samuel. Davvero.


Ringrazio Angel/Jacopo per tutto. Per avermi insegnano a conquistare le donne (per lui) per avermi fatto capire che nella vita bisogna dare senza pensare al ricevere. Le cose se si fanno con naturalezza, arriveranno anche con naturalezza.

Lo ringrazio per avermi regalato migliaia di tomi di opere che allieteranno questo pubblico non pagante.

Non è giusto far pagare le emozioni. Non lo è proprio.


Ringrazio Siria per aver amato Jacopo al massimo livello concepibile e per avermi capito.

Una di queste sere vengo da Voi a la rileggiamo tutta insieme. Dovrò portarmi un catino da riempire.

Ti ringrazio tanto Siria per avermi permesso di scrivere del tuo uomo. So che mi leggi. So che Alice mi legge. Avete un profilo tra i miei amici qui. Ti ringrazio davvero. Mi hai fatto un grande regalo.


Infine

(E ce la devo fare dato che ora mi commuovo di nuovo)

Ringrazio te Unico amore della mia vita.

Ti ringrazio per la stregoneria , per quel modo bizzarro che hai avuto di amarmi, per qualunque cosa tu abbia evocato e forse sta dentro me o chissà no?

Ti ringrazio per la generosità che sempre ti ha contraddistinta. Per come hai aiutato tutti noi ed il nostro amico.

Ti ringrazio oltre il cuore che che possiedo e che suona un unico battito.

Spero che stai bene e spero che nonostante non ami i Social, qualcuno ti racconti cosa sto facendo. Non perché voglio dimostrare quanto sono stato bravo e te cattiva, non per questo. Solo perché a te ci tengo infinitamente. Potrai diventare la strega più brava dell'universo ma non smetterò di provare amore per te.

Grazie VALENTINA ( ogni lacrima ha il suo sogno )


Ps: Ho omesso di dirti che a quella nostra seduta, quando hai richiamato chi sai chi, io non ho pensato ciò che ti ho detto d'aver pensato.

Perché l'ho fatto? Forse in cuore mio volevo lasciarti libera.

Cosa ho pensato?

Curiosa vero?

Sempre in inglese è...


ho pensato...Angel


EPILOGO

Poco tempo fa.


(Micael)


Ciao Stellina che fai?


(Alice)


Niente studio Geografia.


(Micael)


Ah io non ci ho mai capito un cazzo.


(Alice)


Micael con queste parolacce mi farai diventare scurrile.


(Micael)


Ammazza che parola difficile hai imparato.


(Alice)


Leggo tanto. Il babbo me lo diceva sempre. Leggi Alice che ti fa bene.


(Micael)


Sono contento. Ora devo andare. Mi fa piacere venirti a prendere a scuola ogni tanto.


(Alice)


Si ma quando vieni da noi?


(Micael)


Eh..Alice lo sai te l'ho spiegato.


(Alice)


Guarda che sono passati anni, alla mamma piaci sempre.


(Micael)


Si vede è un incantesimo forte parecchio.


(Alice)


A palla.


(Micael)


Dai dammi un bacio . Ci vediamo presto.


(Alice)


Ciao babi.


(Micael)


Amore. Non sono tuo padre.


(Alice)


Lo so, mica so grulla come voi. Ma per me è come se lo sei.


(Micaeil)


Lo fossi. Si dice lo fossi . Grazie Alice.


(Alice)


Precisino e palloso Uff.


Fine di Poets of the dark.

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