Parte 14
Una grande sorpresa.
Valentina mi guardò lacrimare e mi disse: “ Ma che fai? Sarà mica figlia tua?”
E già Siria ci osservò malissimo.
“Ma no. E' stata l'emozione, tutto l'insieme . Non me lo aspettavo !” Dissi asciugandomi subito il viso.
“E che pensavi che ero impotente?” Disse Angel.
“Ma quando vi siete conosciuti? Perché non ci hai detto niente? E quanto ha vostra figlia?” Chiesi interessato.
Valentina tornò un attimo in cucina. Poi si accese una sigaretta davanti a loro.
Siria molto tranquillamente ripose la bambina nella carrozzina e sorrise.
Io già pensavo ad un cataclisma.
“Alice ha otto mesi stasera e volevamo festeggiarli con voi.”Disse Siria.
“Mi ha fatto una testa perché vi facessimo una sorpresa.” Poi si fermò un attimo e fece una carezza Ad Angel.
Era la prima volta che vedevo una ragazza a lui così vicina.
“Vedi Micael ci siamo incontrati in un supermercato. Lo sai vero? Usavo la ..” Lo fermai.
“Usavi la tecnica del profilattico vero?”
Valentina ci interruppe.
“Che è sta roba che fate voi?” chiese un po infervorata.
Io indicai Angel.
“No noi. Lui”
“Ma non vi vergognate davanti a lei?” indicando Siria.
“Guarda Valentina , Siria sa tutto. Di come sono io, anzi di come ero. Sa delle mie fissazioni sessuali e sa che sto cambiando perché ora ho una famiglia.”
“Ma guarda te il miracolo! “ esclamò Valentina. “Però spiegatemi sta tecnica del preservativo.”
“Allora di solito andavo nei supermercati per imbroccare questa o quella. Poi lo sapete, dopo due giorni mi stancavo, e la scaricavo.”
Io mi misi a ridere. Solo al pensiero che Angel parlava liberamente di come usava le ragazze, senza timore che lo potessero aggredire in quell'istante, mi divertiva.
“Mi ha chiesto , soffermandosi nel reparto Profilattici , dato si vergognava, se potevo comprarli io .” Disse Siria.
“Infimo!” sussurrò Valentina.
Poi Siria continuò. “E mentre era li titubante su quale comprare, mi elencava tutte le sfaccettature di quel tipo o di quell'altro, come se mi volesse dimostrare che li usava spesso.” Proseguì divertita.
Angel mi fece l'occhiolino come per dirmi “Visto ? E' forte!”
“Io lo guardai e gli dissi: Ascolta bellino! La tecnica non è più in uso. Ma ci cascano davvero le ragazze.?”
Intervenne Angel. “E li pensai che mi volesse menare o cose simili”
“Così cambia strategia, facendo lo sfigato e dicendo lei che in effetti l'avrei usata ancora per poco , dato non mi seguiva nessuna “ Poi sottovoce a me mi disse “Non era vero” Ma ovvio ci videro. Era provocatorio.
“Insomma è andata a finire che non ho comprato i preservativi. Ci siamo conosciuti, frequentati, abbiamo fatto molto coso!”
“Coso?” Chiese Valentina.
“Si Coso. Quello. Su non mi far dire robe spiacevoli ora che c'è una bambina”
“Avete fatto sesso? Amore! Come cazzo lo chiami ora?” Disse Valentina prendendolo per pazzo.
“Si si! Lo abbiamo fatto.” Rispose.
Io guardai quella povera ragazza che ascoltava i nostri discorsi come se nulla fosse.
Apprezzai il fatto che niente la smuoveva. Era rilassata e tranquilla.
“Ma Siria scusa, ma sei normale o provieni dal pianeta Marte?” Chiese Valentina.
“Perché?” Domandò.
Valentina fece un tiro e gettò il fumo verso Angel. “Ma dai è un bischero di nulla!” E rise.
Il clima si era Rasserenato. Almeno credevo.
Li facemmo accomodare, dato che eravamo sull'uscio da mezzora e non ce ne eravamo neanche accorti.
Io proposi per l'evento degli otto mesi di Alice, un ristorante cinese all'angolo. Dato eravamo tornati da fuori e non avevamo niente in frigo. Ovviamente avrei offerto io.
L'idea Piacque.
Valentina andò a prepararsi. Ma ci mise un attimo.
“Sono pronta andiamo? Ma scusa Siria te che lavoro fai?”
“La psicologa” Disse.
E Valentina rispose: “Ah!”
Fu un “Ah” Parecchio interpretativo. (O forse poco)
Poi si corresse.
“Ahhh! Ecco perché ti sei presa uno così. Infatti non mi tornava. Dai su scendiamo.
Al Ristorante cinese ci mettemmo io davanti ad Angel e Valentina davanti a Siria.
Durante tutta la cena però Valentina si era chiusa in un silenzio preoccupante. Se all'inizio a casa nostra pareva allegra e faceva pure battute, ora stava silenziosa e cupa.
Invece io ed Angel parlavamo a raffica. Sia ricordando i vecchi tempi, sia organizzando il lavoro per le storie e le poesie da pubblicare.
Angel mi disse che in questo momento dovevo prendermi carico io di tutto. Gestire i profili che aveva creato, le inserzioni per le vendite dei libri che avevamo fatto on line. Tutto.
Non è che mi garbasse farlo ma le sue motivazioni, il fatto che dovevano seguire una bambina piccola con tutte le sue necessità, mi fece acconsentire tranquillo.
Alice dormiva accanto a lui in un angolo . Avevamo preso un tavolo separato , distante dal centro sala, per stare tranquilli e non far svegliare la bambina.
E Valentina sempre in silenzio.
Io notai questa cosa ma ero talmente contento di rivedere il mio amico che ci passai sopra.
Siria ad un certo punto della cena, si sporse verso Valentina che stava mangiando/bevendo una specie di zuppa e le chiese: “Ma perché lo chiama Angel?”
E lì Valentina sputò tutto sul piatto e forse anche di più sulle mani di Siria ridendo.
“Scusa! Scusa!” No è che pensavo te lo avesse detto.” Abbi pazienza anche per me. Non ce' l'ho con te che sei psicologa.” E gli asciugò le mani con il suo tovagliolo.
Poi si voltò verso Angel e gli disse: “Ma dico io, gli hai raccontato tutto di più,hai finalmente iniziato a copulare e ne parli pure liberamente ed hai omesso di dire che ti fai Chiamare Dark Angel?”
E li Siria rise.
“Ma come Jessica Alba?”
“Ecco perché non te lo ha detto è grullo” Disse divertita Valentina.
“Ma si chiama Jacopo” Rispose Siria.
“Jacopo! Jacopo? Jacopino?” Comincio a sbeffeggiarlo divertita Valentina.
“Basta su ragazze. Sono incognito. Mi manda la CIA il kgb e ..(sussurrando) La mafia Cinese.”
“Ecco gli involtini primavera” disse. E cominciò a parlare al cameriere un cinese arcaico e sconosciuto.
Il cameriere pareva capirlo oppure sapeva che lo stava solo prendendo per il culo e reggeva il gioco.
La serata andò alla grande. Ci divertimmo molto e devo dire che Siria, esaminando le molte che in un modo o nell'altro mi mostrava o mi faceva conoscere, era veramente in gamba. Lo teneva a freno ma con moderazione.
Non fumava più. Beveva Di meno. E soprattutto non portava più con se quelle maledette bacchette per la batteria per tamburellare ovunque.
Angel stava diventando una persona responsabile?
In ogni caso ne ero strafelice.
“Ma Samuel che fine ha fatto ?” Chiese.
Io gli risposi che una volta gli avevo mandato un messaggio. Credevo stesse male o cose peggiori.
Dissi anche che mi rispose tre giorni dopo raccontandomi che aveva trovato una compagnia di ragazzi dediti all'occultismo.
Valentina alzò la testa. Ma non disse niente.
“Sapete quelle cose molto sataniche ma che secondo me sono tutte cazzate?”
“Micael” Disse. Mettendomi una mano sulla mano.
Fui un idiota. Avevo cancellato , forse volutamente quello che ci era accaduto. Non avrei dovuto scherzarci sopra.
“Perché non lo chiamiamo adesso e gli diamo la buona notizia?” Disse Angel.
“Forse non gli interessiamo più Angel?” Dissi.
Angel prese il cellulare e lo chiamò.
“Ehi razza di frocio che non sei altro. Vieni a casa di Micael e Valentina che ci siamo tutti per una rimpatriata che devo mostrarti una cosa.” Disse.
“Cosa? Il frocio sono io? Si si come no” Ripose divertito Angel.
“Allora vieni o no? Siamo al ristorante cinese all'angolo ma ora saliamo.” Poi chiuse la telefonata.
“Sta qui tra dieci minuti ! Visto come sono convincente?”
Rientrammo a casa.
Valentina preparò dei cocktail con del Rum e della frutta.
Samuel arrivò come promesso e quando ci vide tutti quanti ci abbracciò un po commosso.
Angel gli presentò Siria e strinse educatamente la mano anche a lei, poi gli mostrò Alice.
“Tieni è sveglia prendila in collo” Gli disse.
“Io? Ma è tua figlia?Come ci sei riuscito ? Non eri impotente?”
Siria ci guardò e rise.
“Deve essere proprio un vizio del vostro gruppo “ Esclamò.
La serata proseguì in modo allegro. Valentina preparava Cocktail come pasticcini. Non so cosa ci mettesse dentro ma parevano allucinogeni.
Stavo parlando con Angel e Siria con Alice nelle mie braccia. Non so perché la dovevo tenere io.
Ma me la diedero divertiti.
Poi si addormentò e la ripassai a Siria che la mise nella carrozzina.
Mi voltai e non vidi ne Valentina ne Samuel, ma non diedi importanza alla cosa.
Poi dato avevo bevuto troppo , chiesi ai miei ospiti di attendermi che dovevo andare in bagno.
Credevo che Valentina fosse in cucina e Samuel anche, ma non erano li.
Passai accanto al bagno e li sentii in camera.
Li vidi.
Samuel piangeva e Valentina gli accarezzava il volto. Gli era molto vicina. Troppo Vicina.
Ebbi uno scatto di rabbia e diedi un pugno alla porta. Urlando” Lo sapevo cazzo! Lo sapevo!”
Presi i miei passi , chiusi la porta di ingresso e lasciai tutti li.
Quello che provavo era forte. Una rabbia che mi cresceva dentro di una intensità alienante.
Non stavano facendo niente ma lo sguardo di Valentina, quello sguardo così amorevole nei suoi confronti, neanche a me lo aveva mai regalato.
“Cosa c'era tra loro veramente?
Forse i mali di Valentina, il suo essere cosi bloccata tante volte con me , era dipeso da Samuel?
Cominciai a camminare per l'isolato vicino. Disperato.
Stavo già pensando di lasciare tutto. Casa, Lei, gli amici e i traditori. Quando una mano da dietro mi fermò.
Era Samuel ed ansimava.
“Cazzo fai Micael? Che cazzo stai facendo? Sei impazzito?” Mi disse.
Non so se volevo colpirlo o se il dolore in quel momento mi aveva buttato giù così tanto da non avere più forze.
“Te non hai capito un cazzo Micael” Mi disse.
“Io ho capito benissimo! Ormai non serve” Risposi.
“No veramente te non hai capito e sei proprio scemo.” Urlò.
“Ah sarei io lo scemo? Ma non eravamo amici? Ma cosa hai fatto?”
“Micael ascolta.” Si fermò un attimo e si asciugò le lacrime.
“Non mi dovrei giustificare con te , anche se sei spesso stato geloso, ma ti capisco. Valentina è splendida.”
Lo gelai con uno sguardo.
“Non hai finito di ferirmi?” Chiesi.
“Io sono Omosessuale Micael! E da sempre innamorato di Angel!”
Rimasi basito.
“Tu?”
“Si io! E saperlo felice veramente con una donna e con una figlia , insomma non ho retto!”
“E lui lo sa?” Chiesi.
Samuel fece un segno negativo con la testa.
“Mi prenderebbe in giro. Vedi scherziamo sempre sull'omosessualità. Se lo sapesse , credo lo perderei per sempre.”
“Ma che dici?” Angel non è uno stupido.”
“Valentina aveva intuito che io insomma sono così e mi stava rassicurando.” Disse.
“Soprattutto mi stava spiegando che certi gruppi non li dovevo frequentare, dopo quello che ci era accaduto.” Continuò.
“Tutto qua Micael. Sono Gay.”
“Mi dispiace” Dissi.
“Cioè non per il gay, ci mancherebbe. Sai sono di vedute aperte. Per la mia errata interpretazione.”
Sospirai.
“Scusami Samuel.”
“Problemi? “ Disse Angel che era giunto fin da noi.
Io lo guardai e feci segno con la testa che era tutto apposto.
“Cazzo!” Dissi. Le abbiamo lasciate sole ! Non è che si sbranano?”
Ci abbracciamo come le prime volte e ridemmo di gusto, di nuovo.
La vita mi aveva regalato due grandi amici ed una splendida ragazza. Ma la vita è abile a riprendersi tutto quanto senza darti preavviso.
Ma ora che ho raccontato, e che mi sono emozionato a ricordare e a descrivervi questa parte di noi.
Adesso ho solo bisogno di silenzio per ciò che presto racconterò.
Grazie a tutti voi che mi leggete.
Fine della puntata.
M.J
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