top of page

Capitolo 2

Immagine del redattore: micaeljackobsmicaeljackobs

Poets of the dark



L’incontro con Valentina , seppur breve , fu di una intensità pazzesca.

Tornai a casa dai miei , neanche mangiai , neanche salutai ; andai a letto e cominciai a far mente locale su quei pochi istanti , sull’accaduto.

Il mio cuore continuava a battere ad una palpitazione superiore al suo ticchettio cardiaco normale ; e non voleva diminuire.

Inoltre sudavo di una agitazione mai provata.

I pensieri viaggiavano su lidi mai esplorati ed in quel momento pensai che se era così l’amore : se innamorarsi ti faceva sentire così strano, irrequieto , in pace e allo stesso contempo incazzato con il mondo senza sapere perché tu lo fossi ; allora si , lo ero .

Era la mia prima volta.

Forse è così che accade; improvvisamente quando meno te lo aspetti , quando pensi che la tua vita sia impostata nello stare solo perché non vedevi negli altri niente che ti facesse sciogliere, dunque accade. Non sono leggende.

Valentina rimase nei miei pensieri ore intere, sembravo un automa alimentato solo dalla sua immagine.

Quel suo sguardo, quei capelli , quel suo modo di muovere le dita , le gambe mentre fumava, mentre si voltava verso me , inondandomi, ritengo senza il minimo suo interesse , di un amore senza limiti .

Pensai che se l’amore era così doloroso , se provarlo così intensamente , sentirlo dentro appagarti anche se istanti ormai passati , inorridì al pensiero che non l’avessi vista più ; incontrata o altro . Che fosse stata a Firenze per viaggio, sbaglio o di passaggio .

Cosa avrei fatto ?

L’avrei dimenticata ?

Valentina non la puoi dimenticare; pensi di farcela ma poi , passano gli anni, ma invece , ti cerchi di creare una vita , ma niente. Lei resta per sempre dentro me ; mai sfuggevole , mai “in più “ ma sempre la sola cosa che mi ha fatto viceré in tutti questi anni ; nel bene e nel male con tendenza quasi totalitaria al male.

Se scrivo qua , se parlo di lei a tanti sconosciuti e’ perché io credo fortemente nell’amore ; in quello puro , totale; e scusatemi se la storia che posto adesso , e’ dettata dal flusso continuo delle emozioni. Dovrei essere più asettico , più strutturale , più narrativo nella storia che devo raccontare.

Ma adesso , non è poesia , non è niente tranne lei , ed il vuoto che mi ha lasciato , dopo così tanti anni , è il primo pensiero ogni mattina e il penultimo prima di coricarsi , perché anche nella morte , quale desiderio che sopravvenga , giunge lei e mi tende la mano .


M.j

4 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Capitolo 33

Capitolo 32

Comments


  • facebook
  • twitter
  • linkedin
  • facebook

©2019 by micaeljackobs. Proudly created with Wix.com

bottom of page