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Passarono 4 mesi . Io non chiamai mai più Valentina . Ne gli mandai messaggi . Niente. Mi dedicavo al lavoro di baby sitter ad Alice , a catalogare le storie di noi , ed alle pubbliche relazioni nei vari siti .
Facendo rapidi calcoli chi doveva nascere era a sto punto già nato o nata . Perché non ero neanche più sicuro del sesso che avesse . E sinceramente in quel periodo non mi importava neanche . Tanto non era mio. Non uscivo con nessuna . Ne volevo frequentare alcuna ragazza ,non mi interessava proprio .
Il problema era che la mia voglia di scrivere poesie si era esaurita . Non scrivendo per lei , non scrivevo più niente . Ed un poeta che non scrive e ‘ peggio di un uomo condannato a morte .
Che cosa volevo adesso dalla mia vita? Siamo stati insieme quasi nove anni. Forse lo eravamo ancora per lei? E per me? Avevo tanta confusione in testa che la sera, rimanevo fisso davanti alla televisione. Qualunque film ci fosse, io non c'ero. Qualunque cosa mi dicessero , ero altrove.
Solo quando stavo con la bambina, mi concentravo veramente sui miei compiti. Le insegnavo a leggere, le raccontavo storie di fantasia che costruivo li per li. Erano facili per gente come noi.
E forse quello stato mi rendeva felice. Mi bastava. Avevo Angel , e con Siria andavo molto d'accordo. Lei ha sempre avuto l'accortezza di non forzarmi su niente. Di non cercare di tirarmi fuori da pensieri che solo io potevo gestire nel cuore e nella mente.
Samuel era sparito di nuovo. Ma ormai ci ero abituato.
Una mattina che pareva come le altre , era un mercoledì mi pare e Siria doveva fare un meeting importante e dei colloqui di lavoro per delle aziende private nel campo medico e di psicologia .
Fui svegliato perché c’era bisogno che facessi una cosa per lei che non fosse guardare Alice .
“ Micael sono nella merda . Mi disse .”
“ Lo sai che oggi ho quel incontro importante vero ?” Mi chiese .
Io risposi di si è le dissi che poteva chiedermi qualunque cosa .
“ Jacopo ha la febbre a 39” l’ho svegliato mezz’ora fa ma non riesce neanche ad alzarsi .
Doveva venire con me , sia per sostenermi sia per tradurre certe cose che devo esporre in inglese .” Si fermò .
Mi misi a ridere . Angel e ‘ malato ? Ma che è una barzelletta ? “
“Non ce la fa proprio . Poi fuori fa un freddo cane . Puoi venire te ? “ Mi chiese .
“Io? Ed Alice ?” Domandai preoccupato .
“ La lasciamo a lui . Ha la febbre mica sta morendo . La può guardare .”
“Ma io non sono pratico delle cose vostre “ Gli intimai preoccupato .
“Micael te devi solo sostenermi . Annuire . Reggermi le cose che sono tante , darmi il fascicolo che ti chiedo ogni volta e sporadicamente tradurre in inglese .” Mi disse .
“ Perché lo sai a me l’inglese proprio “ concluse .
Perciò l’accompagnai. E devo dire. Mi comportai bene . Andò tutto alla perfezione .
Ma tra una pausa ed un ‘altra , mentre Siria studiava le pratiche , io telefonavo a casa per sentire come stavano .
Angel rideva .
“ Se mi hai mandato me perché non ne avevi voglia e ti sei fatto salire la febbre apposta , io ti uccido “ gli dissi .
Lui tossiva e rideva . Poi mi passava Alice .
Tornando a casa Siria mi ringrazio’ molto . La sua carriera forse aveva ottenuto una svolta decisiva .
Angel il giorno dopo aveva la febbre di nuovo .
Il giorno successivo gli andò a 40.
E la sera decidemmo di chiamare il dottore .
Fine della puntata
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