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26
Premessa
Non avere paura del buio
Amico mio non ne avere,
Io sono con te.
Arriverò subito al punto . Inutile girarci intorno
In due giorni tutte le analisi vennero fatte.
I responsi il quarto giorno.
In quei giorni Siria io e Samuel dormimmo in camera sua a rotazione.
Quando dormiva Siria da lui , io cercavo di dormire sulla sedia fuori la stanza.
Compresi questa benevolenza da parte dell'ospedale per gli ovvi brutti ,motivi.
Mi ricorderò sempre quel dottore . Mi diede una noia .Io non sono contro i medici ma la supponenza, il girarci intorno, quello no, non lo accetto.
Ci spiegava le cose come uno che al bar beve un cappuccino e parla serenamente in gerghi sconosciuti con il vicino di caffè.
Siria piangeva . Samuel di più . Ebbe pure un mancamento. Dovette uscire dall'ospedale. Rimasi io a parlare con questo illuminato del cazzo .
Siria era seduta accanto a Jacopo che riposava. Alice a casa con la mamma di Siria .
"Allora dottore siamo preoccupati. Da quattro giorni non ci dite nulla . Che dobbiamo pensare ?"
E questo ci girava intorno come un coglione.
Allora mi presi coraggio.
"Cancro dove ? Senza giri di parole del cazzo."
Questo idiota guardò la cartelletta e disse " Pancreas."
Poi disse la cosa più brutta potessi comprendere
In metastasi distanti. Stiamo esaminando ma e' pieno.
"Come sapete questi tipi di tumori sono aggressivi e difficili da curare ma faremo il possibile " disse .
Lo fermai con un gesto.
"Quanto tempo ?" E Siria piangeva . Ed il mio cuore pulsava una rabbia indescrivibile .
" Quanto cazzo di tempo abbiamo ? Non le chiedo la precisione ."
Il dottore parve preoccuparsi. Mi vedeva minaccioso. Rabbioso . In lacrime .
"Due mesi massimo. Ci sono stati casi di tre mesi . Ma rarissimi."
Siria iniziò ad urlare e sbattere la borsa sulla sedia .
Piangeva e diceva "Chi cazzo glielo dice ora ad Alice ? Chi ? Chi ? "
Uscii dalla stanza un attimo e diedi un pugno ad una sedia . Mi feci male non mi fregava un cazzo.
Tumore al pancreas il peggiore ci potesse capitare. Lasciai entrare la rabbia dentro e tornai nella stanza. Si era svegliato.
Siria lo baciava . Sembrava tranquillo. Mi guardò e mi fece il segno della pistola che spara . Come per dire " visto ?"
Scossi la testa ed alzai le spalle in senso di disagio . Mi voltai verso la porta per non guardarlo .
Appoggiai una mano . Poi tutte e due . Rimasi così finché il dottore mi toccò una spalla timoroso dicendo doveva uscire .
Mi spostai . Non gli dissi niente .
Tornai da Jacopo mi misi dall’altra parte del letto .
Lo guardavo e sorrideva .
Ma che cazzo ! Che vita del cazzo può farci questo ?
“Torniamo a casa e viviamola al massimo insieme “ ci disse .
Poi ci strinse le mani ad entrambi .
Bacio’ Siria e le disse :”ti amo tanto “
Poi mi abbraccio ‘ e mi sussurrò in un orecchio “ amo tanto anche te “
Fine della puntata anche perché non c’è la faccio adesso.
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